Torrioni Magnaghi – Fessura Gandin e Via Lecco

0
Torrioni Magnaghi

I Torrioni Magnaghi sono dei grossi speroni rocciosi nel gruppo delle Grigne. La concatenazione della Fessura Gandin e della via Lecco è un’interessante combinazione che permette anche di raggiungere la vetta principale della Grignetta. Le difficoltà principali sono concentrate nel secondo tiro della Fessura Gandin dove bisogna superare un netto strapiombo con passi tecnici (V+). L’abbondante chiodatura permette di azzerare il passaggio. Il resto della via è perlopiù su difficoltà nettamente inferiori. La via Lecco offre una bella arrampicata abbastanza sostenuta (IV/IV+) nei primi due tiri, dopo le difficoltà vanno scemando. La roccia è ovunque da buona a ottima. Le vie sono ottimamente attrezzate a fittoni e chiodi. Le protezioni veloci risultano superflue, anche se potrebbe essere utile qualche friend per la Fessura Gandin.
Prima salita (fessura Gandin): Giovanni Gandini, Renzo Galbiati ed Eros Bonaiti il 6 settembre 1931

Prima salita (via Lecco): Vittorio Panzeri, Andrea Cattaneo e Mario Galbusera nel luglio 1934

TORRIONI MAGNAGHI – FESSURA GANDIN E VIA LECCO

INFO TECNICHE
Data Uscita18 luglio 2014CompagniAlberto Piazza
ItinerarioFessura Gandin al Torrione Magnaghi Centrale
Via Lecco al Torrione Magnaghi Settentrionale e salita alla Grignetta
Zona MontuosaGrigne
Tempo e distanza6 h tot. (1.30 h la via Fessura Gandin, 1h la Via Lecco)Dislivello800 m
Località di PartenzaPiani Resinelli – Rifugio Porta (LC)Quota partenza e arrivo1426 m – 2177 m
Difficoltà globaleD la Fessura Gandin
AD la Via Lecco
Difficoltà tecnicaV+ (o AO) la Fessura Gandin
IV+ la Via Lecco
ChiodaturaOttimama a chiodi e fittoniMaterialeMateriale d'arrampicata, utile qualche friend
Tipologia arrampicataVaria, spesso tecnicaRocciaCalcare ottimo
SegnaviaSentieri 7, 3, 2Libro di vettaNo
Punti d’appoggioRifugio Porta alla partenza e Bivacco FerrarioAcquaNo
Cartografia utilizzata-Bibliografia utilizzataGMI – Le Grigne (pag. 346 e 354)
Giudizio100100100ConsigliataSi! Bella arrampicata su roccia ottima.

INDICAZIONI STRADALI

Si raggiunge località Piani Resinelli (LC) e si prosegue su carrozzabile a destra verso il Rifugio Porta. Si lascia la macchina al termine della strada, un centinaio di metri prima del Rifugio.

AVVICINAMENTO

Lasciata l’auto, si prende il sentiero (n°7) in salita prima nel bosco, poi su terreno aperto. Si sale ripidamente, tornanti, fino ad un bivio dove si tiene la destra (sentiero n°3) verso il Canalone Porta e i Torrioni Magnaghi. Si procede a mezzacosta, poi attraversato un canalone, in salita tra roccette fino a raggiungere la Bocchetta dei Prati (piattaforma per atterraggio elicotteri). Si salgono ora le tracce verso la parete del Torrione Magnaghi Centrale, verso un’evidente rampa a destra di una fascia di strapiombi giallastri. Si sale la rampa erbosa verso destra fino alla base di un caminetto dove attacca la via, fittone (1.15 h).

 

RELAZIONE (Torrione Magnaghi Centrale – Fessura Gandin)

1° tiro: si sale il caminetto verticale (IV/IV+). Poi più facile fino a raggiungere la comoda sosta su due fittoni (30 m – 1 chiodo e 1 fittone).

