La Ferrata Sallagoni, percorre il caratteristico canyon dell’omonimo torrente. Complessivamente la ferrata è facile, solo un traverso di 3 m un po’ fisico nella prima parte, anche se non è consigliata ai bambini (passi lunghi).
CASTELLO DI DRENA – FERRATA TORRENTE SALLAGONI

Data uscita | 31 dicembre 2012 |
Itinerario | ferrata Torrente Sallagoni |
Zona Montuosa | Valle del Sarca |
Compagni | Eleonora Aliani |
Località di Partenza | SP 84 – Campo di Tamburello |
Tempo e distanza | 1.40 h tot. – 1.15 h la ferrate |
Quota partenza e arrivo | 275 m – 398 m |
Dislivello | 150 m |
Difficoltà globale | EEA – F+ |
Materiale | Set da ferrata |
Segnavia | Carraia e tracce (ometti) |
Punti d’appoggio | Paese di Drena |
Acqua | Fontana al Castello (arrivo) |
Libro di vetta | No |
Giudizio | 2.5/3 |
Consigliata | si, bella! |


INDICAZIONI STRADALI
Dal Casello Autostradale A 22 Rovereto Sud/Lago di Garda Nord si prende in direzione Riva del Garda – Arco su SS 240. Presso l’abitato di Nago si prende a destra in direzione Arco – Dro, si supera l’abitato di Arco in direzione Dro su SP 45 bis. Prima del paese di Dro si volta a destra verso Drena, si lascia la macchina in un parcheggio tra gli ulivi dopo un campo di tamburello.
AVVICINAMENTO
Lasciata la macchina al parcheggio, si seguono i numerosi cartelli indicanti Ferrata Torrente Sallagoni, si arriva su una carrareccia che si segue in discesa, si ignorano i bivi fino a giungere in località Lavini (250 m) dove si prende il sentiero a sinistra e in breve si è all’attacco. Inizialmente il percorso si sviluppa sulla sinistra del torrente che forma già delle belle cascatelle, si sale con l’aiuto dei pioli e del cavo, la parete è bella liscia e levigata fino a giungere al passo più difficile: un breve traverso fisico ed esposto.
RELAZIONE
Superata questa difficoltà (foto sopra) si passa sotto un masso incastrato oltre il quale si trova una possibile uscita dalla ferrata (non so dove conduca), la via prosegue sempre quasi orizzontale a sinistra del torrente. Poco più avanti ci si sposta sulla sua destra e si supera la parte più stretta del canyon. Il cavo termina e ci si trova di fronte a una bellissima valletta, tra alte pareti di roccia in un ambiente selvaggio. Ci si sposta sul lato sinistro e si sale il sentierino in salita fino all’imbocco del ponte. Si percorre il ponte costituito da un singolo cavo per i piedi e due per le mani, lungo una ventina di metri, fino a raggiungere il lato opposto. Eventualmente si può salire dal lato destro evitando il ponte. Ora sul lato destro si riprende la ferrata su una serie di pioli e gradini naturali. La ferrata termina nuovamente e si continua su sentiero sul lato destro (a sinistra cavi di una vecchia ferrata o per canyoning), si passa tra la parete e un grosso masso che formano un bellissimo passaggio naturale, superato il quale si guada il torrente e si passa sul lato sinistro (non seguire i gradini in legno sul lato destro) e si percorre l’ultimo tratto attrezzato bagnato e poi l’ultimo breve ponte (3/4 m). La ferrata è terminata, si prende quindi a sinistra (indicazioni Castello su masso), si supera il ponte in legno e per un ripido sentiero in qualche minuto si arriva al Castello.
DISCESA
Lungo il sentiero che taglia i tornanti della strada asfaltata. Osservazioni: breve ma bella ferrata soprattutto per l’ambientazione selvaggia tra cascate e stretti passaggi. Merita sicuramente una mezza giornata.

Nessun commento