Con i suoi 1765 metri Rocca Pianaccia è la cima più alta compresa interamente nella provincia di Parma. Montagna solitaria al centro di uno degli ambienti più incontaminati del Parco dei Cento Laghi nell’Appennino Tosco-Elimiano non ha mai avuto particolare interesse alpinistico-arrampicatorio. La sua paretina Ovest è tuttavia una piccola muraglia rocciosa alta più o meno 70 metri. La roccia è il classico macigno dell’Appennino a tratti buono, a tratti molto rotto. In inverno la parete è solcata da alcune brevi ma evidenti linee, soprattutto nella parte sinistra: due sono i canali principali, uno al centro, il Canalino Ovest, e uno più a sinistra, la Rampa. Il canalino è una bella ma breve linee abbastanza incassata su pendenze contenute ma costanti (40/50°). La rampa è invece una breve via poco più impegnativa della precedente che sale con andamento diagonale in ambiente piacevole (40/55°). Oltre a queste linee sono sicuramente possibili altre più difficili e brevi salite che aspettano i primi coraggiosi salitori.
Le salite descritte sono brevi, consigliabili per un primo approccio con due piccozze in Appennino o da abbinare con il più vicino e meritevole Canale Matteo.
Prima salita: ignoti (la Rampa e Variante al Canalino Ovest F. Rossetti e M. Brunelli il 21 febbraio 2017, la Rampa probabilmente già salita)
ROCCA PIANACCIA (1765 m) – CANALINO OVEST E LA RAMPA
INFO TECNICHE | |||
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Data Uscita | 21 febbraio 2017 | Compagni | Federico Rossetti, Mario Brunelli |
Itinerario | Salita della Rampa e di una variante al Canalino Ovest a Rocca Pianaccia | Zona Montuosa | Appennino Settentrionale |
Tempo e distanza | 4/6 h dai Lagoni (0.30/1 h le vie) | Dislivello | 600 m (60/80 m le vie) |
Località di Partenza | Località Lagoni (PR) | Quota partenza e arrivo | 1350 m - 1765 m |
Difficoltà globale | PD il Canalino Ovest, AD- la Rampa, D la variante in uscita dal Canalino | Difficoltà tecnica | Neve a 40/55° su Rampa e Canalino Ovest, misto e 70° sulla variante |
Chiodatura | - | Materiale | Da alpinismo invernale (2 picche), fittoni e qualche friend piccolo per la Rampa e la Variante |
Tipologia arrampicata | Canale di neve, passi di misto sulla Variante | Roccia | Molto rotta sulla variante |
Segnavia | Sentiero CAI 711, 00, 713 | Libro di vetta | No |
Punti d’appoggio | Rifugio Lagoni alla partenza | Acqua | Alla partenza |
Cartografia utilizzata | Le valli del Cedra e del Parma - Parco dei 100 Laghi 1:25000 | Bibliografia utilizzata | |
Giudizio | ![]() ![]() ![]() | Consigliata | Si! Posto interessante, salite molto brevi. |

INDICAZIONI STRADALI
Gli accessi possibili sono due: dalla Val Parma (Lagoni) o dalla Val Cedra (strada per il Passo della Colla).
- Accesso dalla Val Parma. Raggiungere Bosco di Corniglio e seguire la strada per il Lago Santo fino a località Cancelli. Qui si prende a sinistra la strada sterrata che si segue per 5 km fino al Rifugio Lagoni dove si lascia la macchina.
- Accesso dalla Val Cedra. Salire a Monchio delle Corti e seguire la strada per il Passo della Colla. Superare Valditacca e proseguire sulla piccola strada asfaltata (indicazioni Passo della Colla) fino a quando diviene sterrata. Continuare per qualche chilometro e parcheggiare dopo un tornante, spiazzo sulla destra con lapidi.
In pieno inverno con innevamento medio le strade sono chiuse rispettivamente in località Cancelli (contare 1.15/1.30 h in più a piedi) e poco oltre Valditacca (1 h in più a piedi).
AVVICINAMENTO
Dai Lagoni imboccare il sentiero 711A per Rocca Pumaccioletto. Salire costeggiando il lago, ignorando in successione due bivi il primo a sinistra e il secondo a destra e seguendo sempre le indicazioni per la Sella di Rocca Pumaccioletto. Alla sella (1 h) scendere seguendo il sentiero fino ad immettersi nella bella valle tra Rocca Pianaccia, Rocca Pumaccioletto e il crinale. Continuare a seguire il sentiero con qualche saliscendi, quindi in vista della parete abbassarsi a sinistra su percorso non obbligato, fino l’attacco del Canalino Ovest, proseguendo si arriva invece alla base dell’evidente rampa (1.45 h).