2° tiro: tiro chiave. Dalla sosta ci si sposta sulla parete di sinistra e la si sale per bella lama (IV+). Si segue quindi la fenditura fino alla base dello strapiombo (IV/IV+). Si supera lo strapiombo con passi inizialmente tecnici, poi su prese buone (numerosi chiodi – V+/AO). Si arrampica ancora qualche metro (IV) fino alla sosta su fittoni e catena nel caminetto (35 m – 4 chiodi e 3 fittoni).

3° tiro: si scala il camino (III/III+), poi facilmente (I/II) fino a una paretina verticale (III). Su terreno nuovamente facile si raggiunge la sommità del pulpito dove si sosta (35 m – 2 fittoni).

4° tiro: si traversa a destra, quindi si sale facilmente tra sfasciumi (I). Si raggiunge un caminetto e lo si sale (II). Per cresta si raggiunge la cima, sosta su fittoni (40 m – 1 fittone).

Si cammina lungo il filo di cresta fino a una doppia attrezzata. Conviene scendere disarrampicando nel canale (II) fino al cavo che si segue su cengetta raggiungendo la forcella G.L.A.S.G alla base del Torrione Magnaghi Settentrionale dove attacca la via Lecco.

RELAZIONE: Torrione Magnaghi Settentrionale – Via Lecco

1° tiro: si sale leggermente verso sinistra per belle placche (passi di IV). Si rimonta uno spigoletto a sinistra e si sosta scomodamente su fittoni con catena (35 m – 4 fittoni).

2° tiro: tiro chiave. Si sale a sinistra dello spigolo per placca (IV+ sostenuto) e si sosta su fittone e chiodo cementato (20 m – 2 fittoni).

3° tiro: si sale a destra della sosta (III-), poi facilmente lungo la cresta fino alla sosta su fittoni e catena (20 m – 1 fittone).

4° tiro: si segue la cresta passando a destra del filo, poi lungo lo spigolo (II) si arriva alla croce di vetta (30 m).

N.B. : la via originale descritta nella GMI seguiva probabilmente un percorso diverso. Evitava il primo tiro, con percorso più lungo ma con minori difficoltà. Si riporta la relazione da GMI “Dalla forcella GLASG si obliqua quasi in orizzontale verso sinistra sulla parete Sud, sino a doppiare uno spigoletto (S1 30m, III). Si sale verso sinistra raggiungendo uno strapiombino (S2, 30 m, 1 chiodo). Da qui si traversa nettamente a destra in placca per 10 metri ….” Qui si ci ricongiunge al secondo tiro della via oggi abitualmente percorsa.

Dalla cima si raggiunge per evidenti tracce la Bocchetta dei Venti, quindi per sentiero con breve tratto attrezzato la vetta della Grignetta (2177 m).

DISCESA

Dalla cima si scende per evidente sentiero lungo la cresta Cermenati (sentiero n°7) e si raggiunge il Rifugio Porta (1 h).

OSSERVAZIONI

Bella combinazione di vie, un pò discontinue, su roccia ottima e spesso bella arrampicata.

RELAZIONE PDF

 

 

 

 

Our Rating

Salita8.5
Ambiente8.5
Arrampicata8.5
Roccia8.5
Bella!
8.5
Valutazione dei lettori: (0 Voti)
0

Scritto da

REDclimber

FEDERICO ROSSETTI: Scalo, fotografo, racconto. Esperto di social media e comunicazione digitale, racconta le sue salite in montagna sul blog redclimber.it che ha fondato nell’autunno del 2012. In montagna muove i primi passi tra le cime dell’Appennino Settentrionale dove ha aperto nuove vie su roccia e ghiaccio. Vive le terre alte spinto dalla voglia di ricerca, riscoperta e avventura. Si dedica a raccontare le montagne dal blog alle pubblicazioni editoriali. Uno dei suoi progetti è « Vie normali Valle d’Aosta », salire tutte le 1226 cime della Valle d’Aosta e pubblicare una collana di 8 guide escursionistiche – alpinistiche. Nel 2020 ha fondato Mountain Communication, un’agenzia di comunicazione che si occupa di valorizzare realtà legate al mondo della montagna.

Nessun commento

Salita Consigliata