Le Cinque Torri sono uno dei simboli di Cortina e di tutte le Dolomiti. Si stagliano verticali, imponenti in uno scenario dolce di prati e boschi di larice, stregando all’istante chiunque le guardi: dal turista che vede per la prima volta una parete rocciosa così da vicino all’alpinista che ne ha già viste tante.
Per la comodità di accesso e la roccia ottima, da più di un secolo sono palestra e laboratorio per gli scalatori di Cortina e oggi sono pressoché saturate da vie classiche e sportive di ogni difficoltà. La Torre Grande, che a prima vista sembra un blocco unico, è in realtà formata da tre guglie distinte: sullo “spigolo” affacciato verso il rifugio Scoiattoli della Torre Grande Ovest sale la via delle Guide, uno degli itinerari più famosi del gruppo. Tipica via facile – quasi sempre sul III grado – ma con il passo chiave difficile, più che altro perché unto dalle innumerevoli ripetizioni.
Prima salita: P. Dallamano, R. Ghirardini; 15 luglio 1930
TORRE GRANDE DI AVERAU, CIMA OVEST (2350 m) – VIA DELLE GUIDE

Ultime luci sulle 5 Torri. In rosso il tracciato (approssimativo) della via delle Guide alla cima Ovest della Torre Grande
INFO TECNICHE | |||
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Data Uscita | 29 settembre 2018 | Compagni | Luca Castellani, Federico Rossetti |
Settore | Torre Grande - Cima Ovest | Itinerario - Via | via delle Guide |
Esposizione | O | Periodo consigliato | Giugno - Ottobre |
Tempo | 2 h (1 h la via) | Sviluppo | 125 m |
Difficoltà | AD, I/RS3, IV | Chiodatura | Soste a fittoni, fittoni sui passi più difficili |
Tipologia arrampicata | Varia su roccia lavorata | Roccia | Dolomia ottima, unta nei passi obbligati |
Materiale | Da arrampicata (3/4 rinvii, una scelta di protezioni veloci) | Bibliografia | Relazioni sul web |
Giudizio | ![]() ![]() ![]() | Consigliata | Sì. Via da primi passi in Dolomiti (ma attenzione perchè chiodatura, arrampicata e gradi sono classici!) |

INDICAZIONI STRADALI
Da Cortina d’Ampezzo seguire le indicazioni per il passo Falzarego; circa a metà strada svoltare a sinistra verso il rifugio Cinque Torri, seguendo una stradina stretta e ripida ma asfaltata che termina al rifugio (vari spiazzi).
AVVICINAMENTO
Salire a destra del rifugio il sentiero che con un paio di tornanti conduce vicino alla base delle pareti. Costeggiare seguendo l’evidente traccia in salita verso sinistra fino a un evidente spiazzo alla base dello spigolo che guarda il rifugio Scoiattoli nel punto più alto dove arrivano le ghiaie (0.20 h).
RELAZIONE
1° tiro: attaccare lo spigolo con via non molto obbligata su buone prese (III) salendo in verticale leggermente verso destra. Oltrepassato un chiodo rosso salire sempre verso destra alla base di tetti giallastri. Raggiunti 4 fittoni vicini (2 con anello) traversare a destra qualche metro. Superare poi il tetto dove offre minore resistenza su buone prese un po’ unte (IV, fittone) ed uscire su terreno più facile. Al successivo fittone proseguire verticalmente con via non obbligata fino a raggiungere un nuovo fittone sotto dei tetti giallastri dove si sosta (50 m, 2 fittoni, 1 chiodo e 2 soste intermedie vicine). Attenzione ad allungare bene le protezioni. Può essere consigliabile dividere il tiro!
2° tiro: salire obliquando a destra con facile arrampicata fino allo spigolo che si sale su bella roccia (II) raggiungendo un terrazzino (fittone). Salire a sinistra superando un passaggio un po’ strapiombante (IV, fittone), quindi per via non obbligata (I/II) fino a un fittone dove si sosta (45 m, 2 fittoni).
3° tiro: salire sopra la sosta puntando a un caminetto (fittone). Salirlo (III) ed uscire sulla vetta dove si sosta su un fittone (30 m). Possibilità di salire anche più a destra su buona roccia (III).
DISCESA
Dalla cima calarsi lungo l’opposta parete in doppia fino al canale sottostante dove bisogna cercare un fittone non troppo evidente, tracce di passaggio (50 m, possibilità di spezzare la calata). Dal fittone calarsi con un ulteriore doppia più breve fino alla base del canale da dove per tracce verso sinistra ci si riporta velocemente all’attacco. Per rientrare al parcheggio è consigliabile invece scendere a destra e poi seguire il sentiero che compie un suggestivo anello intorno alle torri (0.30 h).
OSSERVAZIONI
Breve salita, una delle più facili alle 5 torri. La bella linea e l’arrampicata non difficile la rendono consigliabile come primo approccio con le ‘vie lunghe’ di stampo dolomitico. Seppur facile, l’arrampicata è infatti spesso verticale ed esposta (specialmente all’attacco), la chiodatura limitata e presente solo nei passi più difficili (oltre che alle soste) e la via mai troppo obbligata.
Un peccato che i passi più impegnativi (e interessanti) siano oggi piuttosto unti.
La via si presta a una mezza giornata ed è accoppiabile con altre alle 5 torri (SCHIZZI E RELAZIONI). Nello stesso pomeriggio abbiamo salito la Via Dibona alla Torre del Barancio. Il giorno seguente abbiamo invece salito il Primo Spigolo alla Tofana.
METEO INCONTRATO (29 settembre 2018)
Salita al sole del pomeriggio. Bello con qualche nuvola innocua.
RELAZIONE PDF


Sul primo tiro

Vista sulla Tofana

L’attacco dello spigolo (la fotografia è un collage di diversi scatti… l’effetto è strano, molto schiacciato e non molto realistico!)
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