Zucco dell’Angelone – Foto di gruppo con Signorine e Schiavi della Pietra

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Lo Zucco dell’Angelone è un’interessante elevazione dalla forma piramidale della Valsassina che vanta una storia alpinistica recente e curiosa. Le prime vie infatti furono aperte alla fine degli anni settanta da parte di un gruppo di giovani ragazzi, i Condor, guidati da Don Agostino Butturini. Oggi il settore è abbondantemente frequentato in virtù della comodità, della roccia di ottima qualità e dell’esposizione favorevole che ne permette la frequentazione anche in inverno. Le vie più interessanti sono la via Anabasi, la via Condorpass e la concatenazione delle vie Foto di Gruppo con Signorine e Schiavi della Pietra al terzo e quarto sperone. Quest’ultima conta una decina di tiri ed è una bella salita dall’arrampicata varia e piacevole su roccia eccellente. Le difficoltà sono abbastanza continue sul quarto grado con qualche tiro più impegnativo (un tiro di 5c con passo di 6b+/A0 e due tiri di 5b). La via è ottimamente attrezzata a fittoni e le protezioni veloci risultano superflue.

Prima salita: 

ZUCCO DELL’ANGELONE (1165 m) – VIA FOTO DI GRUPPO CON SIGNORINE E SCHIAVI DELLA PIETRA

Image Map
INFO TECNICHE
Data Uscita12 novembre 2016CompagniFederico Rossetti, Alberto Piazza, Luca Castellani
SettoreZucco dell'Angelone - Terzo e Quarto SperoneItinerario - ViaVia Foto di gruppo con signorine e Schiavi della pietra
EsposizioneSudPeriodo consigliatoTutto l'anno (evitare i mesi più caldi e freddi)
Tempo3/4 h + 1 h tra avvicinamento e discesaSviluppo280 m circa
DifficoltàIV grado, tiri di 5b, un tiro di 5c con passo di 6b+/A0ChiodaturaOttima a fittoni
Tipologia arrampicataVaria, spesso placche lavorate, diedri e fessureRocciaCalcare ottimo/eccellente
MaterialeAttrezzatura da arrampicata (10 rinvii)BibliografiaRelazioni sul web - Lario Rock Falesie
Giudizio100100100ConsigliataSi, bella!!

INDICAZIONI STRADALI

Raggiungere Lecco e seguire le indicazioni per Barzio e la Valsassina. Superato l’abitato di Ballabio svoltare a destra per Barzio, attraversarlo seguendo le indicazioni per la funivia dei Piani di Bobbio. Al termine della strada lasciare la macchina nell’ampio parcheggio degli impianti di risalita.

AVVICINAMENTO

Dal fondo del parcheggio (sotto il bar) imboccare il sentiero (indicazioni) che entra nel bosco. Al primo bivio tenere la destra (indicazioni 1°/2°/3° Sperone) e al successivo la sinistra. In un canale fare attenzione a seguire la traccia che sale in verticale (catena), superando l’attacco di una via. Dopo la sezione con il cavo, si traversa verso sinistra quindi si scende in un canale e si traversa (corde fisse) fino a raggiungere l’attacco nei pressi di una placca. La via attacca all’estrema destra alla base di una splendida lama (0.20 h).

RELAZIONE

VIA FOTO DI GRUPPO CON SIGNORINE

1° tiro: seguire la bella lama con divertente arrampicata (4a), quindi spostarsi a sinistra e raggiungere la sosta su due fittoni, catena e anello di calata (20 m – 6 fittoni). Possibili diverse varianti a sinistra.

2° tiro: spostarsi a sinistra, ignorare altre sosta e salire la placca seguendo la linea di fittoni a destra (4a) fino a raggiungere la sosta al centro delle placche su due fittoni, catena e anello di calata (20 m – 4 fittoni).

3° tiro: continuare per la placca molto appoggiata (4a) fino a quando la parete si impenna. Superare uno strapiombetto (4c) spostandosi verso destra, uscendo su un terrazzino dove si sosta su due fittoni, catena e anello di calata (20 m – 6 fittoni).

4° tiro: tiro chiave. Salire sopra la sosta e vincere la placca con movimento iniziale molto difficile verso sinistra (A0/6b+ ?), quindi entrare nel diedro con passo impegnativo e superarlo con passaggi strapiombanti su ottime prese (5c). Uscire verticalmente e sostare su due fittoni, catena e anello di calata (25 m – 6 fittoni).

Salire in cima al terzo sperone con l’aiuto di corde fisse, quindi slegarsi e seguire la traccia nel bosco a sinistra (corde fisse) fino alla parete del quarto sperone. Attaccare la linea di spit più a sinistra.

