Con i suoi 3678 m il Disgrazia è una delle cime principali della Alpi Retiche tra la Valmalenco e la Val Masino. Montagna severa, priva di una vera via facile, compresa la normale (PD+) percorsa per la prima volta nel 1862 dagli inglesi Stephen, Kennedy, Anderegg e Cox che sale per la cresta O/NO (di Pioda). La Corda Molla è invece uno spettacolare itinerario di misto che si sviluppa lungo la cresta nord – est in un’ambiente selvaggio e poco frequentato (dal libro del bivacco Oggioni dal 1996 non più di una decina di cordate all’anno affrontano la via). Il percorso, sempre in cresta, è vario con una piacevole alternanza di tratti su neve, anche molto affilati, e salti di roccia rossastra. L’arrampicata non è mai impegnativa, passaggi fino al terzo grado, ma spesso esposta e da affrontare con attenzione con i ramponi ai piedi. La Corda Molla risulta un itinerario veramente completo e di grande soddisfazione, la roccia sempre ottima con passaggi aerei e mai banali. Lungo la cresta si trova un solo chiodo, ma è facilmente proteggibile a friend nei passi più impegnativi.
Prima salita: B. De Ferrari e Ignazio Dell’Andrino nell’agosto del 1914
MONTE DISGRAZIA (3678 m) – CORDA MOLLA
INFO TECNICHE | |||
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Data Uscita | 14 - 15 luglio 2013 | Compagni | Alberto Piazza |
Itinerario | Salita al Monte Disgrazia (3678 m) per la Corda Molla (Cresta NNE) | Zona Montuosa | Alpi Retiche |
Tempo | 1° giorno: 6 h 2° giorno: 11 h | Dislivello | 1° giorno +1500 m 2° giorno +650 m -2100 m |
Località di Partenza | Chiareggio (1612 m) | Quota partenza e arrivo | 1612 m – 3678 m |
Difficoltà globale | AD+ | Difficoltà tecnica | Su roccia fino al III+, pendio nevoso fino a 50° |
Chiodatura | 1 chiodo nell’intera cresta. Doppie di discesa attrezzate a spit. | Materiale | Materiale completo per ascensione di misto (1 piccozza sufficiente) – corda da 60! |
Tipologia arrampicata | Cresta spesso esposta, passi di misto, pendio di neve | Roccia | Ottima |
Segnavia | Alta Via della ValMalenco 2 e 3, traccia con ometti | Libro di vetta | Si |
Punti d’appoggio | Rifugio Porro, Rifugio Ventina, Bivacco Taveggia e Bivacco Oggioni | Acqua | Fontana a Chiareggio |
Cartografia utilizzata | Pizzo Bernina – Monte Disgrazia ALPI RETICHE Multigraphic 1:2500 | Bibliografia utilizzata | - |
Giudizio | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() | Consigliata | Assolutamente si, spettacolare!! |
INDICAZIONI STRADALI
Raggiunto Sondrio per la Valtellina si seguono le indicazioni per la Valmalenco (Chiesa in ValMalenco). Si sale la valle fino a raggiungere il paese di Chiesa in Valmalenco, dove si prosegue per Chiareggio. La strada diventa più stretta e si sale più decisi con alcuni tornanti. Si superano le cave e si raggiunge il paesino di Chiareggio (fontana). Si prosegue fino al termine della strada asfaltata dove si entra con un tornante nel parcheggio. Conviene lasciare la macchina alla fine del parcheggio (costeggiando il torrente, sotto il paese).
1° GIORNO – BIVACCO OGGIONI
INFO TECNICHE | |||
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Itinerario | Salita al bivacco Oggioni | Località di partenza | Chiareggio (1612 m) |
Quota di partenza e arrivo | 1612 m - 3152 m | Difficoltà | PD+ (II° e 35/40°) |
Tempo | 6 h | Dislivello | + 1500 m |
Punti di appoggio | Rifugio Porro, Rifugio Ventina, Bivacco Taveggia e Bivacco Oggioni | Segnavia | Alta Via della ValMalenco 2 e 3, traccia a ometti |

RELAZIONE
Dal fondo del parcheggio (sotto il paese) si prosegue lungo la stradina sterrata in leggera discesa fino al ponticello. Si attraversa il torrente e si prende a destra lungo il largo sentiero che si segue in salita costeggiando il torrente, poi verso i Rifugi Porro e Ventina (1960 m – 1 h). Superati i rifugi si segue il percorso glaciologico (ometti) che costeggia la morena e risale la valle. Si raggiunge la base del ghiacciaio a quota 2300 m circa (2.30 h). Si percorre il ghiaccio verso sud fino alla base della serraccata dove si tiene la destra. Superata la serraccata (la si tiene a sinistra) si inizia a salire fino alla base delle roccette (4.20 h – ometti). Si sale su percorso non obbligato cercando la via più facile, passi di II°, fino al piccolo Bivacco Taveggia (5.20 h). Dal bivacco si sale qualche metro, quindi si scende sul ghiacciaio e si traversa in direzione Nord – Ovest sotto la parete della Punta Kennedy. Al termine del traverso (fine della parete sovrastante) si sale lungo il ripido pendio (35/40°). Al termine del tratto ripido il ghiacciaio spiana e in breve si raggiunge il Bivacco Oggioni (3151 m – 6.20 h).

