Spigolo Noaro, un’elegante via classica sulle Piccole Dolomiti

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Se si guardano le cime a ovest del Pian delle Fugazze, è facile notare un’impressionante fenditura, che taglia in due la montagna come una coltellata: si tratta del Vajo Stretto, uno degli angoli più suggestivi di tutte le Piccole Dolomiti vicentine. Sul pilastro a sinistra del Vajo, il più imponente, sale la storica via dello Spigolo Noaro: una linea che appare in tutta la sua maestosità soltanto quando si è all’attacco, o al terzo tiro dell’attacco diretto, bella e logica variante aperta pochi anni fa.

Roccia più che buona, difficoltà abbordabili e ambiente dolomitico, rendono lo Spigolo Noaro una delle vie più ripetute della zona. All’accesso breve fa da contraltare una discesa un po’ meno agevole, che comunque rende più pepata e completa l’ascensione; consigliabile anche concatenare allo spigolo un’altra via sulle cime vicine, come il Cornetto e la Torre dell’Emmele.

Prima salita Spigolo Noaro: C. Cavion, A. Pojer il 19 maggio 1957

Prima salita attacco diretto: A. F. Castagna, R. Ferretto il 23 agosto 2007

PILASTRO EST VAJO STRETTO (1590 m) – VIA SPIGOLO NOARO CON ATTACCO DIRETTO

Veduta da Pian delle Fugazze: si riconoscono lo spigolo e il vajo

INFO TECNICHE
Data Uscita3 giugno 2017CompagniLuca Castellani, Pietro Gaibazzi
MontagnaPilastro est del Vajo StrettoItinerario - ViaSpigolo Noaro
EsposizioneNord-EstPeridio consigliatoDalla tarda primavera all'autunno.
Tempo4,45 h (0,30 avvicinamento, 3 h la via, 1,15 h discesa)Sviluppo260 m la via (100 i tiri dell'attacco diretto, 160 lo Spigolo Noaro classico fino in vetta)
DifficoltàD, passi di V-, spesso III e IVChiodaturaSoste a golfari (alcune su chiodi); sui tiri chiodi e protezioni naturali
Tipologia arrampicataPlacca e spigoloRocciaDolomia molto buona
Materiale10 rinvii, cordini, minima scelta di protezioni velociBibliografia utilizzataG. Casarotto, Piccole Dolomiti e dintorni. Arrampicate scelte
Giudizio100100100100ConsigliataSì, linea bellissima arricchita dalla variante d'attacco

INDICAZIONI STRADALI

Da Rovereto (A22, Brennero) o da Schio (A31, Valdastico) si raggiunge il passo di Pian delle Fugazze. Qui si imbocca la Strada del Re (indicazioni per l’Ossario del Pasubio) e si parcheggia dopo circa 1 km sotto Malga Cornetto.

AVVICINAMENTO

Dal parcheggio di Malga Cornetto proseguire qualche metro lungo la strada asfaltata, e ad un tornante imboccare il sentiero per il Vajo Stretto (cartello che informa della chiusura). Il sentiero taglia a destra per i prati, indicato da radi bolli rossi, poi entra nel bosco. Giunti ad una radura con un masso, piegare decisamente a sinistra e iniziare a salire nel bosco, ignorando una traccia a destra con un bollo. Raggiunta la base dello spigolo, dove a destra il sentiero entra nel Vajo, sono visibili i primi chiodi (0,30 h).

 

Pilastro Est Vajo Stretto - Spigolo Noaro

Malga Cornetto: è visibile la recente frana sulla parete sud – est del Pilastro

Pilastro Est Vajo Stretto - Spigolo Noaro

Lo Spigolo Noaro

RELAZIONE

Attacco diretto Spigolo Noaro

1° tiro: salire la bella paretina verticale sfruttandone le debolezze, inizialmente vicino al filo dello spigolo poi spostandosi un poco a destra, con passaggi esposti (IV+/V-, clessidre e vari chiodi). Usciti su terreno più facile ed erboso, superare un altro risaltino (chiodo) e raggiungere la base del secondo risalto dello spigolo. La sosta – tre chiodi e cordoni – si trova appena dopo il primo muretto (45 m, IV+ e p. V-).

