…i particolari di questa salita sono talmente impressi nella mia memoria che nel rammentarli ho la sensazione di viverli nuovamente;… la soddisfazione provata nell’aver superato il caminetto del masso che mi volò addosso nel primo tentativo;…le luci famigliari del nostro sobborgo…;…un enorme masso a tetto, che sembrava ostruire la via, la fenditura che permette il passaggio a destra dove il masso si appoggia alla parete, lo spigolo che porta all’antecima e finalmente la vetta!
Via storica aperta da uno dei nomi dell’alpinismo italiano e mondiale degli anni trenta, Riccardo Cassin. La via, la prima a superare la muraglia della parete SE della Corna di Medale, vince la parete nel punto di minor resistenza lungo una serie di diedri, fessure e placche ben presate ma con arrampicata spesso faticosa. La via negli anni è stata ripetutissima e oggi alcuni tratti e prese sono un po’ unti. L’arrampicata però non ne viene particolarmente disturbata fatta eccezione per il traverso del 9° tiro, delicato! La via è attrezzata a fittoni resinati, presenti dove serve, più distanti ove più facile. Le protezioni veloci sono utili e la roccia le accoglie con facilità.
Prima salita: R. Cassin e M. dell’Oro il 12 agosto 1931 dopo alcuni tentativi
CORNA DI MEDALE (1029 m) – VIA CASSIN
INFO TECNICHE | |||
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Data Uscita | 23 dicembre 2014 | Compagni | Federico Rossetti, Alberto Piazza, |
Itinerario | Salita della Via Cassin alla Corna di Medale | Zona Montuosa | Grigne - Corna di Medale |
Tempo e distanza | 6 h (4/5 h la via) | Dislivello | 600 m |
Località di Partenza | Laorca (LC) | Quota partenza e arrivo | 410 m - 1029 m |
Difficoltà globale | D+ | Difficoltà tecnica | Passo di V+, tiro di V, tratti di IV/IV+ e V- spesso sostenuti |
Chiodatura | Fittoni resinati | Materiale | Materiale da arrampicata (alpinistico), qualche friend |
Tipologia arrampicata | Diedri e fessure spesso faticosi | Roccia | Calcare buono, qualche tratto unto |
Segnavia | Tracce | Libro di vetta | No |
Punti d’appoggio | Paese alla partenza | Acqua | No |
Cartografia utilizzata | - | Bibliografia utilizzata | GMI - Le Grigne pag. 184 |
Giudizio | ![]() ![]() ![]() ![]() | Consigliata | Si, bella! |

INDICAZIONI STRADALI
Raggiungere Lecco e proseguire per Valsassina (strada vecchia, non le gallerie) fino al paese di Laorca. Al secondo tornante (ampio slargo), girare a sinistra in salita. Proseguire e parcheggiare la macchina al termine della strada.
AVVICINAMENTO
Premetto che noi ci siamo letteralmente persi nel groviglio di tracce e reti paramassi e abbiamo raggiunto la parete nella sua base sinistra, quindi l’abbiamo traversata tutta fino all’attacco della via. Dalle varie relazioni che si trovano in rete e sulle guide l’unica cosa chiara è che l’attacco si può raggiungere per varie vie, probabilmente sia da sinistra che da destra. La via comunque attacca nel centro della parete nella zona più ‘morbida’. Dovrebbe esserci una scritta e una freccia (noi non l’abbiamo notata) che indica la via corretta, quindi per risalti si raggiungere l’attacco (fittone).
RELAZIONE
1° tiro: salire verso destra per rampa/fessura, quindi verticalmente per placchette (III). Piegando leggermente verso sinistra si raggiunge la sosta alla base di un diedro (30/35 m – 2 fittoni).
2° tiro: si sale sopra la sosta per fessura (IV), poi per un diedrino (IV) , quindi facilmente per una rampa (III) fino alla sosta alla base di un diedro (30 m – 2 fittoni).
3° tiro: si sale il diedro sopra la sosta (V) abbastanza sostenuto, quindi si esce su rampa che si segue superando alcune paretine (III/IV) fino a sostare nei pressi di due alberi (40 m – 5/6 fittoni).
4° tiro: salire sopra la sosta per placche appigliate quindi superare un tratto leggermente strapiombante ma appigliato (V-), seguito da qualche metro verticale. Si esce poi per rampa erbosa che si segue fino alla sosta (40 m).
5° tiro: salire a sinistra della sosta per placca (V), poi per bel diedro con arrampicata sostenuta (IV+) e si sosta su terrazzo (6 fittoni – 30 m).
6° tiro: passo chiave. si sale a sinistra della sosta per placche prima a sinistra poi a destra (IV+) fino a raggiungere un fittone e un chiodo. Ci si alza in spaccata su tacche e si traversa a destra (passo V+) uscendo su difficoltà inferiori. Si continua a traversare a destra, un poco esposto fino a salire un diedro (IV) e uscire sul terrazzo di sosta, bivacco Cassin (30 m – 4 fittoni).
7° tiro: salire un paio di metri il diedro (III+) quindi uscirne a sinistra e traversare (dado incastrato) per lame. Salire poi per diedri un po’ discontinui (IV), uscendo infine su terreno delicato fino alla sosta su terrazzino (45 m – 3 fittoni e 1 dado incastrato).
8° tiro: tiro infido. Si sale sopra la sosta con percorso non obbligato tra paretine e placche erbose verso destra fino a sostare in una nicchia con pianta (30 m – 2 fittoni).
9° tiro: dalla sosta ci si alza verso sinistra, quindi si inizia a traversare su buone prese con passaggi in aderenza scivolosi verso sinistra (V con possibilità di A0). Continuare sempre in traverso su terreno più facile fino ad innalzarsi per un diedrino fino a raggiungere la sosta (30 m – 4 fittoni).
10° tiro: salire verticalmente alla sosta per uno spigolino (III+), quindi per canale con paretine appigliate e si esce con belle clessidre su terrazzino con grosso masso con scritta arancione ‘cade’ (40 m).
11° tiro: si sale a sinistra della sosta, poi verticalmente (III/III+) fino a quando la parete diventa canale. Si ignora la sosta e si segue la traccia fino a una selletta dove si sosta (50 m – 3 fittoni e una sosta intermedia).
DISCESA
Dall’uscita imboccare il sentierino e seguirlo in discesa, a tratti attrezzato. Incrociando un sentiero più ampio si ritorna poi al parcheggio (0.30 dalla cima).
OSSERVAZIONI
Via dal nome importante e che merita senza dubbio una ripetizione. L’arrampicata è di soddisfazione e non è unta come viene ingiustamente descritta, fatta eccezione del traverso del 9° tiro, abbastanza delicato!
La relazione l’avevo scritta durante la salita del dicembre 2014 ma l’avevo ‘persa’. Avvicinamento e discesa pertanto non sono molto dettagliati e la relazione è riportata come avevo annotato.
RELAZIONE PDF

C’è da dire che è un peccato vedere una via di Cassin chiodata a golfari… Mi fa effetto, mi sembra una banalizzazione e mercificazione di un grande nome del nostro alpinismo.