2° GIORNO – CORDA MOLLA
INFO TECNICHE | |||
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Itinerario | Salita al Monte Disgrazia per la Corda Molla | Località di partenza | Bivacco Oggioni (3151 m) |
Quota di partenza e arrivo | 3152 m - 3678 m | Difficoltà | AD+ (III° e 50°) |
Tempo | 11 h (5 h di salita) | Dislivello | + 650 m _ - 2100 m |
Punti di appoggio | Bivacco Rauzi, Rifugio Porro, Rifugio Ventina | Segnavia | Traccia su ghiacciaio, Alta Via della ValMalenco 2 e 3 |

RELAZIONE
Dal Bivacco si risale il dolce pendio costeggiando le rocce (le si lascia a destra). Si supera la crepacciata terminale nel punto più agevole e con un tratto più ripido si sale in cresta. Il percorso qui è chiaro: si segue la cresta cercando il percorso più facile. Nella prima parte si alternano salti rocciosi con passi di II e III grado, a tratti con neve e ghiaccio. La seconda parte, invece, è caratterizzata da sottili e affilate crestine che portano alla base della scimitarra: una bella cresta nevosa con pendenza sempre maggiore (40/45°). Prima di questo tratto è probabilmente possibile uscire a sinistra sul ghiacciaio (cordini su spuntone). Si raggiunge la base del tratto roccioso finale (sosta a spit delle doppie). Si traversa verso sinistra e si sale cercando la via più comoda (II° e III°), tendenzialmente più ci si sposta a sinistra più è facile. Si raggiunge il Bivacco Rauzi e in breve, su terreno facile, la vetta (3678 m – 5 h).
DISCESA
La discesa non è banale e può avvenire lungo percorsi differenti:
A: Lungo la Via Normale (sconsigliata, si scende in un’altra vallata e il percorso non è da sottovalutare PD+).
B: Lungo le doppie ottimamente attrezzate (consigliato).
Si descrive la seconda possibilità.
Si torna al Bivacco Rauzi e si iniziano le 10 doppie (necessaria corda da 60 m). Si scende sempre leggermente verso destra (faccia alla parete), cioè verso la cresta della Corda Molla. Le doppie sono ottimamente attrezzate, soste a spit cordino e anello di calata, con qualche corda fissa in quelle più lunghe. Fa eccezione la nona doppia, lunga circa 35 metri e senza la corda fissa. Occorre scendere qualche metro lungo sfasciumi per raggiungere la sosta successiva (in alternativa a metà della calata ci sono alcuni cordini a destra). Con un’ultima doppia spettacolare si supera la crepacciata terminale e si arriva sul ghiacciaio. Qui ci sono due ulteriori possibilità:
1: Si scende il largo ghiacciaio, quindi si piega a sinistra a mezzacosta per risalire al colletto della Kennedy nel punto più favorevole. Dal colletto si ci riporta al Bivacco Oggioni, quindi su itinerario già percorso per il Bivacco Taveggia e il Rifugio Porro si raggiunge Chiareggio.
2: Si scende il largo ghiacciaio, quindi si evitano i primi seracchi piegando decisamente a destra. Si scende ripidamente tra rocce per poi traversare verso destra sotto la parete est del Disgrazia e i suoi grossi seracchi. Quindi si percorre il comodo ghiacciaio e superati i Rifugi si arriva a Chiareggio (11 h).
OSSERVAZIONI
Abbiamo trovato condizioni perfette, neve dura su tutta la cresta e abbondante un po’ ovunque, crepacci e terminale tutti ben chiusi. Leggendo altre relazioni, probabilmente la cresta era più coperta rispetto al solito e abbiamo dovuto percorrere più tratti su neve (creste affilate) che passi di roccia. Lungo la cresta la via è chiara e non si supera mai il III° con roccia molto bella. Gli ultimi 100 m sotto il Bivacco Rauzi invece non hanno un percorso obbligato e si sale per rocce rotte. Noi abbiamo fatto un paio di tiri a partire dalla sosta della doppia, traversando inizialmente verso sinistra. L’arrampicata non ha particolari difficoltà (II°). Il percorso che noi abbiamo seguito, però, ci ha portato a superare alcuni passi di III e III+ e un passo probabilmente di IV/IV+: sicuramente non abbiamo scelto la via più facile! In questo tratto la roccia è complessivamente sempre buona.
Non sottovalutare la discesa e soprattutto ponderare bene quale percorso scegliere tra la discesa diretta e l’itinerario Colletto Kennedy -> Bivacco Oggioni -> Bivacco Taveggia. La prima possibilità è più veloce, si risparmia probabilmente più di un’ora. Il mio consiglio: con traccia e buone condizioni (stagionalità, caldo, stato della neve, orario, ecc…) si può seguire la prima possibilità, negli altri casi è meglio seguire il percorso più lungo e sicuro per il colletto della Kennedy.
La giornata bellissima ha reso il tutto perfetto: per ora la più bella salita che ho fatto. Grandiosa! Salita di sicura soddisfazione.
Il Bivacco Oggioni dispone di 9 posti letto (e coperte): molto bello!
Se al ritorno o all’andata si sosta ai rifugi, scegliete il Porro (consiglio disinteressato).

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