Via del Diedro, Bismantova: un piccolo viaggio sullo Spigolo dei Nasi

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Terzo tiro

La via del Diedro è una delle più lunghe salite di Bismantova. Segue una logica sequenza di diedri appena a destra dello Spigolo dei Nasi, il grande pilastro posto all’estremità sud-est della montagna. La via non vede molte ripetizioni, e forse anche per questo la roccia non è sempre buona, specialmente alla fine dei tiri e nei tratti più facili. Meglio evitare le giornate più affollate, siccome sotto passa il sentiero per la ferrata e si trova anche un settore di monotiri (Pornografie): staccare qualcosa – anche di grosso! – non è certo un’eventualità remota. La chiodatura è sovrabbondante nei primi due tiri, vecchia e poco sicura nel terzo (il più difficile), più distanziata negli ultimi due. Le difficoltà non sono mai estreme ma abbastanza continue sul V+/VI. I bei passaggi e l’esposizione non mancano, ma nell’insieme la Via del Diedro è da considerare una salita dal gusto esplorativo, consigliabile solo agli appassionati di storia della Pietra!

Prima salita: G. C. Zuffa, N. Ruggero, 15 giugno 1969

PIETRA DI BISMANTOVA (1041 m), SPIGOLO DEI NASI – VIA DEL DIEDRO

Via del Diedro - Bismantova

Primo tiro

INFO TECNICHE
Data uscita6 gennaio 2019CompagniMarco Barbieri, Luca Castellani
SettorePietra di Bismantova - Spigolo dei nasiItinerario - ViaVia del Diedro
EsposizioneEstPeriodo consigliatoTutto l'anno, evitare periodi umidi
Tempo3 h la viaSviluppo150 metri circa
DifficoltàI/RS2, TD, spesso VIChiodaturaSpit abbondanti nei primi 2 tiri, vecchie piastrine sul 3°, spit più radi nel 5°
Tipologia arrampicataDiedriRocciaArenaria discreta, qualche tratto richiede attenzione
Materiale12 rinvii, friendBibliografia utilizzataD. Filippi e M. Bertolotti: "Pietra di Bismantova. Vie e Falesie", ed Versante sud (2015)
Giudizio100100100ConsigliataPer gli appassionati di storia della Pietra!

INDICAZIONI STRADALI

Raggiungere Castelnuovo Monti da Parma, Reggio Emilia o La Spezia; qui seguire le indicazioni per la Pietra di Bismantova fino all’ampio parcheggio (Piazzale Dante) dove la strada termina. Se il parcheggio è pieno – molto probabile nei festivi – si può lasciare l’auto negli spiazzi a destra (lato valle) della strada, o nel campo davanti al bar Foresteria.

AVVICINAMENTO

Appena sotto il rifugio della Pietra, dopo la scalinata, scendere a destra sul sentiero CAI e seguire le indicazioni per la via ferrata degli Alpini, costeggiando le pareti con le varie falesie. Si supera un tratto attrezzato, prima in salita poi in discesa (pioli). Continuare a scendere fino alla base del grande diedro dove sale la via (piazzola appena sopra il sentiero).

RELAZIONE

1° tiro: salire il diedro fin da subito verticale, superando qualche passaggio più difficile dove la fessura al centro si presenta svasata. Oltrepassare la sosta di calata per la moulinette e continuare più facilmente verso destra (roccia da controllare) fino a un comodo terrazzino dove si sosta, spit, chiodo a pressione e vecchia piastrina da unire (25 m, V+, VI, 13/14 spit e resinati).

2° tiro: ancora nel diedro su difficoltà analoghe: nell’ultima parte si supera una strozzatura strapiombante grazie a una bella (ma all’apparenza non troppo sana) lama, dunque si esce di nuovo delicatamente a destra al terrazzino di sosta con catena (25 m, V+/VI, 10 circa fra spit, resinati e vecchi chiodi).

