Le Cinque Torri sono uno dei simboli di Cortina e di tutte le Dolomiti. Si stagliano verticali, imponenti in uno scenario dolce di prati e boschi di larice, stregando all’istante chiunque le guardi: dal turista che vede per la prima volta una parete rocciosa così da vicino, all’alpinista che ne ha già viste tante.
Per la comodità di accesso e la roccia ottima, da più di un secolo sono palestra e laboratorio per gli scalatori di Cortina, e oggi sono pressoché saturate da vie classiche e sportive di ogni difficoltà. La via Miriam alla cima sud della Torre Grande è uno degli itinerari storici, che cerca i punti di debolezza della parete sud est, affacciata sul rifugio Cinque Torri. E’ un itinerario dal discreto sviluppo, a tratti esposto, che con la discesa dalla via normale costituisce una piccola ascensione. Si tratta di una via frequentatissima, e di buon diritto!
Prima salita: Angelo e Giuseppe Dimai, Arturo Gaspari, Miriam O’ Brein, 29 giugno 1927
CINQUE TORRI (TORRE GRANDE SUD 2361 m) – VIA MIRIAM

Le Cinque Torri viste dal rifugio Scoiattoli
INFO TECNICHE | |||
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Data Uscita | 17 Giugno 2018 | Compagni | Mario Brunelli, Luca Castellani |
Itinerario | Salita alla Torre Grande per la via Miriam | Zona Montuosa | Dolomiti Ampezzane - Cinque Torri |
Tempo | 4 h (10 minuti avvicinamento, 2/3 h la via, 1 h la discesa) | Dislivello | + 70 m per l'attacco, +150 m la via |
Località di Partenza | Rifugio Cinque Torri | Quota partenza e arrivo | 2137 m - 2361 m |
Difficoltà globale | D+ | Difficoltà tecnica | Max V+, spesso IV/IV+ |
Chiodatura | Soste su fittoni cementati (tranne l'ultima); chiodatura essenziale sui tiri | Materiale | Una decina di rinvii, serie di friend |
Tipologia arrampicata | Diedri, camini e qualche strapiombino | Roccia | Dolomia ottima |
Periodo consigliato | Tarda primavera e autunno | Libro di vetta | No |
Punti d’appoggio | Rifugio Cinque Torri, RIfugio Scoiattoli | Acqua | No |
Cartografia utilizzata | Mappa online Kompass | Bibliografia utilizzata | Relazioni online (Sass Baloss e Sergio Ramella) |
Giudizio | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() | Consigliata | Sì, via molto bella con passi in grande esposizione |