Dalla Val Cedra. Dal tornante con la lapide scendere lungo la strada per 20 metri oltre il tornante e individuare una traccia sulla destra (piccolo ometto). Seguire la traccia che scende nel bosco superando qualche radura fino al fondo del vallone (sul lato opposto evidente, quando presente, la colata di ghiaccio della ‘Mamma‘). Continuare a seguire il piacevole sentiero che sale nel bosco con qualche esemplare di abete bianco. Raggiungere una radura (palina con cartello indicante il Lago Verde e piccola baracca) e abbandonare la traccia che prosegue dritto e seguirne una seconda a destra che attraversa la piana (poco evidente). Attraversare un rio e salire verso sinistra sempre nel bosco. Continuare a seguire la traccia (difficile da seguire con neve) arrivando nei pressi dell’attacco di alcune facili colate di ghiaccio (spesso sommerse dalla neve). Traversare a sinistra e salire su percorso non obbligato puntando alla parete. Risalire il canale a sinistra e raggiungere l’evidente attacco della Rampa, proseguendo si raggiunge poi l’attacco del Canalino Ovest che si vede solo all’ultimo momento (1.30 h).
RELAZIONE (LA RAMPA)
1° tiro: seguire l’evidente rampa superando un tratto più ripido (55° o misto facile), poi con pendenze costanti (45°) in progressiva ascesa verso sinistra. Sostare dopo 50 metri sulle rocce.
2° tiro: spostarsi a sinistra e risalire un canaletto fino alla cresta (45°). Sosta su piantine.
Percorrere la cresta fino all’uscita del Canalino Ovest, dove un muretto sbarra la strada. Traversare a sinistra ed aggirarlo su neve, quindi riguadagnare la cresta e seguirla fino in cima.
RELAZIONE (CANALINO OVEST)
Salire l’evidente canale su pendenza costante (40/50°) fino al suo termine. Giunti in cresta aggirare a sinistra un muretto che sbarra la strada. Riguadagnare poi la cresta e seguirla fino in cima.
RELAZIONE (VARIANTE D’USCITA AL CANALINO OVEST)
Salire l’evidente canale su pendenza costante (40/50°) ma a pochi metri dall’uscita traversare decisamente a destra per cengia nevosa. Salire poi su neve per raggiungere un comodo pulpito alla base di una paretina dove conviene legarsi (a sinistra di due diedri verticali).
1° tiro: attaccare la paretina e salire prima con andamento sinistro destro, poi verticalmente (misto su roccia mediocre ed erba) uscendo poi su neve. Traversare a destra su neve verso un stretta rampa/diedro. Salirla (70°) ed uscire su crestina. Con passi di misto facile/neve si raggiunge poi la cresta principale. Sosta da attrezzare su neve o con difficoltà sulle rocce sotto la cresta (40 m).
Seguire poi la cresta principale fino alla cima.
DISCESA
Seguire la cresta in direzione Sud, opposta alla salita (aggirare qualche saltino sulla sinistra) fino a raggiungere un’evidente sella. Scendere a destra e continuare su sentiero verso Rocca Pumaccioletto (se si deve tornare ai Lagoni, 1.30 h dalla cima) o abbassarsi contornando la parete se si deve tornare a Valditacca (1.15 h dalla cima).
OSSERVAZIONI
Salite brevi ma in ambiente interessante, la Rampa non ha difficoltà tecniche rilevanti ma per il suo andamento risulta ‘abbastanza’ esposta. Se si procede a tiri, utili qualche friend e dadi piccoli.
Con innevamento abbondante conviene salire da Valditacca per il sentiero CAI 709 (faticoso e traccia presente raramente) raggiungendo la forcella di Rocca Pianaccia da Est per poi scendere contornando la parete (2 h). L’avvicinamento non è comunque mai breve e riempie abbastanza la giornata, consigliabile tuttavia salire al Sillara per il crestone Nord o accoppiarlo con la salita del Canale Matteo (in questo caso è consigliabile partire dai Lagoni e rientrare via Capanne del Lago Scuro).
Il Canalino Ovest non lo abbiamo salito, ma abbiamo solo sceso i primi metri dall’alto per andare a prendere la linea della variante.
CONDIZIONI E METEO INCONTRATI (25 febbraio 2017)
Condizioni complessivamente buone a tratti molto buone a tratti meno.
Dal punto di vista meteorologico giornata non particolarmente fredda ma molto vento e nuvole addossate al crinale: ‘il mostro‘. Nella discesa siamo passati dalla nebbia fittissima al sole. Piuttosto caldo al pomeriggio alla macchina.
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