Rocca Pendice nei Colli Euganei è stata fin dai primi anni del novecento la palestra di arrampicata e il banco di prova degli alpinisti padovani. La prima via della parete fu aperta dai coniugi Carugati senza l’uso di chiodi! ed è oggi una classica del settore ricca di numerosi varianti. Una delle particolarità della zona è la trachite, una roccia di origine vulcanica talvolta simile al granito, dall’arrampicata varia per placche, diedri e fessure spesso ben presati ma spesso dalla lettura non immediata per i non local.
Lo Spigolo Barbiero è una delle classiche che corre a sinistra della Parete Est e, a differenza delle altre sue vie, la salita è possibile anche nei mesi quando vige il divieto di arrampicata per la nidificazione del falco pellegrino. L’arrampicata è varia e mai difficile, a tratti molto piacevole lungo una parete compatta nella prima parte e un marcato spigolo nella seconda. Le difficoltà sono omogenee sul quarto grado fatta eccezione per il bellissimo spigolo del quinto tiro (V+), eventualmente evitabile per boscaglia a sinistra. La chiodatura è ottima a fittoni resinati, talvolta eccessiva, ma adatta a chi vuol prendere confidenza sulle vie di più tiri.
Prima salita: G. Scalco e L. Livotti l’8 aprile 1940
ROCCA PENDICE (320 m) – SPIGOLO BARBIERO
INFO TECNICHE | |||
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Data Uscita | 1 aprile 2017 | Compagni | Federico Rossetti, Alberto Piazza, Luca Castellani, Mario Brunelli |
Settore | Parete Est | Itinerario - Via | Spigolo Barbiero |
Esposizione | Est | Peridio consigliato | Tutto l'anno (evitare i mesi più caldi e freddi) |
Tempo | 2.10 h (1.30 h la via, 0.40 h tra avvicinamento e discesa) | Sviluppo | 125 m circa |
Difficoltà | AD+, I/S1, III e IV con passi di IV+ e uno di V-, un tiro di V+ evitabile | Chiodatura | Ottima spesso molto ravvicinata a fittoni resinati, soste a grandi fittoni |
Tipologia arrampicata | Molto varia, spesso diedri e fessure, placche e spigolo | Roccia | Trachite ottima, con tratti molto belli |
Materiale | Attrezzatura da arrampicata (10 rinvii) | Bibliografia utilizzata | A. Bernard, 101 Scalate su roccia dalle Alpi agli Appennini n° 52 |
Giudizio | ![]() ![]() ![]() | Consigliata | Ottimo approccio a Rocca Pendice o alle vie di più tiri! |

INDICAZIONI STRADALI
Raggiungere il paese di Teolo nei Colli Euganei (PD) e proseguire verso Castelnuovo. Seguire la strada per qualche centinaia di metri fino al cimitero. Oltrepassarlo e parcheggiare sulla sinistra in uno slargo sterrato, QUI (se il parcheggio è pieno prima del cimitero sulla sinistra c’è un ampio parcheggio nei pressi di un campo da calcio).
AVVICINAMENTO
Imboccare il sentiero sul fondo del parcheggio quindi al bivio tenersi a sinistra. Ignorare una traccia che sale verso la parete e scendere all’attacco di alcuni monotiri. Continuare sul sentiero e al successivo bivio prendere a destra e raggiungere la base della parete Est. Traversare a sinistra su esile cengia, quindi superare l’attacco del camino della Carugati (targa) e salire un canale con qualche roccetta. Al suo termine seguire per qualche metro la cengia poi superare dei massi con attenzione (III) e raggiungere una comoda terrazza dove attacca la via (0.20 h).
RELAZIONE
1° tiro: salire la placca con un passo iniziale delicato (V-), poi salire una rampetta facile verso destra (II) fino alla base di un diedro (IV) che porta alla sosta sotto un tetto su un fittone con anello (25 m, II e IV p. V- – 7 fittoni).
2° tiro: spostarsi a destra e doppiare lo spigolo, quindi salire verticalmente per un bel diedro ben presato (IV+) fino a raggiungere un pulpito dove si sosta su fittone con anello (20 m, IV/IV+ – 5 fittoni).
3° tiro: salire sopra la sosta per belle prese (IV), quindi superato un fittone grande si sale per rocce scure in un diedro arrotondato a destra dello spigolo (IV+). Superare poi una pianta ed uscire sullo spigolo dove si sosta comodamente su un fittone con anello (25 m, IV/IV+ – 7 fittoni).
4° tiro: salire per rocce appoggiate sopra la sosta (III), poi superare un muretto verticale su prese molto belle (III+) e sostare su un ampio terrazzo su fittoni (15 m, III/III+ – 3 fittoni).
5° tiro: la via classica sale a sinistra per traccia nella vegetazione ma è consigliabile salire il bellissimo spigolo ben protetto aiutandosi con i bordi opposti, arrampicata molto bella e un po’ delicata (V+). Uscire poi su una placchetta e continuare facilmente lungo lo scenografico spigolo (III). Sostare su terrazzino su un fittone con anello (20 m, V+ e III – 6 fittoni).
6° tiro: salire lo spigolo sempre molto bello, poi superare una pancetta a destra (IV) e proseguire facilmente fino ad uscire sulla sommità dove si sosta su un fittone con anello (20 m, III p. IV – 3 fittoni).
DISCESA
Dall’uscita seguire il sentiero a destra che scende lungo il versante Nord, prima con una scaletta metallica poi con l’aiuto di catene di ferro fino a riportarsi su comodo sentiero nei pressi della falesia delle Numerate. Costeggiare la falesia e scendere tenendosi sempre a destra per largo sentiero in discesa fino al primo bivio dell’avvicinamento, qui si prende a sinistra e si raggiunge in breve il parcheggio (0.20 h dall’uscita della via).
OSSERVAZIONI
Salita decisamente piacevole, consigliata come primo approccio alla trachite di Rocca Pendice. Accoppiata con un’altra via vale decisamente il viaggio anche da lontano (la Carugati è meno continua e più facile, mentre lo Spigolone è più impegnativo e sostenuto, complessivamente un grado sopra). Altre vie su difficoltà simili sono: La Cresta, La Nord, La Traversata e La Bianchini al Monte Pendice, lo Spigolo Ovest, la Parete NO e la Paretina Rosa alla Grande del Monte Pirio, la Parete Ovest e lo Spigolo NO alla Piccola del Monte Pirio e La Lama alla Lama del Monte Pirio. Sono presenti anche molte falesie dove si può concludere la giornata: all’apparenza molto bello il settore delle Numerate che si costeggia in discesa.
Il quinto tiro (variante) è decisamente più difficile del resto della via ma molto ben protetto.
Abbiamo voluto relazionare la via con i gradi classici, nonostante l’abbondante chiodatura a fittoni resinati, per non ‘rovinare’ questa bella via a suon di 3b e 4a.
Al rientro ci siamo fermati all’agriturismo Colle del Barbarossa: buon vino e salumi.

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