Mercurio serpeggiante sale la parte bassa di Cima alle Coste, nel versante est della Valle del Sarca. Si tratta di una via di un discreto sviluppo – dodici tiri – dovuto anche ai numerosi traversi che chiariscono il perché del nome! Nella prima metà la via segue una sequenza di placche ricchissime di clessidre, sempre attrezzate con cordini (da verificare), all’insegna di un’arrampicata gradevole ma un po’ discontinua. La parete si può dire cominci dal sesto tiro in poi, con passaggi esposti di V e un singolo di VI- ben protetti e quasi sempre azzerabili. La roccia è sempre ottima e pulita dalle tante ripetizioni, ma occorre fare attenzione ai sassi presenti nelle ultime soste. Salita esposta a est, adatta in inverno al mattino, da attaccare al pomeriggio nelle giornate estive.
Prima salita: H. Grill, S. Königseder, G. Maichel, F. Kluckner. Gennaio 2008
COSTE DELL’ANGLONE (460 m) – MERCURIO SERPEGGIANTE

Bellissimo traverso del settimo tiro
INFO TECNICHE | |||
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Data Uscita | 8 maggio 2016 | Compagni | Mario Brunelli |
Itinerario | Salita della via Mercurio serpeggiante | Zona Montuosa | Valle del Sarca |
Tempo | 5.30 h tot. (4.15 h la via) | Dislivello | 370 m (la via: 240m |
Località di Partenza | Oltra, frazione di Dro (TN) | Quota partenza e arrivo | 130 m - 480m |
Difficoltà globale | D+ | Difficoltà tecnica | Su roccia passaggio singolo VI- (A0), spesso IV |
Chiodatura | Ottima a spit, fittoni resinati e cordini in clessidre | Materiale | Materiale d’arrampicata. 12 rinvii, consigliati nut per integrare |
Tipologia arrampicata | Placche molto lavorate, qualche singolo passaggio di aderenza | Roccia | Calcare ottimo |
Segnavia | Qualche freccia lungo la via | Libro di vetta | Sì |
Punti d’appoggio | Numerosi esercizi commerciali a Dro | Acqua | No |
Cartografia utilizzata | - | Bibliografia utilizzata | RELAZIONE SUL WEB |
Giudizio | ![]() ![]() ![]() ![]() | Consigliata | Si! Per chi ama i traversi! |

INDICAZIONI STRADALI
Dalla SS Gardesana Occidentale, superato Arco, entrare in Dro e oltrepassare il ponte sul fiume Sarca; proseguire un paio di km fino al bivio per località Oltra, dove una stradina sale a un campo sportivo (parcheggio abbastanza ampio ma riservato alle domeniche per le partite di calcio).
AVVICINAMENTO
Dal parcheggio seguire un’ampia strada inghiaiata, e al vicino bivio girare a destra verso Sarche. Seguire per 10 minuti la sterrata fra gli ulivi fino ad un evidente ghiaione (divieto d’accesso); seguire le tracce con ometti che brevemente conducono alla base della parete. Mercurio serpeggiante è la seconda via che si incontra salendo a destra, partenza nel bosco e scritta alla base.
RELAZIONE
1° tiro: superare un paio di saltini verticali (IV, due clessidre) poi spostarsi su terreno più facile a destra; proseguire per facili placche (III, clessidre e due anelli cementati) e raggiungere su un sentierino la sosta (spit e anellone), (40m).
2 tiro: verticalmente sullo spigolo appena a destra della sosta (III+, due clessidre), poi per terreno più facile e appoggiato alla sosta (50 m).
3 tiro: dritto per divertente placca a buchi, dunque traverso a destra (IV-, quattro clessidre e un anello cementato). Sostare presso un albero con cordone e anello cementato. Non proseguire a destra dove corre la via La Bellezza della Venere (25 m).
4 tiro: subito per placchetta fessurata (IV, clessidre), poi spostarsi a sinistra e salire un’altra placca a buchi protetta anche con uno spit (IV+). Sosta su spit e anellone (30 m).
5 tiro: salire il diedrino a sinistra della sosta (IV, clessidra), dunque proseguire dritti sulla placca per poi scendere leggermente a sinistra (III+, due clessidre). Sosta comoda su anellone presso un albero. E’ possibile risparmiarsi il sali-scendi traversando direttamente verso la sosta appena dopo lo spigolo (III, proteggibile), 15 / 20 metri.
6 tiro: Proseguire traversando a sinistra, aiutandosi coi buchi e le fessure (V-, clessidre); salire poi dritti per un diedrino con a destra una pianta (V-, chiodi), 25 metri.
7 tiro: La roccia cambia natura, ora è giallastra e cancrenosa. Traversare a sinistra (V, 2 spit e un chiodo, esposto), oltrepassare lo spigolo, dunque salire verticalmente (V+, 2 spit) alla sosta su un comodissimo terrazzo (25 m).
8 tiro: Ancora in traverso, salendo a destra (III, proteggibile con friend); superato lo spigolo si prosegue inizialmente in leggera discesa e in piena esposizione (V, buona lama, due chiodi e spit) fino a uno strapiombino, che si supera atleticamente sfruttando le buone prese (VI-, A0, 2 spit). Per un diedro e roccia non sempre ottima (V) si raggiunge la sosta presso una pianta (35 m).
9 tiro: verticalmente a sinistra della sosta (V, clessidre), su roccia nuovamente grigia e generosissima. Poi placca più facile fino a un comodo terrazzo con pianta (sosta su cordone e anello), 35 m. Attenzione ai sassi recuperando le corde.
10 tiro: traverso inizialmente delicato (IV, clessidra) a destra, poi oltre lo spit ancora a sinistra. Sosta comoda ai piedi di un boschetto (25m).
11 tiro: Ennesimo traverso a sinistra, abbastanza appoggiato ma a tratti delicato (V/V+), chiodi spit e clessidre). Smettere di traversare prima di incrociare la via Luna Argentea; masso con scritta in blu conduce alla penultima sosta, vicino agli alberi presso un evidente strapiombo (45m).
12 tiro: superare con singolo atletico lo strapiombo (V+, spit) e continuare a salire più facilmente a destra fino allo spigolo (spit); da qui su placchette appoggiate (III) si raggiunge l’ultima sosta su due anelli (libro di via, 25m).
DISCESA
Seguire sulla sinistra una buona traccia in traverso (ometti e frecce blu), fino a intercettare il sentiero SAT 425 dell’Anglone, che con panoramiche scalinate (attenzione, roccia untissima e scivolosa!) a tratti attrezzate con cavo, conduce ripidamente alla base della parete, presso una bella edicoletta di sant’Antonio fra gli ulivi. Pochi passi a sinistra e si ritorna al bivio presso il campo sportivo di Oltra.
OSSERVAZIONI
Via consigliabile: linea un po’ ricercata nella prima parte, più elegante nella seconda. I traversi su dolomia giallastra di settimo e ottavo tiro valgono tutto il resto del lungo serpeggiare! Anche se ben protetta (e super-proteggibile!), non la si può considerare una via sportiva; non è neppure consigliabile ai principianti per via dei molti traversi esposti che esigono piede sicuro anche dal secondo. Senz’altro si presenta meno unta e congestionata rispetto alle vie di simile difficoltà delle vicine Placche Zebrate.
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