Ottoz alla Pyramide du Tacul: stupenda arrampicata nel cuore del Bianco

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Pyramide du Tacul - Via Ottoz

La Pyramide du Tacul è un’elegante cima rocciosa dalla caratteristica forma a piramide che si affaccia sul Ghiacciaio del Gigante nel Gruppo del Monte Bianco. Molto frequentata per la comodità di accesso e la buona roccia. La via più classica e ripetuta è lo Spigolo Est (via Ottoz), scalata varia e divertente. La via è costituita da una decina di tiri, le difficoltà sono contenute con qualche passo di IV e IV+, spesso III. Le soste sono attrezzate, mentre lungo la via è presente solo qualche chiodo. La roccia spesso molto fessurata è ideale per accogliere le protezioni veloci, quali friend che risultano indispensabili.

 Prima salita: E. Crux, L. Grivel e A. Ottoz il 29 luglio 1940

PYRAMIDE DU TACUL – VIA OTTOZ

Pyramide du Tacul

I satelliti del Tacul. La Pyramide è quella “piccola” piramide al centro (destra).

INFO TECNICHE
Data Uscita17 agosto 2013CompagniAlberto Piazza, Pietro Gaibazzi, Antonio Bernard
ItinerarioSalita alla Cresta est della Pyramide du Tacul (via Ottoz)Zona MontuosaAlpi Graie - Gruppo del Monte Bianco
Tempo e distanza8/9 h tot. – 4 h la viaDislivello640 m (la via: 270 m con uno sviluppo di 320 m)
Località di PartenzaRifugio Torino (AO)Quota partenza e arrivo3371 m - 3468 m
Difficoltà globaleDDifficoltà tecnicaMax IV+ (V evitabile), spesso III e IV
ChiodaturaSoste attrezzate, qualche chiodo.MaterialeSerie integrale di friend.
Tipologia arrampicataVaria, spesso belle fessure e diedriRocciaGranito ottimo
SegnaviaTraccia su ghiacciaioLibro di vettaNo
Punti d’appoggioRifugio Torino alla partenzaAcqua-
Cartografia utilizzataMonte Bianco - Courmayeur Carta dei sentieri
1:25000
Bibliografia utilizzataGMI – Monte Bianco Volume 1 pag. 400
Giudizio100100100100100ConsigliataSi. Stupenda salita su roccia eccellente.

INDICAZIONI STRADALI

Si raggiunge in auto Courmayeur in Valle d’Aosta e si parcheggia nel piazzale delle funivie del Monte Bianco.

AVVICINAMENTO

Raggiunto il Rifugio Torino (funivia) si segue la traccia verso il Col de Flambeaux (3407 m). Si scende verso sinistra fino al pianoro (3220 m) dove si deve attraversare una zona molto crepacciata. Si passa sotto il Pic Adolphe e si sale fino alla base della Pyramide. Per arrivare alla parete bisogna superare la crepacciata terminale su un ponte di neve, a volte difficile (1.10 h).

 

Pyramide du Tacul

Tra i crepacci del Ghiacciaio del Gigante

Pyramide du Tacul

Da sinistra la Tour Ronde – il Monte Bianco e il Tacul

RELAZIONE

1° tiro: si sale superando un passo “più difficile” (III+), poi traversando facilmente verso destra su terrazzino puntando alla cresta, si sale un “caminetto” e si sosta su spuntone (30 m).

2° tiro: si segue il filo dello spigolo, poi alla sua sinistra per diedrino (IV-) fino a sostare su spuntone, cordini (20 m).

3° tiro: si sale a destra per belle lame poi a destra dello spigolo (III+). Si supera una vecchia sosta e si segue un bel diedro fessura (III+) Sostare dopo 30 m.

4° tiro: si sale seguendo la fessura (III-) poi più facile a sinistra dello spigolo (II). Aggirato quest’ultimo a destra, si supera una sosta con chiodi e cordone e si sale una fessura chiusa e una placca (IV). Sosta sullo spigolo.

5° tiro: si sale lungo la lama al centro della placca (IV), poi più difficile (passo di V). Al termine della fessura ci si sposta a sinistra superando uno strapiombo (IV+). Si traversa due metri a sinistra e si sale lungo una lama fino alla sosta su spuntone, cordini. Si può evitare la fessura in placca salendo a sinistra (più facile).

6° tiro: si sale per placche con belle fessure, si supera una sosta e si sale verso tettino che si scala per belle fessure rovesce (IV+ – 3 chiodi) fino alla sosta su spuntone, cordini.

7° tiro: si sale per rampetta (II), si traversa con passi esposti (IV – 2 chiodi), quindi a sinistra dello spigolo per placca fessurata (IV), poi lungo lo spigolo fino alla sosta su abbondanti cordoni (40 m).

8° tiro: si sale sopra la sosta verso placche fessurate su percorso non obbligato (III/III+), quindi si sormonta lo spigolo e si sosta su spuntone, cordoni (30 m).

9° tiro: si segue lo spigolo, si superano cordini con anello di calata,  si sale leggermente a destra lungo fessura (IV). Si rimonta lo spigolo e si sosta su comodo terrazzino, cordoni e spit (40 m).

10° tiro: si sale lungo lo spigolo stando alla sua destra e con una rampetta finale si raggiunge la vetta (30 m II/III-).

DISCESA

Conviene scendere disarrampicando o in doppia l’ultimo tiro della via, quindi in doppia lungo la parete NE. Ci sono moltissime soste, utilizzare le migliori e fare particolare attenzione a non incastrare la corda (4/5 calate con corde da 60 m)

OSSERVAZIONI

La relazione l’avevo scritta durante la salita ed è stata riportata senza modifiche. Ho ancora un ottimo ricordo della via, roccia super e difficoltà contenute in ambiente stupendo.

RELAZIONE PDF

 

Pyramide du Tacul

5° tiro: fessure (foto A. Piazza)

 

Pyramide du Tacul

8° tiro: placche fessurate (foto A. Piazza)

 

Pyramide du Tacul

9° tiro: spigolo

Our Rating

Salita10
Ambiente10
Arrampicata9.5
Roccia9.5
Ambiente fenomenale!
9.8
Valutazione dei lettori: (2 Voti)
6

Scritto da

REDclimber

FEDERICO ROSSETTI: Scalo, fotografo, racconto. Esperto di social media e comunicazione digitale, racconta le sue salite in montagna sul blog redclimber.it che ha fondato nell’autunno del 2012. In montagna muove i primi passi tra le cime dell’Appennino Settentrionale dove ha aperto nuove vie su roccia e ghiaccio. Vive le terre alte spinto dalla voglia di ricerca, riscoperta e avventura. Si dedica a raccontare le montagne dal blog alle pubblicazioni editoriali. Uno dei suoi progetti è « Vie normali Valle d’Aosta », salire tutte le 1226 cime della Valle d’Aosta e pubblicare una collana di 8 guide escursionistiche – alpinistiche. Nel 2020 ha fondato Mountain Communication, un’agenzia di comunicazione che si occupa di valorizzare realtà legate al mondo della montagna.

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