3° tiro: salire inizialmente appena a sinistra del diedro, un po’ sporco e spesso umido, dunque riprenderlo quando le placche iniziano a strapiombare e seguirlo fedelmente con arrampicata sostenuta e su appigli che non danno troppa fiducia. Superata la strozzatura strapiombante, si esce a destra su un terrazzino con roccia pericolante. Proseguire con attenzione sulla successiva paretina erbosa e friabile, dunque imboccare una rampa-diedro tendente a sinistra fino a superare lo spigolo. Sosta con catena su un comodo terrazzino dove passa una vecchia corda fissa (35 m, V+, VI continuo, poi IV, 5/6 vecchie piastrine, 2/3 chiodi di cui uno a pressione).

4° tiro: superare la breve fessura strapiombante sopra la sosta, dunque proseguire più facilmente in diedro-camino fino alla cengia sotto l’ultima parte di parete, dove si sosta (10 m, V+ poi IV, 1 spit).

5° tiro: traversare a sinistra in leggera discesa sotto una pianta di rovi (roccia marcia) fino al vicino diedro da cui esce anche la via dello Spigolo dei Nasi. Seguirlo con bell’arrampicata verticale, su appigli piccoli ma buoni: peccato solo che i primi metri siano disturbati dai rovi! Appena il diedro perde verticalità, uscirne sulla destra (roccia delicata) guadagnando un altro terrazzino su cui volendo si può attrezzare una sosta intermedia (spit + chiodo). Proseguire sulla placca erbosa che poi diviene di nuovo diedro e conduce a un breve canale terroso con alberi che conduce fuori dalla parete. Sosta su pianta, carpino o roverella a seconda delle preferenze (45 m, VI, poi V e IV, 6/7 spit, 2 chiodi).

DISCESA

La via esce a pochi passi dalla sommità dello Spigolo dei Nasi, punto più alto della Pietra. Da qui si segue l’evidente traccia che costeggia la parete est e poi scende verso nord riportando al parcheggio (10/15 minuti).

OSSERVAZIONI

Per questa volta ci lasciamo alle spalle l’arrampicata più avventurosa a favore di una via più frequentata, ben chiodata a fix e su roccia nel complesso buona: la via del Diedro, aperta dalla coppia Zuffa-Ruggiero nel ’69.

Così parlò l’amico e alpinista del Lambrusco Marco Barbieri, dopo una salita del 2012: vien da chiedersi (e se lo è chiesto pure lui!) su che razza di marciumi sabbiosi si avventurassero i “lambruschi” in quel periodo, per arrivare a introdurre così la via in questione… I veri estimatori di Bismantova comunque la apprezzeranno sicuramente. Il diedro del tiro chiave tende a restare bagnato (come se non bastasse!); noi siamo saliti in pieno inverno dopo un lungo periodo secco ed era asciutto. Scalato per metà via in maglietta, al mattino.

RELAZIONE PDF

 

 

Primo tiro

Primo tiro

Via del Diedro - Bismantova

5° tiro

Via del Diedro - Bismantova

Quarta sosta

Via del Diedro - Bismantova

Sulla sommità della Pietra

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Salita8.8
Roccia6
Ambiente8.5
Arrampicata8
7.8
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Scritto da

Montagnatore

LUCA CASTELLANI: Salgo dunque sono Sono nato nel 1989 a Parma, in mezzo alla pianura e da 9 anni ci lavoro come falegname nella ditta di famiglia. Quasi tutto il mio tempo libero lo trascorro in montagna o dovunque trovi un minimo di pendenza. Salgo e scendo con diversi mezzi, qualche volta contemporaneamente: a piedi, con gli sci, le piccozze, la mountain bike… l’attività che prediligo è però l’arrampicata su roccia.  Laureato in Lettere, ho sempre amato scrivere e lo facevo anche prima di cominciare ad arrampicare. Nel 2013 ho creato il blog Montagnatore, dove ho raccolto foto e racconti delle mie escursioni; poi dal 2016 ho iniziato a collaborare con Federico al sito Redclimber scrivendo relazioni e racconti di arrampicate, recensioni di libri di montagna, interviste, approfondimenti su temi di attualità legati alla montagna. Come nel mio lavoro costruisco mobili su misura ogni volta diversi, che poi i clienti riempiranno con i loro vestiti o libri o suppellettili... così su Redclimber intendo creare relazioni precise e accurate, che non siano un prodotto pre-confezionato e sempre uguale, ma uno spunto da cui partire per vivere la propria avventura unica e irripetibile. 

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