Via della Fessura: gran arrrampicata al Gendarme della Nuda

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Gendarme

Chi cercasse di individuare sulla cartina topografica dell’IGM, il “Gendarme” rimarrebbe certamente deluso. …. Quest’ultima elevazione rocciosa per le sue caratteristiche di enorme monolite, è entrata nell’uso comune degli appassionati della montagna sotto il nome di “Gendarme della Nuda” (m 1880) e l’insenatura che lo divide dallo Scalocchio, difendendone la propria spiccata individualità, è stata chiamata, per maggior chiarezza, “Colle del Gendarme” (m 1830 circa). Il Gendarme è un enorme torrione quadrangolare di macigno, la conformazione del quale è molto simile a quella granitica. Enormi blocchi sovrapposti, lisce placche, si alternano a teorie di diedri e fessure che offrono numerose possibilità di eleganti arrampicate. L’ambiente pur non essendo eccessivamente distante dagli impianti di risalita di Cerreto Lago è isolato e severo, ma l’asprezza delle rocce e dell’erba magra, si attenua con la dolce visione di tutto il Golfo di La Spezia. E poi cosa c’è di meglio di godersi il tramonto sul lago dall’alto delle crode? Insomma è un’ambiente veramente incantevole e solitario che merita di essere frequentato.

Ginetto Montipò e Carlo Possa fanno del Gendame nel 1972 su un articolo del “Cusna”, la rivista del CAI di Reggio Emilia (dicembre 1972 – Anno XXII – N° 4 – Pagina 3).

Il Gendarme della Nuda (1872 m) è un caratteristico torrione roccioso che si staglia dal crinale tra La Nuda e lo Scalocchio nell’Appennino Tosco Emiliano. La via più facile di salita è la normale per la cresta Est attrezzata con cavetto metallico che aiuta a superare qualche passo di II°. La Via della Fessura (nome proposto) sale la parete SW del Gendarme. Due tiri, con uno sviluppo di circa 80 metri, per bei diedri e fessure. La chiodatura è buona a chiodi normali, da integrare. Le difficoltà sono sostenute oltre il V grado con passi di V+, VI-, VI (AO).

Primi salitori: ignoti.

GENDARME DELLA NUDA (1872 m) – VIA DELLA FESSURA

INFO TECNICHE
Data Uscita11 agosto 2014CompagniAlberto Piazza
ItinerarioSalita al Gendarme della Nuda per la via della FessuraZona MontuosaAppennino Settentrionale
Tempo e distanza5/6 hDislivello650 m circa (la via 80 m di sviluppo)
Località di PartenzaPasso del Gatto (RE)Quota partenza e arrivo1269 m - 1872 m
Difficoltà globaleTD-/TDDifficoltà tecnicaDifficoltà max VI o AO, passi di VI- e V+
ChiodaturaBuona a chiodi, da integrareMaterialeCompleto da arrampicata, serie di friend, martello, qualche chiodo per emergenza
Tipologia arrampicataDiedri e fessureRocciaArenaria Macigno buona/ottima
SegnaviaSentiero CAI 00Libro di vettaSi
Punti d’appoggioBivacco RosarioAcquaNo
Cartografia utilizzataCarta escursionistica - L'Appennino Reggiano (foglio 2)Bibliografia utilizzata-
Giudizio100100100100ConsigliataSi, da abbinare con lo Spigolo SW.

INDICAZIONI STRADALI

Raggiunto il Passo del Cerreto che separa le province di Reggio Emilia e Massa Carrara, si prende in direzione Cerreto Laghi, dopo 900 m si lascia la macchina nei pressi di un tornante, di fronte all’Albergo Belvedere (chiuso).

