Il Monte Cornetto è la cima più alta del gruppo del Sengio Alto: siamo nel cuore delle Piccole Dolomiti vicentine, tra il Pian delle Fugazze e il Passo di Campogrosso. Per gli alpinisti il Cornetto è meno interessante rispetto al vicino Baffelan, e anche meno comodo da raggiungere; tuttavia anche qui il grande Gino Soldà ha lasciato la sua firma, con una via relativamente facile e divertente lungo lo spigolo sud – ovest.
La roccia, eccetto l’ultimo tiro, è buona e solida; l’arrampicata è abbastanza varia, spesso esposta; il III grado è continuo, il IV verticale. Una via insomma decisamente consigliabile, sulla quale difficilmente troverete altre cordate. L’avvicinamento – oggettivamente lungo – si può ammortizzare percorrendo prima una via su qualcuna delle cime vicine (Torre delle Emmele, Torri delle Giare Bianche, o lo stesso Baffelan), creando così un bel concatenamento. Noi abbiamo percorso lo Spigolo Noaro.
Prima salita: G. Soldà, A. Amstad, H. Flaschman, estate 1952
MONTE CORNETTO (1899 m) – SPIGOLO SOLDA’

Il Monte Cornetto (da nord)
INFO TECNICHE | |||
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Data Uscita | 3 giugno 2017 | Compagni | Luca Castellani, Pietro Gaibazzi |
Montagna | Monte Cornetto | Itinerario - Via | Spigolo Soldà |
Esposizione | Sud - Ovest | Peridio consigliato | Dalla tarda primavera all'autunno |
Tempo | 5/6 h (1,30 h avvicinamento, 2/3 h la via, 1,30 h discesa) | Sviluppo | 160 m la via |
Difficoltà | D-, passo di V, tiro di IV sostenuto, spesso III | Chiodatura | Chiodi alle soste (una su spit) e sui tiri, protezioni naturali |
Tipologia arrampicata | Camino, diedro, placca | Roccia | Dolomia buona |
Materiale | 10 rinvii, cordini, minima scelta di protezioni veloci | Bibliografia utilizzata | G. Casarotto, Piccole Dolomiti e dintorni. Arrampicate scelte |
Giudizio | ![]() ![]() ![]() ![]() | Consigliata | Sì, arrampicata varia e linea elegante |

INDICAZIONI STRADALI
- Da Rovereto (A22, Brennero) o da Schio (A31, Valdastico) si raggiunge il passo di Pian delle Fugazze. Se si vuole proseguire verso Malga Cornetto (Spigolo Noaro, Torre dell’Emmele) si imbocca la Strada del Re (indicazioni per l’Ossario del Pasubio) e si parcheggia dopo circa 1 km sotto Malga Cornetto.
- Se si vuole lasciare l’auto a Passo Campogrosso (concatenamenti possibili col Baffelan e gli Apostoli) si risale la Vallarsa da Montecchio Terme fino a Recoaro, e dal centro del paese si seguono le indicazioni per il passo, che si raggiunge dopo 10 km di ripida salita.
AVVICINAMENTO
Lo spigolo sud-ovest del Cornetto è affacciato sul Passo degli Onari, che si può raggiungere in vari modi, magari in base a eventuali concatenamenti con altre vie. Valutare circa 1,30 h in tutti e tre i casi.
1) da Pian delle Fugazze lungo il sentiero 170 e 175 (indicazioni Monte Cornetto);
2) da Malga Cornetto lungo il sentiero del Vajo Stretto (44) o dell’Emmele (15)
3) Dal Passo di Campogrosso per il sentiero di arroccamento (149) o passando da Malga Boffetal (170 e 176)
Dal Passo degli Onari si scende pochi metri lungo il sentiero 176 (lato Trentino) fino a un grande masso, dove una traccia si stacca a destra conducendo alla base di un camino (vecchio chiodo rosso) dove attacca la via Soldà.
RELAZIONE
1° tiro: affrontare il camino (III, clessidra) fino a un terrazzino con pino mugo. Poco oltre si trova un altro arbusto con cordini e maglia rapida, su cui conviene fare sosta (30 m, III).
2° tiro: salire un diedro (IV, chiodo) con roccia inizialmente delicata, poi proseguire sul filo dello spigolo con bell’arrampicata verticale (IV, vari chiodi): conviene stare leggermente a destra cercando la roccia migliore. Sosta su un comodo terrazzino con tre chiodi da collegare (35 m, IV).
3° tiro: proseguire sullo spigolo (IV, clessidra con cordone) puntando a uno strapiombino, che si supera con passo atletico ben presato (V, chiodo). Le pendenze in seguito diminuiscono, e si prosegue sullo spigolo cercando la via migliore (III, 2 clessidre) fino a un terrazzo con la sosta su 2 chiodi (35 m, IV, p. V, III).
4° tiro: superare il muretto sopra la sosta (III), salendo su una cengia (mugo). Ancora dritto sulla placca (III) fino alla cima dello sperone, su cui si trova una sosta con tre chiodi, cordini e anello di calata. Conviene farsi calare o proseguire in disarrampicata (III, più facile stando in prossimità dello spigolo lato Veneto) fino alla selletta sottostante, su cui si trova un robusto pino mugo su cui sostare. Da qui il secondo può essere calato più agevolmente rispetto alla sosta ufficiale (3 chiodi) che si trova poco più su lungo lo spigolo. Il tiro si può anche spezzare facendo sosta in cima e calandosi in doppia (15 m) fino al mugo (25 m, III).
5° tiro: superare alcuni grandi massi raggiungendo la base di un bel diedro fessurato (III, chiodo; sosta su 3 chiodi alla base evitabile). Raggiunto un terreno più semplice (mughi sulla destra), si continua a salire fino a un terrazzino: sosta su 2 chiodi (40 m).
6° tiro: lasciandosi a sinistra un canale pieno di sfasciumi, si superano i due muretti sopra la sosta (III, roccia brutta e molti sassi sulle zone spiane) fino a una cresta sottile affacciata sul versante est. Traversare a sinistra sopra il canale su terreno marcio e pericolante, superare un paio di gendarmini fino a guadagnare la cresta principale, ora più dolce e solida. Sosta su spuncioni (30 m, 2 pp. III, II).
DISCESA
Raggiunta la vicina vetta, si può scendere lungo il comodo sentiero 175, sul versante nord ovest; al primo e unico bivio si può sceglire se scendere verso Pian delle Fugazze oppure il Passo Campogrosso. Dalla vetta si può anche scendere con una facile via ferrata fino alla Forcella del Cornetto, dove passa il sentiero di arroccamento (a destra verso Campogrosso ripassando dal Passo degli Onari – tratto suggestivo con gallerie – a sinistra verso Malga Cornetto/Pian delle Fugazze).
OSSERVAZIONI
Bella via, chiodata in abbondanza ma da considerare alpinistica: vale il lungo avvicinamento! Nonostante qualche discontinuità, la linea di salita è logica e aerea, e l’arrampicata talvolta sostenuta: specialmente nel secondo tiro, un IV° dal sapore decisamente dolomitico. Dalla vetta del Cornetto ci siamo persi il sentiero che conduceva alla ferrata e alla Forcella omonima…
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Primo tiro

Sul quinto tiro

Secondo tiro
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