Canalone di Lourousa, una lunga linea di ghiaccio fra pianura e mare

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Nelle Alpi Marittime lo conoscono semplicemente come “il” canale: discesa di sci ripido fra le più ambite, ma prima di tutto ascensione alpinistica di grande soddisfazione, il canalone di Lourousa si impenna sfacciato per 800 metri nel cuore roccioso dell’Argentera, sbucandone sulla cresta principale. Più della pendenza – mai estrema ma comunque sostenuta – a lasciare senza fiato è lo scenario in cui si sale.

Scorci taglienti si aprono sul Monviso, sul Corno Stella; e una volta raggiunto il colletto Coolidge, col sole ti brilla in faccia all’improvviso, appare la Costa azzurra, distante poche decine di chilometri e insieme anni luce; la salita lungo la via normale alla vicina Cima Nord dell’Argentera è la ciliegina sulla torta.

Le condizioni migliori per salire il Lourousa sono in genere a inizio estate; la posizione strategica del bivacco Varrone incoraggia a partire molto presto la mattina, per trovare neve migliore e minimizzare il pericolo di scariche di sassi. La discesa inoltre è lunga e complessa, specialmente in caso di scarsa visibilità, quindi è necessario avere un buon margine di tempo e soprattutto concentrazione una volta fuori dal canale.

Prima salita: W. A. B. Coolidge, C. e U. Almer, 18 agosto 1879, escono in cresta sul Monte Stella poco prima della fine del canale; prima salita integrale: L. Purtscheller, W. Bodenmann, 1890

COLLETTO COOLIDGE (3220 m) – CANALONE DI LOUROUSA

Canalone di Lourousa, una lunga linea di ghiaccio fra pianura e mare

Il canalone di Lourousa dietro i rododendri

INFO TECNICHE
Data Uscita2/3 Luglio 2016CompagniMario Brunelli, Luca Castellani, Pietro Del Canale, Luca Ziliotti
ItinerarioCima Nord dell'Argentera per Canalone di LorousaZona MontuosaAlpi Marittime – Argentera
Tempo1° giorno: 2.30 h
2° giorno: 9 h (3h il canale)
Dislivello1° giorno: tot: + 900 m circa
2° giorno: +1000 m circa - 1900 m circa
Località di PartenzaTerme di Valdieri (CN)Quota partenza e arrivo1368 m – 3286 m
Difficoltà globalePD+Difficoltà tecnicaCanalone, abbastanza costante sui 40°, max 50°
Chiodatura-MaterialeConsigliate due piccozze, corda per eventuale conserva e doppia in discesa.
Tipologia arrampicataCanalone di neve e ghiaccio ripidoRoccia-
SegnaviaSentiero 5; TracceLibro di vetta-
Punti d’appoggioBivacco Varrone, Rifugio Morelli / BuzziAcquaSorgente poco sotto al bivacco Varrone
Cartografia utilizzataParco Naturale delle Alpi MarittimeBibliografia utilizzataRelazione Gulliver
Giudizio100100100100ConsigliataSi! Salita di grande soddisfazione e ambiente severo

INDICAZIONI STRADALI

Da Cuneo, raggiungere Borgo San Dalmazio e imboccare la valle del Gesso; superata Valdieri, si seguono le indicazioni per Terme di Valdieri.

Parcheggio a pagamento (3,50 euro al giorno) appena dopo il ponte all’ingresso del paesino.

AVVICINAMENTO

Il sentiero 5 parte esattamente dal parcheggio (1367 m), e risale il vallone di Loruousa con comodi tornanti nel bosco. Raggiunta dopo circa un’ora e mezzo un’ampia piana ai piedi del canalone (1970 m ), si imbocca a destra il bivio per il Bivacco Varrone (2235), arancione e ben visibile fra i ghiaioni. Dopo il bivacco terminano i segnavia CAI, e si segue una buona traccia con ometti fino alla base del canalone (20 minuti dal Bivacco Varrone, 3h da Terme di Valdieri).

Bivacco Varrone e Canalone Lourousa

Bivacco Varrone e Canalone Lourousa

RELAZIONE

Impossibile sbagliarsi! La prima parte del canalone è ampia e le pendenze non superano i 35/40 gradi; la salita inizia ad impennarsi dopo circa 300 metri, in prossimità di alcuni affioramenti rocciosi al centro del canale. All’unico bivio occorre mantenersi sulla destra, dove si sfiorano spesso i 50 gradi; gli “isolotti” che affiorano ogni tanto dalla neve possono risultare comodi per sostare, prestando attenzione al terreno instabile.

Dopo una nuova impennata, con favoloso scorcio sul Corno Stella alle spalle, i due rami del canale si riuniscono e le fasce rocciose ai lati si fanno via via più vicine fino all’uscita, su pendenze un po’ più generose di prima. Prestare attenzione  a eventuali cornici sul Colletto Coolidge.