AVVICINAMENTO

Lasciata l’auto nel parcheggio del Ristorante/Albergo Belvedere, si prende la strada seguendo le indicazioni CAI per il sentiero 00 e il Monte La Nuda. Si superano alcune costruzioni, fino ad imboccare al termine della strada il sentiero che sale dolcemente nel bosco. Si ignorano tutti i bivi e si prosegue sul sentiero 00 fino al Bivacco Rosario (0.50 h). Il bivacco merita una “visita” (sorgente). Ritornati sul sentiero si procede in salita che si fa via via più ripida e si raggiunge il crinale (1.30 h). Dalla sella si prende a destra sul crinale e si raggiunge la base della parete rocciosa del Gendarme (1.45 h). Si scende a destra in un canale con qualche roccetta e si traversa sotto la parete Nord. Si supera un colletto, si traversa qualche metro e si sale per roccette (I°) fino al Colletto Ovest del Gendarme (2 h). Dal colletto si scende ripidamente il canalone alla base della Parete Ovest. Raggiunta la base dello spigolo si traversa a sinistra in una zona con grossi massi a tetti e si raggiunge un’evidente parete con fessure. L’attacco è alla base della parete, chiodo (2.15 h).

RELAZIONE

1° tiro: dal chiodo si sale diagonalmente verso sinistra per placchette appoggiate (III) fino ad un chiodo. Si prende direttamente la fessura sovrastante superando un difficile passo iniziale (VI-), poi un poco più facile con bella arrampicata (V/V+) fino ad incastrarsi nella fessura. Si traversa a destra su esile cengetta (chiodo) e si doppia lo spigolo a destra con passo delicato (AO). Si sale il diedro a destra dello spigolo (V) e si raggiunge una cengetta dove si sosta su due chiodi da controllare! (40 m).

2° tiro: si sale verticalmente alla sosta per placche lavorate (IV), poi verso un diedrino erboso a destra da cui si esce con passo delicato su prese svase (V). Si traversa facilmente a sinistra, si scende un metro (III/III+) e ancora in traverso a sinistra si entra nel diedro liscio. Si scala il diedro (VI o AO – 2 chiodi) e si esce su cengetta (chiodo). Si sale il diedro (V+) e si raggiunge una seconda cengetta. Si sale la bella fessura sovrastante con passi atletici (VI- – 2 chiodi) e si esce sullo spigolo sostando su un chiodo dal lato opposto (40 m).

Raggiunto lo spigolo si consiglia di percorrere quest’ultimo fino in vetta per la classica dello Spigolo SW (3 tiri – max IV+):

1° tiro: si segue fedelmente lo spigolo (III e passo di IV). Si sosta alla prima terrazza, 2 chiodi rossi a destra del filo (30 m – 2 chiodi).

2° tiro: si segue facilmente lo spigolo fino alla sosta su due chiodi (20 m, II e III-).

3° tiro: verticalmente alla sosta con passi delicati (IV+ – 2 chiodi). Si sale sempre sullo spigolo (III), quindi si ci sposta a sinistra (chiodo) e si esce per diedrino tra massi instabili (IV-). Sosta su uno spit (30 m).

DISCESA

Per la via normale (cresta Est) lungo un tratto attrezzato con corda e cavetto (passi di II°) fino al Colletto Est. Dal colletto su sentiero già percorso si torna al Bivacco Rosario e al Passo del Gatto (1.30 circa dalla vetta). In alternativa (se non si sale lo spigolo) si percorre la cengetta erbosa verso sinistra e si sale al Colletto Ovest.

OSSERVAZIONI

Bella via sostenuta su ottima roccia, da abbinare allo spigolo SW

 

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Salita9
Ambiente9
Arrampicata9
Roccia8.5
Molto bella!
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1 comment

  1. Luca Castellani 4 Giugno, 2020 at 21:26 Rispondi

    Avviso per i ripetitori (ammesso ce ne saranno…)
    Sul traverso del secondo tiro, gradato nella relazione III grado, si è evidentemente staccato qualcosa, ora le difficoltà del passaggio per entrare
    nel diedro sono superiori (un passaggio in placca di almeno V+ con un piede su scaglietta piuttosto precaria).
    Abbiamo lasciato un chiodo sulla fessura prima della placca, si può anche aggiungere friend: attenzione perché in caso di volo si rischia un discreto pendolo.
    Per il resto gran bella via!

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