Il Monte Prado, (2054 m) è la montagna più alta della Toscana, posto sullo spartiacque dell’Appenni
Prima salita: Davide Iotti e Filippo Campani il 12 agosto 2017
MONTE PRADO (2054 m) – VIA OVIS MUSIMON

La NE del Monte Prado con il tracciato di Ovis Musimon
INFO TECNICHE | |||
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Itinerario | Prima salita della via Ovis Musimon alla NE del Monte Prado | Zona Montuosa | Appennino Tosco-Emiliano |
Esposizione | NE | Periodo consigliato | Maggio - Ottobre |
Tempo | 4 h (1.30 h la via) | Dislivello | 650 m (150 m la via) |
Località di Partenza | Sbarra di Rio Lama, Civago (RE) | Quota partenza e arrivo | 1380 m – 2054 m |
Difficoltà | AD | Difficoltà tecnica | Max IV+, passi di IV |
Chiodatura | Assente, lasciati 2 chiodi | Attrezzatura | Da arrampicata, serie di friend e qualche chiodo |
Tipologia d'arrampicata | Varia lungo uno spigolo, placca, lame. | Roccia | Arenaria macigno globalmente buono |
Segnavia | Sentiero CAI 633 | Punti d’appoggio | Rifugio C.Battisti, Rifugio Segherie, Rifugio Bargetana |
Giudizio | ![]() ![]() ![]() | Consigliata | Si. Ambiente molto bello |

INDICAZIONI STRADALI
Raggiungere il paese di Civago nell’Appennino Tosco-Emiliano e proseguire in auto in direzione Case Cattalini. Continuare a percorrere la strada che da asfaltata diventa sterrata per circa 8 km (sembra infinita), fino ad arrivare alla sbarra di Rio Lama (parcheggio con totem cartina dell’appennino).
AVVICINAMENTO
Lasciata la macchina, si continua a piedi lungo la strada forestale (sentiero 631) o per i tagli nel bosco (sempre segnati come sentiero e più brevi) fino a località Lama Lite (0.45 h). Quindi si imbocca il sentiero 633 (appena prima del passo di Lama Lite sulla sinistra) scendendo verso Rifugio Segheria tenendo segnaletica per Bocca di Massa. Rimanere sul sentiero che affianca i pendii del Monte Cipolla fino ad entrare nell’avvallamento successivo, Valle dei Porci, dove si mostra l’agglomerato roccioso. Abbandonare il sentiero in prossimità di un piccolo boschetto (da qui ometti) risalendo sulla destra dapprima una sassaia poi un pendio d’erba e successivamente di nuovo sassaia fino all’attacco della via posto sulla sinistra della parete (1. 30 h).
RELAZIONE
1° tiro: attaccare la via in prossimità di 2 piccole cavità nella roccia. Si risale a sinistra la placconata. Raggiunto un primo terrazzino di cespugli proseguire su placca mai troppo difficile fino a comoda cengia erbosa dove si sosta su 1 chiodo lasciato da rinforzare a friend (20 m, III+).
2° tiro: proseguire dapprima sullo spigolo a sinistra rimontando su piccola cengia (1 chiodo lasciato), quindi spostarsi sulla destra seguendo invitanti lame (attenzione alcune poco stabili), salire nuovamente su bella roccia vicino a cespugli fino a raggiungere una piccola cresta tra parete e canale erboso. Sosta su sperone con cordino (35 m, III+ e IV).
3° tiro: proseguire all’interno del canale rimanendo sulle rocce a destra infilarsi poi dentro al canale erboso percorrendolo, sosta con cordino su dente a destra. Sostare prima del gendarme roccioso che strozza il canale. Questo percorso anche se si svolge dentro a canale erboso rimane comunque molto ripido per tanto consigliabile proteggersi. Diverse possibilità, cordini o friends (55 m).
4° tiro: riprendere per breve tratto canale erboso. Subito dopo un gendarme roccioso attaccare la parete a sinistra del canale. Tagliare a sinistra sotto una fessura dove è possibile posizionare un più che rassicurante friend n° 2. Rimontare su bellissima placca, passo di equilibrio (IV+) e continuare a salire su terreno via via più facile fino ad arrivare al termine delle difficoltà sulla sommità della bastionata (40 m). Sosta su roccia con cordino.
Si risale ora per prati ripidi fino a raggiungere la spianata che precede la sommità del Monte Prado, quindi in vetta (0.10 h).
DISCESA
Dalla sommità del Prado ridiscendere per ripido sentiero sul crinale che si affaccia sulla valle dei Porci, percorsa durante l’avvicinamento, raggiungere quindi il Monte Cipolla rimanendo sempre su sentiero e percorrere in discesa la sua ripida cresta che in breve vi ricondurrà a Lama Lite ricongiungendovi sullo stesso sentiero percorso durante l’avvicinamento.
OSSERVAZIONI
L’itinerario scelto, percorre la parete dove la possibilità di proteggersi con friend rimane sempre buona. La via in sé non è nulla di speciale, con arrampicata un po’ discontinua visto il 3° tiro. L’ambiente è grandioso, la roccia seppur con qualche lama instabile è molto bella e l’arrampicata mai troppo difficile e piacevole. In passato certamente questa parete, su qualche altro itinerario a noi sconosciuto, sarà stata violata. Data la scarsità di roccia su quest’area del nostro appennino e la quasi assenza di vie alpinistiche non invernali abbiamo cercato di rivalutarlo sotto questo suo aspetto carente aprendo una via dal nome OVIS MUSIMON (che significa Muflone, avvistati in branco sotto la via nello stesso giorno).
La parete offre numerose altre possibilità. La via stessa offre numerose altre varianti. Sa di bello pensare che anche a pochi chilometri da casa ci sono piccole Montagne per piccoli uomini che possono dare grandi soddisfazioni.
Introduzione, relazione e commenti di Davide Iotti.


Secondo tiro
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