Corno Stella – Via De Cessole: una normale per nulla banale

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Corno Stella

Il simbolo per eccellenza dell’alpinismo cuneese, la ‘Rocca Inaccessibile‘ secondo la definizione del tedesco Fritz Mader, lo ‘scoglio nobile dell’Argentera‘ come venne chiamato per anni, il Corno è una montagna che sempre affascina: vuoi per la sua forma molto caratteristica, vuoi per il prestigio della sua storia, ricca di nomi illustri e di grandi exploit.

Corno Stella – Vie Classiche e Moderne nel vallone dell’Argentera – Valle Gesso

Il Corno Stella (3050 m) è una splendida e non troppo frequentata montagna dall’inconfondibile forma squadrata nelle Alpi Marittime. La sua normale (o via De Cessole), salita più di un secolo fa, si inerpica sinuosa lungo la muraglia di chiaro granito della parete SO nel magico anfiteatro del Rifugio Bozano. Dalle difficoltà per nulla normali e dalla roccia spesso eccellente è una delle vie più belle delle Alpi Marittime. La via conta dieci tiri su difficoltà classiche sul terzo e quarto grado con un bellissimo tiro chiave di IV+. L’arrampicata è molto varia, spesso per belle placche lavoratissime ma anche lungo fessure, diedri, camini e traversi sempre alla ricerca delle debolezze della parete. La salita è condita da una serie di verticalissime doppie lungo pareti di roccia fantastica. La chiodatura è ottima, mista a chiodi e spit, e le protezioni veloci risultano abbastanza superflue ma comunque necessarie (nel suo gironzolare è facile perdere la via).

Prima salita: V. De Cessole, J. Plent e A. Ghigo il 19 e 22 agosto 1903

CORNO STELLA (3050 m) – VIA DE CESSOLE

Corno Stella

La parete SO del Corno Stella

INFO TECNICHE
Data Uscita18 agosto 2015CompagniAlberto Piazza
ItinerarioSalita al Corno Stella per la via normale o Via de CessoleZona MontuosaAlpi Marittime – Argentera
Tempo9 h (3/4 h la via)Dislivello1500 m
Località di PartenzaGias delle Mosche (CU)Quota partenza e arrivo1569 m - 3050 m
Difficoltà globaleD-Difficoltà tecnicaTiro di IV+, spesso III/III+
ChiodaturaOttima a chiodi e spitMaterialeDa arrampicata (alpinistica), qualche friend
Tipologia arrampicataVaria (placca, diedro, fessure, camino)RocciaGranito ottimo/eccellente
SegnaviaSentiero N10, tracceLibro di vettaSi
Punti d’appoggioRifugio BozanoAcquaNo
Cartografia utilizzata-Bibliografia utilizzataCorno Stella – Vie Classiche e Moderne nel vallone dell’Argentera – Valle Gesso (pag. 201)
Giudizio100100100100100ConsigliataSi! Gran montagna, gran arrampicata!

INDICAZIONI STRADALI

In Piemonte raggiungere Cuneo prima e Borgo San Dalmazzo poi, quindi seguire per Valderi. Continuare lungo la valle fino a Terme di Valderi e parcheggiare in località Gias delle Mosche (1569 m).

AVVICINAMENTO

Imboccare il sentiero (N10) in salita che risale lungamente il vallone dell’Argentera. Ignorare tutti i bivi e seguire le indicazioni per il Rifugio Bozano (2458 m) che si raggiunge in poco più di due ore (2.30 h).

 

Corno Stella

Marmottone

Corno Stella

Il Rifugio Bozano

RELAZIONE

1° tiro: salire le placchette diedro (II/III-) fino a un primo terrazzino (spit giallo) dove si prende un diedro fessura a destra (IV – 1 spit), poi più facile (III+) fino a raggiungere una sosta. Proseguire e salire il camino (III) e uscire sulle placchette (spit), percorrerle su terreno appoggiato (II+/III-) e raggiungere la sosta su due spit (60 m).

2° tiro: salire sopra la sosta qualche metro fino a uno spit, quindi iniziare a traversare per placche (III/III+) verso destra fino ad uscire sullo spigolo nei presso di vene di quarzo e sostare su uno spit (60 m 3 spit e una sosta intermedia).

