Prima valle sulla sinistra della Valle d’Aosta o ultima sulle destra orografica della Dora Baltea, la Valle di Champorcher dal celebre castello di Bard si alza fino ai 3186 metri del Mount Glacier. Dal paesino di Champorcher, da cui è già visibile la bella forma del Bec Raty, si raggiunge la splendida Conda di Dondena tramite una lunga e sconnessa strada sterrata: un tempo percorsa dal sovrano Vittorio Emanuele II che fece di questa zona una delle sue personali riserve di caccia, oggi da una moltitudine di escursionisti che godono di questo splendido angolo tra prati, laghetti e comodi sentieri.
Il Bec Raty si alza sul lato settentrionale della valle con una bella muraglia alta circa 300 metri di buon serpentino. Le prime vie sono degli anni ’70, le ultime piuttosto recenti. Verde Smeraldo è una delle ultime arrivate e più apprezzate che con bella arrampicata sale uno sperone di ottima roccia a sinistra della classica via delle Placche.
Prima salita: R. Sgubin, B. Fontanelli, Mar. Rivetti e Mat. Rivetti, settembre 2009
BEC RATY (2417 m) – VIA VERDE SMERALDO

L’ampia parete meridionale del Bec Raty (la freccia indica l’attacco della via)
INFO TECNICHE | |||
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Data Uscita | 16 agosto 2018 | Compagni | Federico Rossetti, Luca Castellani |
Itinerario | Salita al Bec Raty per la via Verde Smeraldo | Zona Montuosa | Alpi Graie (Gruppo Emilius-Rosa dei Banchi) |
Tempo | 3.30/4.30 h (2/3 h la via) | Sviluppo | 275 m |
Località di Partenza | Strada per Dondena (AO) | Quota partenza e arrivo | 2000 m (circa) - 2417 m |
Difficoltà globale | D+, II/RS3, 5c | Difficoltà tecnica | Tratto di VI-, passi di V e V+, spesso III e IV |
Chiodatura | Buona a spit alle soste e nei tratti difficili, distanziata altrove | Materiale | Da arrampicata, qualche friend |
Tipologia arrampicata | Varia | Roccia | Serpentino ottimo |
Periodo consigliato | Estate (in primavera considerare che la discesa è a Nord) | Libro di vetta | No |
Punti d’appoggio | - | Acqua | No |
Cartografia utilizzata | - | Bibliografia utilizzata | Relazioni Online |
Giudizio | ![]() ![]() ![]() ![]() | Consigliata | Sì, via e ambiente particolarmente piacevoli! |