VIA SCHIAVI DELLA PIETRA CON VARIANTI

1° tiro: questo tiro è il primo tiro della via Mano Nera (più meritevole del primo tiro della via Schiavi della Pietra, la linea di spit alla sua destra). Attaccata la linea più a sinistra, spostandosi ancora più a sinistra fino ad entrare in un bellissimo diedro dalla roccia eccellente; salirlo in opposizione, quindi superare una pancetta con un passaggio più difficile (5b). Ignorata la sosta a sinistra, ci si sposta a destra e si sosta comodamente su due fittoni, catena e anello di calata (20 m – 6 fittoni).

2° tiro: salire sopra la sosta verso sinistra (a sinistra contro il cielo una variante più difficile), poi verticalmente lungo lo spigolo (4a), poi per bella lama proseguendo per placche (4b) ignorando la sosta a destra. Sotto uno strapiombetto traversare a destra e ricongiungersi alla linea di spit a destra. Salire poi verticalmente su buone prese (4c) e sostare su due fittoni (50 m – 8/10 rinvii).

3° tiro: salire due risaliti, il secondo più difficile (4a) poi seguire un diedrino a sinistra, un poco erboso (III), ed uscire su un terrazzo con una sosta a fittoni. Ignorarla e proseguire per un diedro-fessura con passo iniziale più difficile (5b), quindi uscire facilmente lungo lo spigolo (III) e sostare sulla sommità su due fittoni (30 m – 7 fittoni).

4° tiro: salire verso le placche di fronte prendendo la placca a metà con progressiva ascesa verso sinistra (4a), poi verticalmente superando facili risalti e sostando su due fittoni vicino allo spigolo compatto (25 m – 2 fittoni).

5° tiro: si continua sull’ultimo tiro di Condorpass. Traversare a sinistra, molto esposto (4b), quindi salire a sinistra della torretta per paretina verticale con buone prese (4a). Proseguire via via più facilmente, ignorando una possibile sosta e continuare lungo lo spigolo (III-) fino a sostare sulla cresta sommitale su un fittone (50 m – 6 fittoni e 1 sosta intermedia).

DISCESA

Seguire la cresta, quindi entrare nel bosco lungo il sentiero segnato che piega a destra. Scendere sempre più ripidamente nel bosco fino ad incrociare una strada sterrata, abbandonarla subito per la traccia a destra che riporta in breve al parcheggio (0.20/0.30 dalla cima).

OSSERVAZIONI

Bella combinazione sulla roccia sempre eccellente dell’Angelone dai connotati molto plaisir: via non particolarmente sostenuta con qualche passaggio più difficile, soste comode e fittoni sempre presenti. Il quarto tiro della via Foto di Gruppo con signorine è il più impegnativo con un passaggio molto difficile ma azzerabile. La via Schiavi della Pietra ha le soste in comune con la via Mano Nera che le corre a sinistra (più difficile): noi ne abbiamo seguito il primo tiro e parte del terzo (consigliabile).

Allo Zucco dell’Angelone abbiamo salito anche le vie: Anabasi e Condorpass.

RELAZIONE PDF

 

 

Zucco dell'Angelone

Via Foto di Gruppo con signorine – 1°tiro

Zucco dell'Angelone

Via Foto di Gruppo con signorine – 3° tiro

Zucco dell'Angelone

Il Quarto Sperone, una cordata impegnata sul primo tiro di Schiavi della Pietra

Zucco dell'Angelone

Via Schiavi della Pietra – 3° tiro

Zucco dell'Angelone

Via Foto di Gruppo con signorine – 4° tiro

Our Rating

Salita9
Ambiente7.5
Arrampicata9
Roccia9.5
Avvicinamento8.5
8.7
Valutazione dei lettori: (1 Voto)
8

Scritto da

REDclimber

FEDERICO ROSSETTI: Scalo, fotografo, racconto. Esperto di social media e comunicazione digitale, racconta le sue salite in montagna sul blog redclimber.it che ha fondato nell’autunno del 2012. In montagna muove i primi passi tra le cime dell’Appennino Settentrionale dove ha aperto nuove vie su roccia e ghiaccio. Vive le terre alte spinto dalla voglia di ricerca, riscoperta e avventura. Si dedica a raccontare le montagne dal blog alle pubblicazioni editoriali. Uno dei suoi progetti è « Vie normali Valle d’Aosta », salire tutte le 1226 cime della Valle d’Aosta e pubblicare una collana di 8 guide escursionistiche – alpinistiche. Nel 2020 ha fondato Mountain Communication, un’agenzia di comunicazione che si occupa di valorizzare realtà legate al mondo della montagna.

2 comments

  1. Marco "il Bruz" 14 Aprile, 2021 at 21:36 Rispondi

    Ciao, volevo solamente complimentarmi per la relazione, forse la più bella e dettagliata che abbia mai letto
    Stupende anche le foto

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