La montagna regala momenti e sensazioni uniche. Per provare tali emozioni saliamo vette dai nomi altisonanti e vie difficili. Sogniamo per mesi, leggiamo relazioni e guardiamo foto con la voglia e il desiderio di salire i picchi dalle forme più ardite. Spesso però sono i momenti passati nella conquista di una montagna dalla semplice forma a punta, meglio se dal nome sconosciuto o meno noto, in compagnia di un gruppo di amici a lasciare i migliori ricordi di spensierata gioia.Con questo spirito è nata la Cima in Compagnia del CAI di Parma.
Ogni estate da sette anni accompagniamo (in realtà nelle prime edizioni sono stato accompagnato) i ragazzi usciti dal Corso di Alpinismo Giovanile in una salita sulle Alpi. La bellezza di queste giornate sono la compagnia, le risate e i momenti passati insieme nel posto che preferiamo: la montagna. Poi non andiamo mica a fare delle passeggiate e le salite sono a tutti gli effetti ascensioni alpinistiche. Quest’anno la meta è una delle cime della Val Formazza. Domenica raggiungiamo il Rifugio Claudio e Bruno e lunedì saliamo la Punta dei Sabbioni. In vetta tira un bel vento e fa freddo ma la giornata è ancora lunga, così ci regaliamo la più impegnativa Strahlgrat, o Cresta Lucente: una lunga cavalcata molto panoramica e dalla vertiginosa esposizione. Segue la relazione della salita.
La Punta dei Sabbioni o Hosandhorn con i suoi 3182 m è una delle vette principali della Val Formazza. La via normale è una bella ascensione su ghiacciaio priva di particolari difficoltà. La Strahlgrat o Cresta lucente è una bella linea di cresta panoramica e con tratti esposti. Le difficoltà tecniche della cresta sono limitate (passi di I°) ma bisogna prestare particolare attenzione al terreno spesso franoso e delicato.
PUNTA DEI SABBIONI (3182 m) E STRAHLGRAT
INFO TECNICHE | |||
---|---|---|---|
Data Uscita | 17 - 18 agosto 2014 | Compagni | Cima in compagnia 2014 Alpinismo Giovanile CAI Parma |
Itinerario | Salita alla Punta dei Sabbioni per la via normale e Strahlgrat | Zona Montuosa | Alpi Lepontine |
Esposizione | Periodo consigliato | Giu-Set | |
Tempo e distanza | 1° giorno: 3 h (10 km) 2° giorno: 9 h (20 km) | Dislivello | 1° giorno: + 970 m – 60 m 2° giorno: + 680 m – 1650 m |
Località di Partenza | Riale 1718 m (VCO) | Quota partenza e arrivo | 1° giorno: 1718 m – 2710 m 2° giorno: 2710 m – 3203 m |
Difficoltà globale | Punta dei Sabbioni: F Strahlgrat: PD-/PD | Difficoltà tecnica | Facile percorso su ghiaccio (max 25/30°) per la Punta dei Sabbioni. Lunga cresta esposta con passi di arrampicata (I°) la Strahlgrat. |
Chiodatura | - | Materiale | Da ghiacciaio. |
Tipologia arrampicata | - | Roccia | Molto rotta lungo la Strahlgrat |
Segnavia | Sentiero G0 e G39, traccia | Libro di vetta | No |
Punti d’appoggio | Rifugio Claudio e Bruno | Acqua | Fontana al Rifugio Claudio e Bruno |
Cartografia utilizzata | Val Formazza – Cascate del Toce 1:30000 | Bibliografia utilizzata | Relazioni sul web |
Giudizio | ![]() ![]() ![]() | Consigliata | Si, bella salita priva di difficoltà. La Strahlgrat esposta e molto panoramica. |
INDICAZIONI STRADALI
Si raggiunge in auto località Riale in Val Formazza e si lascia l’auto nei parcheggi a pagamento (weekend agosto). Se la strada è aperta si prosegue in auto fino al Lago del Morasco, si continua costeggiando il lago su strada sterrata fino alla partenza della funivia dell’Enel dove si lascia l’auto nel parcheggio, risparmiando circa 1 h (3 km e 100 m in salita).
AVVICINAMENTO
Da Riale si segue la strada asfaltata risalendo con tornanti al Lago del Morasco. Si costeggia il lago su strada sterrata fino alla partenza della Funivia Enel. Si scende a sinistra verso il torrentello, quindi si sale su sentiero per prati seguendo le indicazioni per il Rifugio Claudio e Bruno. Si guadagna velocemente quota e si entra in un bel valloncello. Si continua a salire fino ad un bivio dove si tiene a sinistra. Si sale tra sassi, quindi su bel sentiero si raggiunge un gruppo di costruzioni e il Rifugio Cesare Mores (2503 m – 2.15 h). Si scende alla diga e la si attraversa raggiungendo il lato opposto del Lago dei Sabbioni. Si imbocca il sentiero a sinistra che costeggia il lago. In breve si arriva al Rifugio Claudio e Bruno (2703 m – 3h).

RELAZIONE
Si segue la traccia (ometti) dietro al Rifugio in direzione del Ghiacciaio dei Sabbioni. Si sale leggermente a mezzacosta, quindi si scende nel sottostante ghiacciaio (0.30 h). Si risale il ghiacciaio facendo attenzione a qualche crepaccio (noi li abbiamo trovati tutti chiusi) fino alla base del pendio che sale verso sinistra alla Punta dei Sabbioni. Si sale sul lato destro (max 30°), raggiungendo il colle (2 h). Si imbocca il largo crestone, roccia e sfasciumi, verso sinistra (ometti) e in breve, senza difficoltà, si raggiunge la vetta (3182 m – 2.30 h). Su medesimo percorso si ritorna al colle e si prosegue sulla cresta, la Strahlgrat. Si sale la cresta fino a una prima elevazione (3150 m). Raggiunto un tratto dove la cresta si fa sottile e frastagliata si scende sul lato sinistro su terreno delicato e si procede per cengette. Si rimonta la cresta, ora molto esposta, e si prosegue spostandosi, quando la cresta diventa troppo affilata, sul lato destro (passi su roccia delicata). Rimontata la cresta si supera un tratto esposto e si scende fino a quando la cresta si allarga. Si prosegue, superando una serie di saliscendi, tenendosi ove necessario sempre sul lato destro, possibili tratti con neve, fino a raggiungere l’ultima elevazione della cresta a quota 3203 m (5 h)
DISCESA
Dalla cima si scende sul sottostante ghiacciaio che si percorre lungamente in discesa, qualche crepaccio (noi li abbiamo trovati tutti chiusi). Quando il ghiaccio si fa pianeggiante si rimonta il versante di sinistra (ometti) e in breve si raggiunge il rifugio (7 h). Per sentiero, medesimo percorso di salita, si raggiunge Riale (9 h).
OSSERVAZIONI
Bel giro ad anello. La salita alla Punta dei Sabbioni non presenta particolari difficoltà. La Strahlgrat è più impegnativa, anche se non ci sono mai passaggi difficili, bisogna fare particolare attenzione al terreno spesso delicato e franoso. La via migliore è quasi sempre sul versante italiano. Il panorama dalla vetta e lungo la cresta è splendido.
RELAZIONE PDF

Foto di Mario Brunelli, Michele Chiari, Alberto Piazza, Federico Rossetti
Nessun commento