Val Formazza – Rifugio Città di Busto

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Rifugio Città di Busto

Giro ad anello lungo la Valle di Morasco, molto panoramico sulle cime della Val Formazza: Punta del Sabbione, Punta d’Arbola, Punta del Gries, Rothorn, Corno di Ban e Monte Basodino. I sentieri sono ottimamente segnati e privi di difficoltà. Il sentiero di rientro dal Rifugio è a tratti ripido e richiede una certa attenzione (ad inizio stagione possibile presenza di neve – utile una piccozza).

RIFUGIO CITTA’ DI BUSTO (2482 m)

INFO TECNICHE
Data Uscita29 - 30 giugno 2013CompagniUscita CAI AG PR
ItinerarioGiro ad anello al Rifugio Città di Busto in Val FormazzaZona MontuosaAlpi Lepontine
Tempo e distanza5.30 hDislivello750 m
Località di PartenzaRiale 1718 m (VCO)Quota partenza e arrivo1734 m - 2482 m
Difficoltà globaleEE / EEI (a seconda condizioni lungo sentiero G39)Difficoltà tecnicaPossibili pendii nevosi fino a 35° (sentiero G39)
SegnaviaSentiero G0, G41, G39Libro di vetta-
Punti d’appoggioRifugio Città di BustoAcqua-
Cartografia utilizzataVal Formazza – Cascate del Toce 1:30000Bibliografia utilizzata-
Giudizio100100100ConsigliataSi.

INDICAZIONI STRADALI

Si percorre l’autostrada A26, poi la superstrada fino a Domodossola. Superato il paese di Domodossola si imbocca la valle di Antigorio e si seguono le indicazioni per la Val Formazza. Si segue la statale 659 superando i paesi di Crodo, Baceno e Premia. Si percorre la particolare galleria elicoidale e si supera la Cascata del Toce fino a raggiungere il Ristorante Albergo Aalts Dorf, dove si può lasciare la macchina nell’ampio parcheggio. In alternativa si continua sulla stradina, si supera l’abitato di Riale e si raggiunge la diga del Lago di Morasco. Si procede ora su strada sterrata che costeggia il lago fino alla partenza della funivia Enel, dove si lascia la macchina nel parcheggio.

RELAZIONE

Dal Parcheggio QUA si percorre la strada asfaltata, si attraversa il paesino di Riale e con alcuni tornanti si raggiunge la diga del Lago di Morasco. Si prende la strada sterrata che costeggia il lago fino al piazzale della partenza della funivia Enel. Seguendo le indicazioni per il Rifugio Città di Busto e il Passo del Gries si imbocca il sentiero. Si sale fino a un primo bivio dove si tiene la destra verso il Passo del Gries. Si raggiunge un bel vallone e alcune malghe, Bettelmatt (2 h – 2099 m). Si segue ora il sentiero che sale a tornanti (possibilità di trovare chiazze di neve ad inizio stagione) fino a raggiungere il rifugio (3 h). La discesa può essere effettuata o per il sentiero già percorso o seguendo il sentiero G39 (EE/EEI), compiendo così un anello. Si descrive la seconda possibilità. Dal Rifugio si prende il sentiero che scende ripido verso il fondo della Valle del Sabbione. Si perde velocemente quota e si raggiunge un bivio dove si tiene la sinistra verso Riale. Il sentiero molto panoramico verso la Valle di Morasco scende lungo un ripido “canalino” (possibile neve), costeggiando un caratteristico muro di roccia. Si raggiunge cosi velocemente il bivio con il sentiero G41 e per sentiero già percorso si torna al parcheggio (5/5.30 h).

OSSERVAZIONI

L’itinerario percorso è stato un ripiego per le particolari condizioni trovate, grande innevamento alle alte quote. In Val Formazza si consigliano: il Blindenhorn (F), la Punta del Sabbione (F), la Punta d’Arbola (PD). Si segnalano lungo la Valle Antigone gli Orridi di Uriezzo.

 

 

 

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Salita7.5
Ambiente9
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Scritto da

REDclimber

FEDERICO ROSSETTI: Scalo, fotografo, racconto. Esperto di social media e comunicazione digitale, racconta le sue salite in montagna sul blog redclimber.it che ha fondato nell’autunno del 2012. In montagna muove i primi passi tra le cime dell’Appennino Settentrionale dove ha aperto nuove vie su roccia e ghiaccio. Vive le terre alte spinto dalla voglia di ricerca, riscoperta e avventura. Si dedica a raccontare le montagne dal blog alle pubblicazioni editoriali. Uno dei suoi progetti è « Vie normali Valle d’Aosta », salire tutte le 1226 cime della Valle d’Aosta e pubblicare una collana di 8 guide escursionistiche – alpinistiche. Nel 2020 ha fondato Mountain Communication, un’agenzia di comunicazione che si occupa di valorizzare realtà legate al mondo della montagna.

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