NOTE TECNICHE (VALUTAZIONI DELLA PRIMA SALITA) … Materiale usato: 17-18 chiodi da roccia … Tempo impiegato: 5 ore … Difficoltà: percorso breve ma continuo, presenta difficoltà di ghiaccio e misto. Pendenza da 40 a 60°, un tratto (breve) a 80/90°. Un tiro di corda è molto impegnativo. Complessivamente giudicabile TD- (Libro delle salite, CAI Parma).
Il Monte Scala è una cima dell’Appennino Settentrionale posta interamente in territorio emiliano. I suoi contrapposti versanti NO e SE presentano due belle pareti rocciose. Su quello settentrionale sono state attrezzate alcune vie estive di più tiri, mentre in quello meridionale è stata attrezzata una falesia. Nella stagione invernale lungo l’evidente canale della parete NO si sviluppa una delle salite più interessanti dell’Appennino invernale: il “Canalino dello Scala“.
La via, salita alla fine degli anni ’70 dalla forte cordata parmigiana Rampini-Saccani, è una delle prime salite di un certo livello sulle cime dell’Appennino Settentrionale e piccolo ‘exploit appenninico’ soprattutto considerando i materiali e le tecniche dell’epoca. Oggi la via è diventata classica e addolcita da abbondanti spit, soprattutto nel tiro chiave. La salita solitamente si compone da 3 tiri: due nel canale vero e proprio e un terzo per raggiungere la cresta sommitale. Il tiro chiave è il secondo che prevede il superamento di una breve e verticale cascata di ghiaccio e alcuni passaggi di misto non banali.
Prima salita: A. Rampini e A. Saccani il 17 febbraio 1977
MONTE SCALA (1717 m) – CANALINO NO
INFO TECNICHE | |||
---|---|---|---|
Data Uscita | 11 dicembre 2012 | Compagni | Alberto Piazza |
Itinerario | Salita al Canalino NO del Monte Scala (invernale) | Zona Montuosa | Appennino Settentrionale |
Tempo e distanza | 5/6 h (1/2 h la via) | Dislivello | 500 m (100 m la via) |
Località di Partenza | Località Cancelli (PR) | Quota partenza e arrivo | 1236 m - 1717 m |
Difficoltà globale | D+ | Difficoltà tecnica | Misto impegnativo sopratutto con scarso innevamento, tratto a 80/90°, spesso canale a 40/50° |
Chiodatura | Ottima a spit | Materiale | Da alpinismo invernale (2 picche, 6 rinvii, qualche protezione veloce) |
Tipologia arrampicata | Canale di neve/ghiaccio ripido, passi di misto | Roccia | Arenaria macigno buona |
Segnavia | Sentiero CAI 715 e 711 | Libro di vetta | No |
Punti d’appoggio | Rifugio Lagoni, Capanne di Badignana | Acqua | No |
Cartografia utilizzata | Le valli del Cedra e del Parma - Parco dei 100 Laghi 1:25000 | Bibliografia utilizzata | GMI – Appennino Ligure e Tosco-Emiliano pag. 231/232 - ArrampicaParma Appennino di neve e di ghiaccio Vol. 1 Itinerario 27 |
Giudizio | ![]() ![]() ![]() ![]() | Consigliata | Si! Una delle più belle e impegnative salite dell'Alta Val Parma. Da non perdere. |

INDICAZIONI STRADALI
Si raggiunge il paese di Bosco nell’alta Val Parma e si seguono le indicazioni per Lagdei e il Lago Santo. Si procede per alcuni chilometri, si superano alcuni tornanti e al termine della strada asfaltata, in località “Cancelli” si lascia la macchina.
Ad inizio stagione se la strada è sgombra dalla neve si volta a sinistra su strada sterrata e dopo circa cinque chilometri si parcheggia nei pressi del Rifugio Lagoni.
AVVICINAMENTO
Dal parcheggio dei Cancelli si imbocca la comoda strada. La si segue per circa un’ora (a seconda dell’innevamento) fino al bivio per Badignana (1 h). Si prende a destra e si sale nella faggeta costeggiando il Rio di Badignana. Si supera un ponticello, si continua a salire dolcemente nel bosco. Nei pressi di un “valico” si abbandona la strada e si segue una traccia nel bosco, segni rossi sugli alberi. Si sale nel bosco fino ad uscire nei pressi delle pareti del Monte Scala. Si sale il pendio fino all’imbocco del canale (2 h).