3° tiro: salire sopra la sosta leggermente verso sinistra, ignorare il camino con massi incastrati e traversare 3 metri a sinistra, poi salire su terreno più appoggiato per placche, leggermente verso destra, senza via troppo obbligata, puntando al camino a destra degli strapiombi sovrastanti (III-/III). Salire il camino (IV – 2 chiodi), uscirne e traversare a destra fino alla sosta alla base di un diedro (50/55 m 3 chiodi, 1 non sicuro).

4° tiro: tiro chiave. Salire sopra la sosta verso lo spit. Spostarsi a sinistra, salire per bellissima placca esposta ben chiodata (IV+), poi con belle lame e uscire con un ultimo passo delicato su un terrazzino dove si sosta su due spit (25 m – 3 spit e 3 chiodi).

5° tiro: seguire la bella lama sopra la sosta per una ventina di metri fino al termine della fessura. Non traversare a sinistra ma salire a destra per belle placche compatte (IV) che vanno appoggiandosi fino alla sosta su due spit (45 m 3 spit – 2 chiodi).

6° tiro: spostarsi facilmente 2 m a destra della sosta per prendere una rampetta verso lo spit a sinistra (III), poi più facile fino a una placca con chiodo alla base. Salire la placca (III-), poi per uno speroncino di roccia un po’ rotta (II+/III-) fino alla sosta su due spit (40 m 3 spit e un chiodo).

7° tiro: salire facilmente per la crestina fino alla base della parete dove si sosta su due spit (25 m 0).

8° tiro: salire sopra la sosta (III), poi per placche appoggiate e lavorate (II+/III-), poi nuovamente più ripido (III-) e sostare sul pianoro su due spit (45 m 2 spit e un chiodo).

Dall’uscita della via si può facilmente raggiungere la cima per una traccia verso destra.

DISCESA

In doppia lungo la via Esprit Libre (4/5 calate), poi per traccia fino al rifugio, da dove per sentiero si rientra al parcheggio (1.30/1.45 h dal rifugio).

OSSERVAZIONI

Via molto bella e posto certamente più che meritevole. Il Rifugio è uno dei più accoglienti dove siamo stati (gestore super e cibo eccellente) e meriterebbe certamente qualche visitatore in più. E’ consigliabile, se è possibile fermarsi un giorno in più,  salire un’altra delle tante vie, noi abbiamo optato per lo Sperone Campia all’Argentera. La via è una normale ma in realtà è una via in tutto e per tutto, le difficoltà sono contenute ma si sale sempre una parete di tutto rispetto.

La relazione l’avevo scritta durante la salita dell’agosto 2015 ma l’avevo ‘persa’. Avvicinamento e discesa pertanto non sono molto dettagliati e la relazione è riportata come avevo annotato. Per le doppie il rifugista è gentilissimo e sicuramente vi potrà dare qualche informazione utile in più.

RELAZIONE PDF

 

 

Corno Stella

Attacco

Corno Stella

2° tiro

Corno Stella

4° tiro

Doppie

Doppie

Corno Stella

Il ‘tiro chiave’

Our Rating

Salita10
Ambiente9.5
Arrampicata9
Roccia9.5
Molto molto bella!
9.5
Valutazione dei lettori: (1 Voto)
8.3

Scritto da

REDclimber

FEDERICO ROSSETTI: Scalo, fotografo, racconto. Esperto di social media e comunicazione digitale, racconta le sue salite in montagna sul blog redclimber.it che ha fondato nell’autunno del 2012. In montagna muove i primi passi tra le cime dell’Appennino Settentrionale dove ha aperto nuove vie su roccia e ghiaccio. Vive le terre alte spinto dalla voglia di ricerca, riscoperta e avventura. Si dedica a raccontare le montagne dal blog alle pubblicazioni editoriali. Uno dei suoi progetti è « Vie normali Valle d’Aosta », salire tutte le 1226 cime della Valle d’Aosta e pubblicare una collana di 8 guide escursionistiche – alpinistiche. Nel 2020 ha fondato Mountain Communication, un’agenzia di comunicazione che si occupa di valorizzare realtà legate al mondo della montagna.

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