Via Faustinelli alla Presanella: una classica Nord nel Gruppo dell’Adamello

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Presanella-Via-Faustinelli

Massima elevazione del territorio trentino e punto culminante del Gruppo dell’Adamello, la Presanella è cima molto frequentata da tutti i versanti e balcone panoramico privilegiato sulle guglie del Brenta e il ghiacciaio dell’Adamello. Sul versante Nord sopravvive un bel ghiacciaio che contorna la bastionata compresa tra la Cima Presanella, la Muraccia e la Cima Vermiglio. Questa ampia parete è solcata da numerose ed interessanti linee di neve/ghiaccio dalle classiche a quelle più moderne ed impegnative.

La Via Faustinelli è una classica della parete e sale dritta alla cima della Presanella con bella linea ripida in ambiente particolarmente suggestivo e percorso tutto sommato piuttosto vario. Le pendenze sono costanti oltre i 45° (max 60°) ma le condizioni possono spesso modificare difficoltà e piacevolezza della salita.
Prima salita: R. Maculotti e G. Faustinelli il 24 agosto 1937 

PRESANELLA (3558 m) – VIA FAUSTINELLI

La bastionata Presanella-Vermiglio, in rosso la linea della Via Faustinelli (l'avvicinamento può variare in funzione delle condizioni del ghiacciaio)

La bastionata Presanella-Vermiglio, in rosso la linea della Via Faustinelli (l’avvicinamento può variare in funzione delle condizioni del ghiacciaio)

INFO TECNICHE
Data Uscita15 - 16 giugno 2018CompagniFederico Rossetti, Alberto Piazza
ItinerarioSalita alla Presanella per la Via FaustinelliZona MontuosaAdamello-Presanella
Tempo1° giorno: 1.20 h
2° giorno: 9 h
Dislivello1° giorno: + 420 m
2° giorno: + 1300 m - 1720 m
Località di PartenzaLocalità Forte Pozzi Alti (TN)Quota partenza e arrivo1877 m - 3559 m
Difficoltà globaleDDifficoltà tecnicaPendio di neve/ghiaccio fino a 60°, possibile misto facile
Chiodatura-MaterialeMateriale da ghiaccio, due picche, chiodi da ghiaccio e qualche friend.
Tipologia arrampicataPendio di neve e ghiaccioRoccia-
SegnaviaSentiero n° 223 e 206, tracce a ometti, traccia su ghiacciaio.Libro di vettaNo
Punti d’appoggioRifugio DenzaAcqua-
Cartografia utilizzataAdamello-Presanella 4LAND 1:25000Bibliografia utilizzataAlpi di Ghiaccio - Vie Classiche con picche e ramponi. M. Romelli
Giudizio100100100100100ConsigliataSi, bella salita!!!

INDICAZIONI STRADALI

Risalire tutta la Valle Camonica fino a Ponte di Legno, quindi al Passo del Tonale scendere verso la Val di Sole. Dopo qualche chilometro svoltare a destra in direzione di Velon/Stavel e proseguire in discesa. Prima di una curva a sinistra, svoltare a destra (indicazioni Rifugio Denza poco visibili) e seguire la strada che diventa stretta e sterrata. Continuare per qualche chilometro a salire nel bosco con numerosi tornanti fino a raggiungere l’Ex Forte Pozzi Alti dove si parcheggia oltre il bivio con il sentiero per il Rifugio Denza.

Al bivio per Velon/Stavel si può giungere anche salendo dalla Val di Sole.

AVVICINAMENTO (SALITA AL RIFUGIO DENZA)

Imboccare il sentiero CAI 233 e seguirlo fino al rifugio senza possibilità di errore. La prima parte sale dolce, quasi a mezzacosta oltrepassando una galleria scavata nella roccia e un curioso passaggio sotto una cascata, poi esce gradualmente dalla vegetazione con alcuni tornanti e raggiunge definitamente il Rifugio Denza con un tratto più ripido con bella vista sulla Presanella (2298 m, 1.20 h).