2° tiro: doppiare lo spigolo a destra in bella esposizione (IV+, 2 chiodi), dunque salire la divertente placca lavorata (IV, chiodi) fino ad un terrazzino con un pino mugo (sosta evitabile); proseguire facilmente lungo il filo fino al comodo terrazzo con sosta su due chiodi e libro di via (30 m, IV+ e III).

3° tiro: superare il risalto sopra la sosta (p. IV+, chiodo) e continuare lungo l’ampio crestone cercando la via più facile (II, mugo con cordone). E’ ora visibile lo Spigolo Noaro vero e proprio: puntare alla sua base dove si sosta su pino mugo con cordini e maglia rapida (40 m, p. IV+ e IV poi II).

Spigolo Noaro

4° tiro: salire i vari risaltini appena a sinistra dello spigolo (II, mughi e 1 clessidra); arrivati ad un canale non attraversarlo, ma sostare su un ampio terrazzo con due golfari (50 m, II e p. III).

5° tiro: salire la paretina sopra la sosta (III) e proseguire all’interno di un canale o sullo spigoletto alla sua sinistra (III+, clessidre). Quando la parete inizia a farsi più ripida, sostare su un terrazzino con golfaro (30 m, III/III+).

6° tiro: dalla sosta inizialmente in diagonale a sinistra (IV, chiodo con anello), poi riportarsi a destra aggirando uno strapiombino (IV, 3 chiodi). Di nuovo un poco a sinistra fino alla comoda sosta (golfaro), sulla verticale della precedente (30 m, IV).

7° tiro: salire la placca sopra la sosta, dunque proseguire seguendo una bella fessura in direzione dello strapiombo finale (IV+, 6 chiodi). Superarlo nel punto più debole (p. V-, chiodo), dunque per terreno più facile salire fino a un grande terrazzo con due golfari nuovi di sosta (30 m, IV+ e p. V-, II).

DISCESA

Dal terrazzo è possibile slegarsi e proseguire per terreno più facile (tracce di sentiero, p. II) fino alla vetta del pilastro. Qui scendere sulla sinistra e superare un caratteristico cunicolo (bolli rossi), sotto il quale si trova un terrazzino con sosta di calata. Una doppia di 15 metri porta ad una forcelletta, da cui si imbocca a sinistra una cengia esposta (pp. II, bolli e ometti).

Riguadagnata la cresta, individuare una sosta con vari cordini e maglia rapida e calarsi 15 m in un camino sulla destra, atterrando sulla forcella alla fine del Vajo Stretto.

Da qui si può scendere lungo il sentiero del Vajo Stretto, attrezzato con cavi metallici (ufficialmente chiuso), oppure proseguire in salita sul faticoso ghiaione fino alla Sella delle Emmele, da cui si scende con il sentiero 15 fino alla Strada del Re, che seguita a sinistra riporta  a Malga Cornetto.

E’ anche possibile, ma decisamente sconsigliato in presenza di altre cordate, calarsi in doppia lungo la via.

OSSERVAZIONI

Dopo un po’ di confusione nell’avvicinamento – stavamo per attaccare la Cresta delle Emozioni! – abbiamo trovato la via giusta e la abbiamo salita senza nessuno davanti, protetti dal sole grazie alle immancabili nuvole delle Piccole. L’attacco diretto è un poco più difficile rispetto alla via classica (essenzialmente il primo tiro); ma rende più logica e completa la salita, oltre a permettere in caso di affollamento di fare defluire un po’ di gente lungo il Noaro. Nel pomeriggio abbiamo salito la Via Soldà al Cornetto, raggiungibile in circa 45 minuti dopo la seconda calata. Su difficoltà simili, e leggermente più vicino, lo Spigolo Daniele Scorzato alla Torre dell’Emmele (135 m, max V+).

 

Secondo tiro

Sesto tiro

Il Vajo Stretto

L’Ossario del Pasubio

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 RELAZIONE PDF 


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Our Rating

Salita9
Ambiente8.5
Arrampicata8.5
Roccia8.5
8.6
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Salita Consigliata