L’Antimedale (800 m) è una bella parete sopra Lecco nelle Grigne, sorella della più famosa e imponente parete del Medale con cui condivide l’esposizione favorevole e la bella roccia. Alta circa 200 metri e larga altrettanto, presenta una serie di itinerari divenuti ormai classici e molto ripetuti. La via degli Istruttori, l’itinerario più ripetuto e ‘famoso’, si sviluppa al centro della bastionata lungo placche e diedri di ottimo calcare molto lavorato. Il numero elevato delle ripetizioni ne hanno reso la roccia a tratti un poco unta, soprattutto nei passaggi obbligati, ma l’arrampicata globalmente non ne viene disturbata. Le difficoltà sono abbastanza sostenute, in particolare negli ultimi tre tiri dove difficilmente si scende sotto il quinto grado con passaggi di V+/VI- e VI+. La chiodatura è ottima a fittoni con qualche chiodo normale e le protezioni veloci risultano superflue.
Prima salita: Raffaele Dinoia e Angelo Rocca, 3 marzo 1978 dopo svariati tentativi
Prima ripetizione e prima libera: Ivan Guerini con Valerio Burò, Monica Mazzucchi e Vittorio Neri il 18 marzo 1978
ANTIMEDALE (800 m) – VIA DEGLI ISTRUTTORI
INFO TECNICHE | |||
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Data Uscita | 27 novembre 2016 | Compagni | Federico Rossetti, Alberto Piazza |
Settore | Antimedale | Itinerario - Via | Via degli Istruttori |
Esposizione | SE | Peridio consigliato | Tutto l'anno (evitare i mesi più caldi e freddi) |
Tempo | 3.30 h la via (2 h la via, 1.10 tra avvicinamento e discesa) | Sviluppo | 200 m circa |
Difficoltà | D+ VI/VI+ o AO V+ obbligatorio | Chiodatura | Fittoni e qualche chiodo |
Tipologia arrampicata | Varia placche e diedri ben presati | Roccia | Calcare generalmente ottimo, qualche tratto un po' levigato |
Materiale | Attrezzatura da arrampicata (10 rinvii), eventualmente qualche friend | Bibliografia utilizzata | GMI Le grigne |
Giudizio | ![]() ![]() ![]() ![]() | Consigliata | Si, bella via! |

INDICAZIONI STRADALI
Raggiungere Lecco e proseguire per la Valsassina seguendo inizialmente le indicazioni per Lecco Centro poi, usciti dalla superstrada, per la Valsassina (lungo la strada vecchia, non le gallerie). Usciti dal paese continuare in salita, superando alcuni tornanti e attraversando il paese di Laorca. Nei pressi di un ampio tornante (cartello con i sentieri di Piani Resinelli) girare a sinistra in salita e proseguire fino al termine della strada dove si lascia la macchina nel piazzale.
AVVICINAMENTO
Dal fondo del parcheggio, seguire la strada a destra fino al cimitero. Scendere per scalina e prendere la stradina che sale a destra. Se non si vogliono disturbare i morti con il tintinnio dei moschettoni, dal fondo del parcheggio prendere a sinistra (indicazioni Corna di Medale) e scendere alla piazza del paese. Continuare a destra per stretta stradina in salita fino a raggiungere l’ex Rifugio Medale. Tenersi a sinistra (indicazioni Medale e San Martino) fino a raggiungere una più ampia strada asfaltata. Seguirla a destra, quindi abbandonarla a sinistra (indicazioni Medale) e salire per gradini, quindi al successivo bivio tenere la sinistra (indicazioni ferrata e Parete Medale). Seguire il sentiero a mezzacosta che passa sotto la parete del Medale ignorando tutte le tracce che portano alla parete fino all’attacco della ferrata. Proseguire e scendere alla base della parete dell’Antimedale. La via attacca nel punto più basso, nei pressi di una placca, scritta blu alla base (0.30 h).
RELAZIONE
1° tiro: salire per paretine molto appigliate (III) fino a un ripiano, ignorare una sosta e continuare per gradoni fino a una sosta alla base di una placca verticale su due fittoni, catena e anello di calata (50 m – 2 fittoni).
2° tiro: salire sopra la sosta verticalmente su buone prese, prima a sinistra (IV+), poi progressivamente verso destra (IV-). Continuare verticalmente per placche presate (IV), superando un passo più delicato (IV+) e raggiungere un terrazzino dove si sosta su due chiodi a pressione cementati, catena e anello di calata (25 m – 3 fittoni, 1 chiodo, una clessidra).
3° tiro: salire a sinistra della sosta fino ad entrare in un diedro invaso dalla vegetazione, scalarne lo spigoletto di sinistra su piccole prese (IV+), quindi rientrati nel diedro salirlo su buone prese (IV) fino a un fittone e un cordino, dove si traversa a sinistra per poi salire una rampa a gradoni un po’ sporca (III) verso sinistra. Sostare sotto un tettino su due chiodi a pressione cementati, catena e anello di calata (35 m – 2 fittoni, 1 chiodo, 1 chiodo a pressione).
4° tiro: superare il tettino cercando le prese buone per le mani, piedi un po’ unti (passo VI-), per poi in dülfer lungo una bella lama verso sinistra (V). Non seguirla interamente ma prima della sua fine spostarsi a destra per placca e salire verticalmente superando poi un passo un po’ lungo su una buona presa (V). Sostare su terrazzino su due chiodi a pressione cementati, catena e anello di calata (25 m – 4 fittoni).
5° tiro: tiro molto bello, verticale e sostenuto. Salire verso sinistra, superare una sosta ed entrare nel diedro. Salirlo con arrampicata tecnica (V+ passo VI-) e continuare con arrampicata verticale e sostenuta sempre su ottime prese (V/V+ continui). A metà tiro si supera un comodo terrazzino dove ci si può riposare. Ancora verticalmente superando strapiombetti, il secondo per bella lama strapiombante (V+) porta su uno spigoletto. Salire poi prima verticalmente infine a sinistra fino a un terrazzino dove si sosta (45 m – 8 fittoni e 2 chiodi).
6° tiro: salire verticalmente sopra la sosta su buone prese (IV+) fino a traversare a sinistra su piccole tacchette (V/V+) un po’ levigate abbassandosi un poco. Salire poi il diedro abbastanza unto, tenendosi inizialmente a sinistra verso lo spigolino quindi al suo interno (VI/VI+), uscendo poi alla sosta su chiodi a pressione (20 m – 5 fittoni e 3 chiodi).
DISCESA
Dalla sosta spostarsi a sinistra verso la catena che indica la via di discesa. Seguire il sentiero attrezzato con cavo traversando a sinistra per poi scendere nel canalone sempre con l’aiuto del cavo. Una volta sul fondo del canale seguire la traccia che scende fino all’attacco. Qui su medesimo sentiero dell’avvicinamento si rientra al parcheggio (0.40 dall’uscita della via).
OSSERVAZIONI
Via molto bella, in particolare il quinto tiro molto verticale e sostenuto, oltre che la bella fessura del quarto tiro. La chiodatura è buona ma non troppo vicina soprattutto dove più facile, è tuttavia possibile quasi sempre integrare. I passaggi di VI- del quarto tiro e di VI/VI+ del sesto tiro sono azzerabili, altrove e difficoltà sono per lo più obbligate. La via è breve ed è possibile e consigliabile accoppiarla con un altro itinerario sulla stessa parete.
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