Curioso passaggio nell'avvicinamento

Curioso passaggio nell’avvicinamento

La Presanella e il Rifugio Denza

La Presanella e il Rifugio Denza

AVVICINAMENTO

Dal rifugio imboccare il sentiero che sale al Passo Cercen. Salire raggiungendo l’ampio dosso morenico di fronte al ghiacciaio. Abbandonare il sentiero e scendere a sinistra (ometti) fino a toccare il ghiacciaio. Noi qui siamo saliti verso Cima Vermiglio, quindi abbiamo traversato verso a sinistra e puntato poi direttamente alla crepaccia terminale sotto la via. Lasciandosi quindi a sinistra un isolotto roccioso si inizia a salire via via più ripidamente (conviene procedere già con due piccozze) fino a raggiungere la crepaccia (3 h).

A seconda delle condizioni del ghiaccio si può anche raggiungere l’attacco in maniera più diretta tenendosi più a sinistra.

RELAZIONE

Superare la crepaccia terminale dove più conveniente a seconda delle condizioni (noi a destra) e iniziare a salire verticalmente. Le pendenze inizialmente sono sui 45° ma vanno ad accentuarsi quando si raggiungono le prime rocce (55/60°, tratto delicato se con poca neve). Qui piegare prima a sinistra, quindi verso destra raggiungendo un canale molto aperto che si segue verticalmente, leggermente verso sinistra, su pendenze costanti (55/50°) portandosi all’inizio del tratto finale. Seguire il canale verso destra con qualche tratto più ripido (60°, qualche possibilità di assicurazione sulle rocce a sinistra), uscendo poi definitivamente verso destra a pochi passi dalla vetta (3558 m, 2 h dall’attacco procedendo in conserva).

DISCESA

Lungo la via normale dal Rifugio Denza, di solito ben tracciata. Dalla croce di vetta seguire un poco la cresta Ovest, quindi scendere verso Sud-Ovest per neve, quindi traversare per facili roccette a destra riguadagnando la cresta nevosa piuttosto scenografica.

Seguirla senza difficoltà mantenendosi sempre sul lato sinistro fino a una selletta alla base di Cima Vermiglio dove esce il Canalone Weixlbaumer. Proseguire con ampio semicerchio in piano costeggiando sotto le rocce, quindi risalire (cavo metallico) qualche metro fino a raggiungere la Sella Freshfield (3376 m) che immette sul ghiacciaio della Vedretta Presanella. Seguirlo verso NO, quindi compiendo un semicerchio a sinistra e poi muovendosi verso Est sotto le pareti di Cima Vermiglio fino a raggiungere la morena dove si ritrovano le tracce (2 h) e il sentiero che riporta al rifugio (3 h dalla cima).

Dal rifugio per sentiero dell’avvicinamento si rientra al parcheggio (1 h).

OSSERVAZIONI

Gran bella salita, certamente di soddisfazione lungo una linea diretta alla cima. Le difficoltà non sono mai eccessive ma sostenute sui 50° e favoriscono una progressione in conserva. Le buone condizioni sono però fondamentali per favorire la salita che se secca si può presentarsi più ingaggiosa e obbligare a procedere a tiri.

Noi siamo partiti alle 3.30 dal rifugio e siamo rientrati per pranzo prendendocela con calma.

Le vie classiche della parete sono lo Scivolo Nord (AD, 55°), il Canalone Weixlbaumer (AD, 50°), la via Steinkötter (D+, 70°). Altre possibilità sono la via della Goulottina (AD+, 60°) e la via del Seracco che ogni anno diventa più arrotondato. Più impegnative sono il Couloir dell’S e Granatina Gully alla Muraccia.

L’accesso al rifugio è comodo e rapido (non ci sono fontane in giro).

La discesa per la normale personalmente è valutabile F+, non avendo mai difficoltà sostanziali (normalmente è valutata PD).

CONDIZIONI E METEO INCONTRATI (16 giugno 2018)

Giornata splendida e fresca al punto giusto. Ghiacciai ancora tutti chiusi e nemmeno un crepaccio visibile! Ottimo rigelo mattutino e via in condizioni molto buone, tutta su bella neve dura e tracciata senza eccessi. Discesa sotto un caldo sole ma su neve ancora portante fino al colletto. Piacevolmente molle invece sul ghiacciaio della Vedretta Presanella e mai sfondosa.

 

In avvicinamento sul ghiacciaio

In avvicinamento sul ghiacciaio

Nella parte centrale della via

Nella parte centrale della via

In discesa sulla normale con vista sull'Adamello

In discesa sulla normale con vista sull’Adamello

Nuvole sul Brenta

Nuvole sul Brenta

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Salita9.5
Ambiente9.5
Arrampicata9
9.3
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