INDICAZIONI STRADALI
Dal casello autostradale di Point Saint Martin si segue la statale della Valle d’Aosta verso Nord e superato il paese e castello di Bard si prende a sinistra verso la Valle di Champorcher. Si raggiunge l’omonimo paese si gira a destra (indicazione Dondena) e si segue la ripida strada a tornanti, inizialmente asfaltata. Dopo qualche chilometro la strada, sempre ampia, diventa sterrata, la si segue lungamente con qualche tratto molto sconnesso fino ad oltrepassare l’evidentissimo spigolo Sud del Bec Raty: lasciare la macchina negli spiazzi dopo una baita con ponticello di accesso sulla sinistra.
AVVICINAMENTO
Senza via obbligata puntare alla placconata in alto a sinistra per ghiaioni. Raggiunte le rocce le si costeggia a sinistra fino ad individuare l’attacco nei pressi di un ometto, scritta sbiadita (0.30 h).
RELAZIONE
1° tiro: superare un muretto (IV), proseguendo poi per terreno appoggiato senza difficoltà (p. I). Per erba si raggiunge poi la base di placche scure dove si sosta su due spit (35 m, 1 spit).
2° tiro: salire sopra la sosta per belle placche compatte a tacchette (IV/IV+) fino alla base di un diedro. Salirlo qualche metro, poi spostarsi a sinistra con bel passo esposto (V). Salire poi per placche fino a una cengetta dove si traversa a sinistra fino alla sosta su due spit, catena e anello di calata (50 m, 5a, 6 spit).
3° tiro: sopra la sosta per placca a tacchette (IV), via via più facili e salendo più gradonate (III+) fino alla sosta alla base di una parete con fessure su due spit (30 m, 3 spit).
4° tiro: superare una rampetta con blocchi incastrati, quindi alla base di un diedro. Salirlo (IV+) e superare poi una seconda fessura più facile. Proseguire verso lo spigolo e superando con attenzione un tratto di rocce più rotte uscire sulla sommità e sostare su due spit, catena e anello di calata (45 m, 3 spit).
A piedi e senza difficoltà seguire le tracce che piegano a sinistra, aggirando un salto e salire alla base del tratto successivo.
5° tiro: salire il canaletto sopra la sosta fino a quando la parete si impenna. Verticalmente su buone prese (IV/IV+) fino alla base di uno spigoletto. Superarlo con passaggi più impegnativi (V+), poi per muretti più facili fino alla base di un diedro. Salirlo (V+) e raggiungere a sinistra la sosta su due spit, catena e anello di calata (35 m, 5b, 4 spit).
6° tiro: dalla sosta raggiungere la base del salto successivo. Salire la placca rossastra a sinistra che diventa più difficile salendo. Traversare poi a sinistra, esposto (VI-) fino al filo dello spigolo, dove si sale verticalmente con arrampicata sostenuta (VI-). Usciti sullo spigolo si raggiunge la sosta su due spit, catena e anello di calata (30 m, 5c, 4 spit).
7° tiro: seguire la cresta senza difficoltà e raggiungere poi una sosta con cordone (III+). La via prosegue qui a sinistra ed esce in cima (V/V+), noi invece abbiamo traversato e siamo probabilmente usciti per la via delle placche. Si descrive questa possibilità.
Traversare a destra (esposto, IV), quindi per blocchi raggiungere la base di un diedro dove si sosta su due spit (25 m, 1 sosta intermedia).
8° tiro: salire il diedro sopra la sosta con divertente arrampicata in opposizione (IV-/III+). Seguire poi il rampo di destra e uscire sulla sommità dove si sosta due 1 spit (25 m).
DISCESA
Dalla cima seguire il crestone erboso verso sinistra, quindi raggiungere il colletto e il sentiero. Seguirlo a sinistra (Ovest) e scendere al Lago Giaset, poi ad un alpeggio. Qui conviene tagliare per prati verso sinistra e raggiungere la strada sottostante che si segue a sinistra fino al parcheggio (0.40 h).
OSSERVAZIONI
Abbiamo salito questa via dopo una lunga traversata sulle Grandes Murailles con l’idea di salire qualcosa di comodo e tranquillo. L’avvicinamento a piedi è stato infatti piuttosto comodo e rapido, di contro il lungo tratto (in auto) sulla sterrata non è stato dei più agevoli. La via invece l’abbiamo trovata meno spittata di quello che pensavamo e ci ha regalato qualche emozione in più ma ci ha fatto anche apprezzare maggiormente la salita.
L’arrampicata è spesso bella, non particolarmente continua ma sempre piacevole e su ottima roccia inserita in un bell’ambiente. Tutte le soste sono comode.
La chiodatura è buona soprattutto sulle difficoltà, più distanziata altrove, in particolare sulle placche della seconda e terza lunghezza che sono facili ma improteggibili.
Sulla struttura sono presenti numerose altre salite classiche e moderne (la via delle Placche, lo Spigolo Sud, la via dei Diedri, lo Sperone di Sinistra, la via ex Articolo 18, Diamante, Aspettando Danilo, la via del Quarantesimo, la via delle Poiane) su difficoltà che non superano il 6b e relazioni che si trovano online.
Per la chiodatura e l’arrampicata non sempre continua abbiamo preferito usare un sistema misto per esprimere le difficoltà.
METEO INCONTRATO (16 agosto 2018)
Siamo saliti con calma nel Vallone di Champorcher e abbiamo arrampicato tra nuvole e lampi di sole in un clima comunque piacevole.


Attacco

Sul terzo tiro

Sul sesto tiro

L’ultimo salto

Il tranquillo vallone di Champorcher
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