L‘Adige, i suoi canali, l’autostrada del Brennero, la ferrovia, le due provinciali gemelle si rincorrono e intrecciano come nastri nella pianura alluvionale; e dove non c’è asfalto ferro o cemento ci sono i vigneti. Sui ripidi fianchi della valle invece c’è spazio soltanto per boschi e roccia, o al più per fortini ed eremi appollaiati come nidi d’aquila sopra le rupi, unico segno della civiltà che con i suoi colori e rumori anima il ricco fondovalle.
In questo contesto si inquadra la scalata al Trapezio, placconata affacciata sul piccolo paesino di Tessari. Diverse vie facili, dall’accesso e rientro brevi, si prestano bene a corsi di alpinismo e a cordate che vogliono muovere i primi passi in autonomia. La roccia è generosa, ricca di appigli e possibilità di proteggersi anche dove sono stati piantati spit. Cappuccio del fungo è una delle prime vie aperte sulla parete, e porta la firma di uno dei chiodatori più prolifici del veronese e non solo: Eugenio Cipriani, firmato CIP. L’arrampicata divertente, mai sostenuta, la linea diretta, la roccia sempre ottima, rendono questa salita consigliabile e ripetutissima.
Prima salita: E. Cipriani, F. De Renzo, 1982
TRAPEZIO DI TESSARI (250 m circa) – VIA IL CAPPUCCIO DEL FUNGO

Il paese di Tessari sovrastato dalla placca, un po’ vegetativa del Trapezio
INFO TECNICHE | |||
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Data Uscita | 6 Maggio 2018 | Compagni | Luca Castellani, Gianpaolo Nicolosi, Sarah Rampulla |
Settore | Trapezio di Tessari | Itinerario - Via | Il Cappuccio del fungo |
Esposizione | Sud-est | Peridio consigliato | Mezze stagioni |
Tempo | 2 h (0.10 h avvicinamento, 1.30 h circa la via, 20 minuti scarsi la discesa) | Sviluppo | 120 m circa |
Difficoltà | AD (passi di IV, spesso III) | Chiodatura | Cordoni in clessidre, 2 chiodi, due spit |
Tipologia arrampicata | Placca appoggiata fessurata | Roccia | Calcare, ottimo/eccellente |
Materiale | Cordini, qualche friend | Bibliografia utilizzata | Trapezio e Dintorni di Eugenio Cipriani |
Giudizio | ![]() ![]() ![]() | Consigliata | Sì, via facile e divertente |

INDICAZIONI STRADALI
Dal casello autostradale di Affi si seguono le indicazioni per Rivoli e Caprino Veronese, poi a un incrocio con semaforo per Avio e Trento. Dopo due tornanti in discesa proseguire per poco meno di due chilometri e svoltare a sinistra verso il paese di Tessari (cartello). Superare il ponte sull’autostrada e sul canale, quindi tenersi a sinistra e dopo un centinaio di metri lasciare la macchina in un ampio spiazzo erboso.
AVVICINAMENTO
Risalire la sterrata tra i vigneti all’ingresso del parcheggio. A un primo bivio tenersi a destra; subito dopo un tornante a sinistra (ometti) imboccare una traccia a destra, prima in traverso poi in leggera discesa (bolli rossi). Presto si inizia a costeggiare la parete del Trapezio, che però si vede poco per la presenza del bosco e la scarsa pendenza. Ignorare le prime tracce che salgono alla base della parete; l’attacco della nostra via è visibile già dal sentiero, e si riconosce per la presenza di un chiodo e una radice poco sotto (0.10/15 h).
RELAZIONE
1° tiro: attaccare la paretina con passaggio delicato (chiodo), dunque spostarsi a destra salire verso un piccolo strapiombo ben ammanigliato (cordone in clessidra). Superarlo e proseguire più facilmente per placca appoggiata ricca di fessure. Sosta su clessidra con cavetto d’acciaio (30 m, IV poi III, 1 chiodo e vari cordoni).
2° tiro: proseguire dritti per facili e divertenti placche, sempre ricche di buchi fessure. La strada è suggerita dai cordoni nelle clessidre, ma si può salire un po’ dove si vuole ed è facile integrare. Raggiunta una comoda cengia, si sosta su albero (45 m, II e III, vari cordoni e sosta intermedia evitabile).
3° tiro: affrontare l’ultimo risalto della parete, all’inizio facile poi via via più ripido ma sempre ben appigliato. Sono presenti un paio di spit, ma ci si protegge bene seguendo le fessure a sinistra (vecchio chiodone). Superare un gradone (sosta intermedia) e sostare su cordone in clessidra (da integrare) appena la parete si fa più dolce (40 m, III, IV-, 1 chiodo, 2 spit, vari cordoni, 1 sosta intermedia).
Traversare a destra su breve una rampetta (I), superare una paretina (II) e raggiungere il bosco. Possibile fare un ultimo breve tiro sostando su pianta se non ci si vuole slegare all’ultima sosta.
DISCESA
Salendo dritti si incontra quasi subito il sentiero che si segue a sinistra in discesa. In breve (0.20 h) si è all’auto ripassando dalla traccia per le vie.
OSSERVAZIONI
Via breve e divertente, da abbinare ad altre vicine: la zona offre molte possibilità, sia monotiri sia vie lunghe, in genere medio/facili a Tessari ma spostandosi un poco si trovano anche salite più difficili (Brentino, Castelpresina, Chiusa di Ceraino…). Conviene scalare al Trapezio nelle mezze stagioni: d’inverno la parete è al sole la mattina, ma la valle risulta spesso ventosa e non gode dell’inversione come alcune falesie più a monte; per contro d’estate fa decisamente troppo caldo.
A Tessari abbiamo salito anche la via Alalazo.
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Secondo tiro, Gianpaolo assicura Luca

Partenza terzo tiro, roccia ottima
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