Via Grimonett, Finale, fra erosioni e fessure del Bric Pianarella

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Finale Ligure via Grimonett

Il Bric di Pianarella è la parete più alta del ricco comprensorio di Finale Ligure. Ben visibile dall’autostrada dei Fiori, è caratterizzata da vistosi strapiombi ed erosioni rossastre; le vie che la solcano, lunghe fino a 300 metri, garantiscono forte esposizione e difficoltà mediamente alte, sul fantastico calcare tipico del finalese.

La via Grimonett (gioco di parole con i cognomi degli apritori) sale nella zona centrale della parete, cercandone le debolezze. Diedri, fessure, strapiombi e un tiro meraviglioso (il quinto) nel bel mezzo dell’erosione, rendono la via varia e logica; e la buona richiodatura a fittoni resinati ha fatto aumentare decisamente le ripetizioni. A parte un paio di passaggi di VII azzerabili, la via è tutta sul V+/VI, e risulta una delle più abbordabili del Pianarella.

Prima salita: Alessandro Grillo, Vittorio Simonetti, 1 giugno 1975

BRIC DI PIANARELLA (350 m) – VIA GRIMONETT

Il Bric di Pianarella. La via Fivy sale sulla parte sinistra

Il Bric di Pianarella. Grimonett sale al centro, passando dalla seconda grande erosione (da sinistra).

INFO TECNICHE
Data Uscita8 dicembre 2017CompagniLuca Castellani, Pietro Gaibazzi
SettoreBric PianarellaItinerario - ViaVia Grimonett
EsposizioneOvestPeriodo consigliatoTutto l'anno (d'estate meglio al mattino, d'inverno la parete va al sole dopo le 14)
Tempo6 h scarse (10 min avvicinamento, 5h circa la via, 30 min la discesa)Sviluppo250 m la via
Difficoltà5c/6a. Due passaggi di 6b/A0.ChiodaturaOttima a fittoni resinati. Soste su catena, fittoni e chiodi da collegare, alberi.
Tipologia arrampicataVaria: diedro, camino, placca, strapiombettiRocciaCalcare eccellente
Materiale15 rinvii, cordini per le soste, qualche protezione veloceBibliografiaRelazioni sul web, A. Gallo, Finale 007, Rock Climbing a Finale Ligure
Giudizio100100100100100ConsigliataSi! grande esposizione e roccia fantastica.

INDICAZIONI STRADALI

L’accesso è comodissimo: uscire dall’A10 a Orco – Feglino, dunque prendere a destra per Finalborgo. Il Bric di Pianarella è già ben visibile a sinistra. Parcheggiare dopo un paio di chilometri in prossimità di un ponticello con indicazione per l’Agriturismo Ca’ di Alice. Vari spiazzi lungo la strada.

AVVICINAMENTO

Il sentiero parte di fianco a una cappelletta votiva (tabella CAI), e si inoltra nel bosco raggiungendo brevemente la base della parete. Da qui scendere ripidamente a destra verso il suo margine inferiore, riconoscibile per uno spiazzo pianeggiante con una lunga placca con varie linee di fittoni (o.10 h dalla strada).

RELAZIONE

1° tiro: seguire i fittoni più a destra, sulla verticale dell’albero, superando una placca abbastanza liscia (VI) ma con qualche provvidenziale buco. Dalla pianta (sosta eventuale) spostarsi a sinistra e salire per un’ostica fessura obliqua (VI+), che conduce a un diedro camino. Dalla sua uscita, superare uno strapiombino a destra (V+, fix con cordone) e sostare sulla cengia sovrastante sulla pianta o sosta a fix qualche metro più su (45 m, 5c/6a, 12 fix).

2° tiro: traversare a destra sulla cengetta alberata fino alla base di un diedrino con un grosso chiodo con anello (10 m, facile).

3° tiro: salire il diedro (IV+) e doppiare lo spigolo a destra. Per placca un po’ liscia ci si riporta a sinistra e si segue una sequenza di fessure (V+) fino a un diedro verticale con ottima lama (VI); uscire a destra e per paretina articolata più facile raggiungere la sosta presso un terrazzino con piante (35 m, 5c, 8 fix, qualche chiodo).

4° tiro: dritti per una serie di risalti non sempre facili, puntando alla base della grande parete rossastra (l’erosione). Qui si trova la sosta (20 m, 5b, 2 fix 1 chiodo).

