La via Rivero è una grande classica della Rocca Sbarua, da quasi un secolo palestra prediletta dagli alpinisti torinesi. Da queste parti hanno lasciato la loro firma personaggi come Giusto Gervasutti e Gabriele Boccalatte, e una generazione dopo anche Michele Rivero, Guido de Rege e Piero Ghiglione, primi salitori di questa linea logica e molto estetica, su roccia granitoide favolosa. Tutte le vie vicine risultano nettamente più difficili, il che lascia intuire la staffa della Rivero, che non a caso ha prestato il suo nome per identificare l’intero sperone.
Prima salita: M. Rivero, G. de Rege, P. Ghiglione, anni 40
SPERONE RIVERO (1240 m) – VIA RIVERO

Terzo tiro
INFO TECNICHE | |||
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Data Uscita | 25 aprile 2016 | Compagni | Alberto Piazza, Luca Castellani, Mario Brunelli, Pietro Gaibazzi |
Itinerario | Via Rivero allo Sperone Rivero | Zona Montuosa | Prealpi torinesi |
Tempo e distanza | 5 h (3.30 / 4 h la via) | Dislivello | 140 m la via |
Località di Partenza | Dairino (TO) | Quota partenza e arrivo | 1100 m - 1250 m (circa) |
Difficoltà globale | D | Difficoltà tecnica | Passi di V, spesso III e IV |
Chiodatura | Ottima a fittoni resinati e qualche chiodo, distanti sui tratti semplici. Soste attrezzate con anello di calata | Materiale | 8 rinvii, protezioni veloci non indispensabili |
Tipologia arrampicata | Placca e diedri | Roccia | Gneiss ottimo |
Segnavia | Tracce segnate e sentieri Cai | Libro di vetta | No |
Punti d’appoggio | Rifugio Melano/Casa Canada (spesso affollato!) | Acqua | Fontanella alla base dello sperone Cinquetti, poco oltre al Rivero proseguendo sul sentiero principale |
Cartografia utilizzata | - | Bibliografia utilizzata | Maurizio Oviglia, Rocca Sbarua Climbing, Versante sud |
Giudizio | ![]() ![]() ![]() | Consigliata | Assolutamente sì, elegantissima linea, difficoltà contenute ma obbligate |

INDICAZIONI STRADALI
Dal centro di Pinerolo seguire le indicazioni per San Pietro in val Lemina; risalire tutta la valle, seguendo le indicazioni per Talucco, che si supera. Svoltare a sinistra al bivio per il rifugio Casa Canada, seguire una ripidissima strada asfaltata fino a un ampio parcheggio inghiaiato. Nelle giornate affollate conviene fermarsi qui, altrimenti si può proseguire per un km circa fino alla località Dairin (pochi spiazzi lungo la strada, occhio ai divieti)
AVVICINAMENTO
Seguire il bel sentiero panoramico e molto frequentato che in circa mezzora conduce al rifugio Casa Canada. Lo sperone Rivero è il primo a destra rispetto al grande bastione centrale che domina il rifugio (le Placche Gialle). Da qui lo si raggiunge in meno di 10 minuti seguendo il sentiero a destra nel bosco fino a una pietraia, dove lo si abbandona raggiungendo brevemente la base della parete, con la placconata su cui sale la via Bon Ton. La Rivero attacca più a sinistra, subito oltre lo spigolo.


Attacco

Quarto tiro

RELAZIONE
1° tiro: mantenendosi appena a sinistra dello spigolo, affrontare un diedro verticale con passaggi atletici (IV+, 3 spit). Traversare brevemente a destra fino alla comoda sosta. (30m)
2° tiro: proseguire sullo spigolo (diedrino, IV, spit) e superare una pancia svasa con l’aiuto di una fessura sulla destra (V, spit). Sosta su grande terrazzo, di fianco a quella di Bon Ton. (15m)
3° tiro: raggiungere facilmente un evidente rampa/diedro (III, un chiodo), salirlo fino a un nuovo chiodo dove si traversa a sinistra sfruttando una lama bassa (IV, due spit). 40m
4° tiro: la via originale (consigliata!) sale verticalmente sopra la sosta sfruttando belle lame (III+ da integrare), per poi traversare a sinistra alla base di uno strapiombetto; in alternativa, si traversa subito a sinistra dalla sosta, per poi affrontare un diedro (IV, spit). Una volta sotto la pancia, la si supera atleticamente sfruttando una fessura (V, spit) e si raggiunge la sosta su terrazzino. 30M
5° tiro: dalla sosta traversare delicatamente a destra per circa 6 metri (1 chiodo e uno spit, V+) per poi salire più decisamente (IV) a sinistra verso una spendida placconata incisa da canne – questa la variante seguita da noi, mentre la via originale probabilmente stava più a sinistra. Affrontando la seconda canna (V+, tre spit sulla sinistra) si raggiunge il terrazzo con la sosta. (40m)
6° tiro: a sinistra superando grandi massi (III, chiodo), poi per facile rampa si esce in cima allo sperone (20m)
DISCESA
A destra nel boschetto su traccia segnata a bolli rossi, un po’ ripida, fino a intercettare il più marcato sentiero che scende dal torrione Cinquetti, che si segue fino al sentiero principale che costeggia tutta la Sbarua. 20 minuti
OSSERVAZIONI
Oggi Rocca Sbarua assomiglia di più a una palestra rispetto ai tempi dei pionieri: e sono comparsi spit su passaggi che un tempo risultavano ben più duri psicologicamente, come il traverso altrimenti improteggibile sul quinto tiro della Rivero. La massiccia frequentazione, dovuta alla vicinanza con Torino e al comodo rifugio Casa Canada, giustifica in parte la scelta di riattrezzare gli itinerari classici – che sono anche i più abbordabili. Lo sperone Rivero rimane comunque una via da non prendere troppo alla leggera: gli spit ci sono dove servono (sul V) ma altrove sono piuttosto radi; si tratta insomma di un itinerario esposto e non adatto ai principianti, che possono trovare terreno migliore sul vicino sperone Cinquetti.


2° tiro

4° tiro
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