Le Guglie della Vacchereccia sono una serie di torrioni che si innalzano nel versante occidentale del crinale Garnerone – Grondilice nelle Alpi Apuane. Esplorate a partire dagli anni sessanta principalmente dai rocciatori locali, oggi sono una bella “palestra” di roccia in quota in tipico stile apuanico: un misto “spesso incomprensibile” di vie vecchie e nuove a chiodi o spit. La via classica della Torre Toracca sale l’evidentissimo spigolo su ottimo calcare molto lavorato con tre tiri: due facili e uno più impegnativo. Quest’ultimo è in realtà una variante alla classica che ne rettifica la linea con una bella lunghezza sostenuta che vince l’ultimo tratto verticale e strapiombante dello spigolo. La via nonostante la brevità è da paragonarsi a una via in montagna. Nei primi due tiri bisogna integrare quasi interamente, mentre il terzo tiro è ben protetto a vecchi chiodi. Le soste sono tutte ottime, a chiodi o su pianta, con anello di calata. La discesa è in doppia su spit nuovi.
GUGLIE DELLA VACCHERECCIA – CLASSICA ALLA TORRE TORRACCA

La torri la via di salita (a sx la classica a destra la variante). Sono anche segnate le doppie di discesa.
INFO TECNICHE | |||
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Data Uscita | 24 maggio 2015 | Compagni | Alberto Piazza, Luca Castellani |
Itinerario | Salita alla Torre Toracca per la Classica dello Spigolo | Zona Montuosa | Alpi Apuane |
Tempo e distanza | 5 h (1.30 h la via) | Dislivello | 500 m |
Località di Partenza | Nei pressi di Vinca (MS) | Quota partenza e arrivo | 900 m - 1400 m (circa) |
Difficoltà globale | AD+ | Difficoltà tecnica | Tiro di IV+/V- (sostenuto), spesso II e III |
Chiodatura | Soste attrezzate, chiodi sul terzo tiro | Materiale | Due corde da 60 m, 5/6 rinvii, qualche friend |
Tipologia arrampicata | Placche lavorate, diedro strapiombante fisico | Roccia | Calcare ottimo |
Segnavia | Sentiero CAI 38 | Libro di vetta | No |
Punti d’appoggio | Paese alla partenza | Acqua | Fontana alla Capanna Garnerone |
Cartografia utilizzata | Alpi Apuane - Carta dei sentieri e rifugi 1:25000 | Bibliografia utilizzata | Alpi Apuane... il gusto di arrampicare! |
Giudizio | ![]() ![]() ![]() | Consigliata | Si, bella! |
INDICAZIONI STRADALI
In auto si raggiunge il paese di Vinca nelle Alpi Apuane. Non entrare nel paese, ma prendere la strada a destra e seguirla (un po’ sconnessa) fino a quando diventa stretta e sterrata.
AVVICINAMENTO
Si prende il sentiero che sale tra i castagni. Ai bivi si seguono le indicazione per la Capanna Garnerone. Alla capanna si sale nel bosco dietro la costruzione su flebile traccia, quindi si esce su ghiaione (ometti) fino a raggiungere la base delle pareti. Si costeggia un primo settore verso le torri (1 h) raggiungendo l’attacco della via attacca alla base dell’evidente spigolo della torre, immediatamente dopo un canalone (attacco non obbligato). Noi abbiamo attaccato il primo evidente diedro dopo il canalone.


La primavera e il Pizzo d’Uccello

RELAZIONE
1° tiro: si sale il diedrino fino a prendere lo spigolo a destra su bella roccia (III). Si segue lo spigolo (III) fino a sostare comodamente su grossa pianta (45 m – 1 spit).
2° tiro: si sale a destra del filo senza via obbligata abbastanza verticalmente (III/III+) fino a sostare su un bel pulpito su tre chiodi (30 m – 1 chiodo).
3° tiro (variante): si sale sopra la sosta a destra della fila di spit per evidente diedrino. Poi verticalmente su ottima roccia appigliata (IV+ sostenuto) e si esce con passi strapiombanti (V-/V) fino a sostare su chiodi a pressione e cordini (30 m – 5/6 chiodi). La via originale saliva a sinistra con due tiri (IV+ e III+), noi non l’abbiamo vista.
4° tiro: facilmente si raggiunge la vetta (10 m – II). Sosta a spit a sinistra.
La via classica al terzo tiro non saliva verticamente ma a sinistra. Segue la relazione fornitami da Prussik
Si trova spostandosi di qualche metro a sx (guardando la parete) in lieve discesa. C’è una sosta con due spit. Da li, lungo il filo della parete di fronte, leggermente in basso si vede un chiodo. La via passa di li e sosta poco dopo su tre chiodi. In alcune relazioni si trova questo passaggio definito come: “passo di decisione”.
DISCESA
In doppia o lungo la via tornando alla terza sosta o utilizzando la sosta a spit in cima (consigliato). 1° doppia: per diedro poi nel vuoto (40 m); 2° doppia: nel canale (20 m). Raggiunta la base del canale continuare a scendere per una ventina di metri quindi traversare a sinistra (I) e raggiungere l’attacco. Su medesimo sentiero dell’avvicinamento si rientra alla macchina (0.40 h)
OSSERVAZIONI
Bella via da combinarsi con un’altra alle Guglie della Vacchereccia.
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