5° tiro: Superare lo strapiombo sopra la sosta (VI/A0)  dunque salire dritti nel cuore dell’erosione, per una successione esaltante di strapiombini e muretti verticali su roccia eccezionale, piena di enormi buchi e clessidre (V+). Nell’ultima parte piegare a sinistra e sostare su un terrazzino, in piena parete (30 m, 12 fix, 5c).

6° tiro: salire la placchetta sopra la sosta dunque traversare decisamente a destra verso la base di uno strapiombo (IV+, sosta eventuale; utile integrare con friend prima del traverso, specialmente per il secondo di cordata). Superare il tettino abbastanza violento (VII/A1) e sostare poco sopra in una nicchia su fix e chiodi (20 m, 6b (passaggio), 3 fix e una clessidra).

7° tiro: a sinistra superando un muretto, dunque con passo delicato (VI+) di nuovo a destra a prendere una serie di fessure che porta a una piccola pianta (VI). Sfruttarla per superare la seguente placchetta (V+) che conduce a un più comodo terrazzo, su cui conviene sostare su fittone e/o buona pianta (20 m, 5 fix, 5c/6a).

8° tiro: salire il diedro liscio sopra la sosta (VII/A0). Dall’uscita, la via originale traversa a destra verso una quercia sopra una cengia (V+?). L’uscita attrezzata e comunemente seguita prosegue a sinistra lungo un bel diedro ad arco, per poi traversare fino a un piccolo terrazzo terroso (sosta eventuale). Da qui supera la fascia strapiombante e la seguente placca  (V+, fittone non visibile dal traverso)giungendo in vetta (50 m, 6b, poi V+, 7 fix, 3 chiodi).

DISCESA

Salire dritti nel boschetto, incontrando dopo breve un sentiero pianeggiante e ben marcato, che si segue a sinistra. Raggiunto un ometto, scendere a sinistra lungo una traccia abbastanza ripida (segnata a bolli blu). Tenere la sinistra a un paio di bivi fino a immettersi in un altro sentiero CAI, che seguito anch’esso a sinistra riconduce alla strada (o.30 h dalla cima).

OSSERVAZIONI

Il Bric Pianarella è esposto a ovest, e in inverno vede il sole dal primo pomeriggio: noi abbiamo percorso quasi tutta la via all’ombra. Il primo, il sesto e soprattutto l’ottavo tiro si possono convenientemente spezzare. Appunto nell’ottavo tiro noi dopo il diedro siamo andati ancora a sinistra con un lungo traverso un po’ sprotetto alla base degli strapiombi (un paio di vecchi chiodi) e abbiamo raggiunto l’ultima sosta della via Calcagni. Da qui con un breve tiro di IV siamo usciti in cima. Soluzione sconsigliata.

RELAZIONE PDF

 

 

Uscita dal secondo tiro

Uscita dal secondo tiro

5° tiro: dal basso…

…e dall’alto

Ottavo tiro, diedro difficile

Ultima sosta (sulla via Calcagni)

Ultima sosta (sulla via Calcagni)

L’erosione dove sale il quinto tiro

L’erosione dove sale il quinto tiro

Our Rating

Salita9.5
Ambiente9
Arrampicata10
Roccia10
Avvicinamento9.5
9.6
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Scritto da

Montagnatore

LUCA CASTELLANI: Salgo dunque sono Sono nato nel 1989 a Parma, in mezzo alla pianura e da 9 anni ci lavoro come falegname nella ditta di famiglia. Quasi tutto il mio tempo libero lo trascorro in montagna o dovunque trovi un minimo di pendenza. Salgo e scendo con diversi mezzi, qualche volta contemporaneamente: a piedi, con gli sci, le piccozze, la mountain bike… l’attività che prediligo è però l’arrampicata su roccia.  Laureato in Lettere, ho sempre amato scrivere e lo facevo anche prima di cominciare ad arrampicare. Nel 2013 ho creato il blog Montagnatore, dove ho raccolto foto e racconti delle mie escursioni; poi dal 2016 ho iniziato a collaborare con Federico al sito Redclimber scrivendo relazioni e racconti di arrampicate, recensioni di libri di montagna, interviste, approfondimenti su temi di attualità legati alla montagna. Come nel mio lavoro costruisco mobili su misura ogni volta diversi, che poi i clienti riempiranno con i loro vestiti o libri o suppellettili... così su Redclimber intendo creare relazioni precise e accurate, che non siano un prodotto pre-confezionato e sempre uguale, ma uno spunto da cui partire per vivere la propria avventura unica e irripetibile. 

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