Patagonia express: scalata sul macigno liscio delle placche Stagnoni

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Le Placche degli Stagnoni sono una bella struttura rocciosa in Alta Val Parma nell’Appennino Tosco Emiliano. Si tratta di placche compatte di discreta lunghezza che si innalzano dal bosco di faggi, in un ambiente appartato e incantevole; al sole al mattino, sono ideali quando sulle zone più in quota soffia il vento. La roccia è la classica arenaria macigno dell’Appennino, generalmente buona.

Le prime vie sono state aperte dal basso negli anni ottanta; recentemente alcune sono state ripulite e riattrezzate, altre sono state aperte. La via Patagonia express è la prima che si incontra sulla sinistra: la linea di spit segue i tratti di roccia migliore, che da queste parti di solito significa liscio e pura aderenza! I passaggi difficili non sono sempre azzerabili ed è necessaria fiducia nei piedi.

Prima salita: A. Rampini, in solitaria dal basso 13 novembre 1988 (riattrezzata da A. Rampini e S. Mazzani il 26 luglio 2008)

PLACCHE DEGLI STAGNONI – VIA PATAGONIA EXPRESS

Il primo tiro di Patagonia Express

Il primo tiro di Patagonia Express

INFO TECNICHE
Data Uscita8 ottobre 2017CompagniMario Brunelli, Luca Castellani
SettoreRenneItinerario - ViaPatagonia Express
EsposizioneEstPeriodo consigliatomag-set
Tempo1.30 h la viaSviluppo120 m
Difficoltà6a+ (5c obbligato)ChiodaturaBuona a spit
Tipologia arrampicataAderenza su placca a tratti placca lavorataRocciaArenaria macigno ottima, muschio sull'ultimo tiro
MaterialeDa arrampicata (12 rinvii)BibliografiaArrampica Parma
Giudizio100100100Consigliata, ottima scuola di aderenza su macigno!

INDICAZIONI STRADALI

Raggiunto il paese di Bosco nell’alta Val Parma si seguono le indicazioni per Lagdei e il Lago Santo. Si procede per alcuni chilometri e si raggiunge località “Cancelli” dove si volta a sinistra su strada sterrata. Dopo circa cinque chilometri si parcheggia in località Lagoni (rifugio).

AVVICINAMENTO

Dal Rifugio Lagoni si attraversa il ponte dell’emissario del lago e subito dopo si prende l’evidente traccia a destra. Si scende tra i faggi fino ad individuare l’indicazione Stagnoni. Da qui si seguono i bolli rossi: a un bivio tenere la destra in discesa (a sinistra si va alle calate, scritte su albero). Si scende un ripido canalone e si costeggia il torrente raggiungendo in breve la base della placconata; raggiunto un albero con la scritta “RENNE” si sale raggiungendo subito l’attacco (scritta alla base).

RELAZIONE

1° tiro: a sinistra per placca, primo passo abbastanza ostico; poi dritto per pendenze inferiori, poi di nuovo a sinistra con un altro tratto di placca liscia; poi strapiombino e ancora placca tecnica fino alla sosta (30 m, 6a).

2° tiro: dritto sopra la sosta, poi traverso delicato a destra fino a uno strapiombino; dritti su roccia più lavorata, poi di nuovo sul liscio con passo di fiducia fino a un secondo strapiombino, con movimento molto bello per arrivare alla sosta (30 m, 6a).

3° tiro: spostarsi in obliquo a sinistra sfruttando le buone vasche formate dall’arenaria macigno; traversare poi più decisamente doppiando uno spigolino (cordino marcio in clessidra), dunque salire dritti con una bella sequenza su lame rovesce – un po’ bagnate e non tutte solide, attenzione! Passaggio lungo tra il penultimo e l’ultimo spit. Bel tiro (30 m, 6a).

4° tiro: dritto sopra la sosta – passaggio sporco, è possibile aiutarsi con una pianta; sempre verticalmente su placche disturbate dal muschio, superare uno strapiombino e con un ultimo passo molto delicato su placca sempre più muschiosa si raggiunge il bosco. Sosta su faggio (25 m 6a).

DISCESA

Proseguire ripidamente nel bosco fino a incrociare la traccia con i segni rossi che porta alle calate. Da qui in breve alla strada. Si può anche scendere in corda doppia ma non è consigliabile per il percorso un po’ obliquo della via e le molte piante.

OSSERVAZIONI

Via breve ma divertente, prevalentemente di placca ma non solo. Da non sottovalutare, siccome a differenza di altre vie vicine è spittata un po’ più lunga. Peccato per l’ultimo tiro, che abbiamo trovato molto sporco – specialmente l’uscita… caso comune alle Placche Stagnoni – e decisamente più difficile di quanto indicato sulla guida di Rampini; mentre quello precedente (indicato come il tiro chiave con passaggio di 6a+) ci è sembrato in linea con gli altri, se non più semplice!

Consigliabile in periodi secchi. Nelle giornate giuste, attorno a metà ottobre, i boschi di faggio della valle regalano scorci cromatici meravigliosi.

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I Lagoni

I Lagoni

L'attacco

L’attacco

Secondo tiro

Secondo tiro

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Salita7
Ambiente8
Arrampicata8
Roccia7.5
Aderenza a gogo!!
7.6
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Scritto da

Montagnatore

LUCA CASTELLANI: Salgo dunque sono Sono nato nel 1989 a Parma, in mezzo alla pianura e da 9 anni ci lavoro come falegname nella ditta di famiglia. Quasi tutto il mio tempo libero lo trascorro in montagna o dovunque trovi un minimo di pendenza. Salgo e scendo con diversi mezzi, qualche volta contemporaneamente: a piedi, con gli sci, le piccozze, la mountain bike… l’attività che prediligo è però l’arrampicata su roccia.  Laureato in Lettere, ho sempre amato scrivere e lo facevo anche prima di cominciare ad arrampicare. Nel 2013 ho creato il blog Montagnatore, dove ho raccolto foto e racconti delle mie escursioni; poi dal 2016 ho iniziato a collaborare con Federico al sito Redclimber scrivendo relazioni e racconti di arrampicate, recensioni di libri di montagna, interviste, approfondimenti su temi di attualità legati alla montagna. Come nel mio lavoro costruisco mobili su misura ogni volta diversi, che poi i clienti riempiranno con i loro vestiti o libri o suppellettili... così su Redclimber intendo creare relazioni precise e accurate, che non siano un prodotto pre-confezionato e sempre uguale, ma uno spunto da cui partire per vivere la propria avventura unica e irripetibile. 

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