INDICAZIONI STRADALI
Da Cortina d’Ampezzo seguire le indicazioni per il passo Falzarego; circa a metà strada svoltare a sinistra verso il rifugio Cinque Torri, seguendo una stradina stretta e ripida ma asfaltata che termina al rifugio (vari spiazzi).
AVVICINAMENTO
Salire il sentiero a destra del rifugio, che con un paio di tornanti conduce vicino alla base delle pareti. La via Miriam attacca in un evidente diedro sulla destra della parete sud est: a sinistra ci sono degli strapiombi, a destra un avancorpo grigio posto sullo spigolo della Torre che guarda il rifugio.
RELAZIONE
1° tiro: salire la paretina (IV) fino a un primo strapiombo che si supera direttamente (V+, fix); un secondo strapiombo si può affrontare stando un paio di metri più a sinistra (V+, 1 chiodo; presente un chiodo anche se si sale dritti). Tornati a destra, si sale un bel diedro di roccia grigia (V, chiodo e fix); quando questo è sbarrato, ci si sposta di nuovo a sinistra salendo una fessura parallela più facile ma da proteggere a friend (IV+). Restando nel diedro le difficoltà sono di V+ e c’è un chiodo. Rispostarsi a destra uscendo su un terrazzino con sosta intermedia: conviene proseguire su terreno erboso facile fino a un’altra sosta più comoda ai piedi di un camino (40 m, 2 fittoni cementati, 2/3 chiodi, 1 sosta intermedia).
2° tiro: affrontare i primi metri di camino, poi traversare a destra sfruttando buone lame (IV+, clessidra). Usciti su terreno erboso (sosta intermedia), traversare decisamente a sinistra sotto gli strapiombi, all’inizio su cengia camminabile poi ancora in traverso (I, II) su roccia rossa piuttosto marcia (30 m, 1 clessidra con cordone, 1 sosta intermedia).
3° tiro: proseguire lungo la bellissima lama con arrampicata atletica (IV). Gli appigli sono ottimi e ci si protegge bene con un friend medio/grande. Raggiunto un terrazzino con sosta intermedia (2 chiodi) si doppia uno spigoletto in massima esposizione sostando subito dopo su anellone cemenato (10 m).
4° tiro: continuare a traversare sotto il tetto per 3 metri (IV+, esposto), dunque salire un diedro ben appigliato (IV, chiodo) fino alla sosta (15 m, 1 chiodo).
5° tiro: la via prosegue per i prossimi due tiri lungo l’ampio diedro soprastante, formato in questa prima parte da due fessure parallele. Seguire a piacimento una delle due (IV-); superare una sosta intermedia, e quando il diedro inizia a impennarsi spostarsi sulla fessura di sinistra (IV+, chiodo e piccola clessidra), dunque prendere quella di destra superando un ultimo tratto più difficile su ampia fessura verticale (V+, fix). Sostare poco dopo su un terrazzino (30 m, 1 chiodo, 1 fix, 1 sosta intermedia).
6° tiro: continuare nella linea del diedro, che dopo pochi metri diventa camino (V, fix); seguirlo fino a una cengia, dove si può anche salire per la bella placca 3 metri a sinistra in modo da aggirare una strozzatura più ostica. Ripreso il camino in un punto più facile e abbattuto, lo si segue fino alla sosta, posta vicino a un grottino (30 m, 1 fix).
7° tiro: salire il camino sulla destra (III+), dunque per facile rampa a sinistra fino in vetta (sosta su spuntone). Tiro in comune con la via normale (20 m, III+, I).
DISCESA
Dalla cima si reperisce una buona sosta di calata su spit lato rifugio Scoiattoli (appena a sinistra rispetto alla rampa da cui esce la via): doppia da 45 metri fino a un suggestivo solco fra le cime della Torre Grande. Scendere a sinistra guardando la parete appena scesa, superando un passaggio fra massi incastrati sopra una galleria (ignorare un vecchio cavo d’acciaio che passa sopra).
Seguire la traccia con ometti superando una strettoia, poi con facili passi di disarrampicata raggiungere la seconda sosta di calata affacciata su un canale più ripido. Una doppia di 20 metri deposita su terreno ormai facile. Scendere a sinistra passando sotto una falesia, fino al vicino sentiero diretto al rifugio Scoiattoli; tenendo la sinistra si torna al rifugio Cinque Torri (1 h dalla cima).
OSSERVAZIONI
Abbiamo aspettato un po’ all’attacco (il primo tiro è il più difficile), poi le due cordate davanti sono sfilate. La via è ben protetta nei passaggi più difficili, ma spesso sul IV/IV+ non si trova nulla. Si riesce comunque a integrare bene con protezioni veloci (soprattutto friend medio-grandi). Sulle Cinque Torri ci sono molte altre vie lunghe e monotiri sportivi per chi vuole riempire la giornata: citiamo almeno la via delle Guide alla Cima Grande ovest (max IV), la via Lusy Pompanin alla Torre Lusy (III, max IV-), la Dibona Apollonio alla Torre Barancio (max IV+), la via Dimai alla Torre Grande nord (max V+).
METEO INCONTRATO (17 giugno 2018)
Giornata serena con innocue nubi di passaggio.
RELAZIONE PDF


3° tiro

4° tiro

Il grande diedro della seconda parte della via

Panorama verso sud
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