DISCESA

Decisamente più complessa e variegata rispetto alla salita. Bisogna scendere sul versante sud, dove si distende il desolato altopiano del Baus. Dal colletto vi sono varie possibilità: la più consigliabile, in assenza  – o quasi – di neve, è seguire un’evidente cengia erbosa verso destra (ometti), interrotta quasi subito da un delicato canale dove è facile trovare neve vecchia e insidiosa. La cengia prosegue altri 100 metri fino a incrociare in prossimità di uno spiazzo la via normale alla Cima Nord dell’Argentera (3286), che si può raggiungere in circa 30 minuti con passaggi di I e II. La via è contrassegnata da ometti e radi bolli rossi; mantenersi sempre a sinistra di un’evidente vena di quarzo: molto consigliabile! La discesa prosegue andando a imboccare una nuova cengia discendente verso sinistra (faccia a valle); dopo un facile caminetto (I) si mette piede sull’altopiano del Baus, innevato fino a tarda stagione.

E’ possibile raggiungere questo punto direttamente dal colletto Coolidge con alcune calate da 30 o 60 metri (non verificato); altre calate probabilmente più sicure cominciano dalla cengia appena dopo il canalino delicato di cui sopra (sosta con vari cordini, non verificato).

Si traversa l’altopiano in direzione sud ovest, seguendo gli ometti, fino a una sella sul bordo dell’altopiano: si tratta del Passaggio del Chiapous (2750), affacciato sull’omonimo vallone, dove è ben visibile il sentiero 5. Qui è possibile effettuare una calata da 30 metri (anello nuovo, in alternativa passaggio di III-), proseguendo poi su terreno ripido con vari tratti di disarrampicata fino al sentiero.

Non volendo fare doppie, conviene seguire gli ometti perdendo quota in direzione sud, fino a incontrare  la traccia fra il Bivacco del Baus e il passaggio del Porco (2580), che consente di scendere più agevolmente nel Vallone di Chiapous.

OSSERVAZIONI

Una salita di grande fascino, da non sottovalutare; forse l’AD ufficiale può risultare generoso, specie se paragonato ad altre salite valutate PD+ (ad esempio, per esperienza personale, il monte Disgrazia); comunque le condizioni variabili della neve, la discesa complessa e il dislivello dilatato rendono l’ascensione piuttosto ingaggiante. Il bivacco Varrone, per l’ordine interno e la posizione comodissima, è il punto d’appoggio privilegiato; ma si può valutare anche il rifugio Morelli Buzzi, dove siamo stati accolti molto amichevolmente a metà della discesa.

RELAZIONE PDF 

 

Vetta Cima Nord Argentera

Vetta Cima Nord Argentera

 

 

Canalone di Lourousa, una lunga linea di ghiaccio fra pianura e mare

Il canalone dal sentiero 5

Colletto Coolidge Canalone Lourousa

Prima parte

Colletto Coolidge Canalone Lourousa

Seconda parte: vista sul Corno Stella

Colletto Coolidge Canalone Lourousa

Sosta sul Colletto Coolidge

Colletto Coolidge Canalone Lourousa

Discesa sull’Altopiano del Baus

Our Rating

Salita10
Ambiente10
Condizioni neve8
Avvicinamento8.5
9.1
Valutazione dei lettori: (3 Voti)
8.8

Scritto da

Montagnatore

LUCA CASTELLANI: Salgo dunque sono Sono nato nel 1989 a Parma, in mezzo alla pianura e da 9 anni ci lavoro come falegname nella ditta di famiglia. Quasi tutto il mio tempo libero lo trascorro in montagna o dovunque trovi un minimo di pendenza. Salgo e scendo con diversi mezzi, qualche volta contemporaneamente: a piedi, con gli sci, le piccozze, la mountain bike… l’attività che prediligo è però l’arrampicata su roccia.  Laureato in Lettere, ho sempre amato scrivere e lo facevo anche prima di cominciare ad arrampicare. Nel 2013 ho creato il blog Montagnatore, dove ho raccolto foto e racconti delle mie escursioni; poi dal 2016 ho iniziato a collaborare con Federico al sito Redclimber scrivendo relazioni e racconti di arrampicate, recensioni di libri di montagna, interviste, approfondimenti su temi di attualità legati alla montagna. Come nel mio lavoro costruisco mobili su misura ogni volta diversi, che poi i clienti riempiranno con i loro vestiti o libri o suppellettili... così su Redclimber intendo creare relazioni precise e accurate, che non siano un prodotto pre-confezionato e sempre uguale, ma uno spunto da cui partire per vivere la propria avventura unica e irripetibile. 

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