Se non si dovesse individuare la traccia, si deve continuare sulla strada fino alla radura delle Capanne di Badignana. Prima di raggiungerla, al bivio si prende a sinistra il sentiero 715 che sale ancora nel bosco. Si supera un tratto più ripido e si raggiunge una selletta, qui si lascia il sentiero e si prende a sinistra seguendo il crinale della selletta nel bosco più rado. Si arriva alla sommità e si inizia a scendere puntando alla piana circostante, la “Piana delle antiche pietre“. Si supera il piccolo ruscello e si sormontano alcuni comodi massi (ometto) in cui si ci può fermare per indossare l’attrezzatura. Si punta poi all’evidente canale, risalendo il versante fino al suo imbocco, sono presenti alcuni spit, sia sul lato destro che su quello sinistro, utili come prima sosta.
RELAZIONE
1° tiro: si risale il canale che va progressivamente restringendosi, con scarso innevamento si supera un masso sulla sinistra con passaggio impegnativo (M/90°, 2 spit), quindi si procede nel canale nevoso (40/50°) che si fa più ripido nei pressi della sosta a spit sulla parete di destra (50 m – 3 spit).
2° tiro: il tiro chiave. Si procede ripidamente nel canale, si supera una sosta attrezzata con cordino sulla destra e si raggiunge la base di una cascata di ghiaccio di alcuni metri. La si scala (80/85° – 2 spit), quindi si procede per qualche metro meno ripido (70/75° o misto) e si esce superando un’impegnativa fessura/diedro (M/90°, 2 spit). Per terreno più facile si arriva alla sosta a spit e catena (50 m – 4 spit).
3° tiro: si procede verso destra costeggiando la fascia rocciosa (spit) su pendenze non impegnative fino a sostare su neve al termine della corda. Altri 10 metri su pendio poco inclinato portano alla sella (70 m – 1 spit).
Seguendo la cresta a destra si raggiunge la vetta (1/2 h dall’attacco).
DISCESA
Si ritorna alla sella, quindi si sale all’antecima nord e si continua lungo la cresta verso Nord. Con poca neve conviene evitare un tratto con placche e un grosso buco – trincea, scendendo sul lato sinistro. Riconquistata la cresta, la si segue poi senza difficoltà in discesa sempre verso Nord.
Se il Canale NO (il pendio che si vede a sinistra scendendo lungo la cresta) fosse in buone condizioni è possibile ritornare velocemente alla base della parete, quindi per medesimo percorso dell’avvicinamento al parcheggio. In caso contrario, continuare lungo la cresta lungamente puntando sempre verso nord su percorso non obbligato, facendo solamente attenzione a non finire su “paretine rocciose nascoste”. Piegando verso NO si finisce sulla strada di Badignana, continuando verso Nord sulla strada Lagoni – Cancelli, piegando a NE sul sentiero che dai Lagoni sale al Lago Scuro. Ritrovata la strada la si segue fino ai cancelli (2 h circa dalla cima).
Sono possibili anche altre discese forse più lunghe ma che necessitano un minor orientamento.
- Scendere per il sentiero. Dalla sella di arrivo della via si scende direttamente il pendio opposto. Il versante però è ripido e la neve esposta al sole ne rende la discesa spesso disagevole.
- Risalire all’anticima e scendere a mezzacosta a destra verso NE con qualche tratto ripido tra le rocce. Si prosegue poi puntando al sottostante Lago Scuro verso SE tenendosi prima al margine di una pietraia, poi nel bosco fino ad incrociare il sentiero segnato che porta al lago ghiacciato. Al lago si segue il sentiero segnato fino ai Lagoni (indicazioni), quindi lungo la strada ai Cancelli (2.30 h dalla cima).
Dalla seconda sosta è anche possibile scendere in doppia.
OSSERVAZIONI
Impegnativo itinerario invernale, gli spit ne limitano l’avventura ma i singoli passaggi restano impegnativi. Il canale assume però caratteristiche e difficoltà mutevoli a seconda dell’innevamento. A inizio stagione è sempre più secco e la cascata più accentuata. A fine stagione il canale si riempie di neve, scompare il passo del masso incastrato del primo tiro e il tratto verticale della cascata è più breve.
Con poco innevamento, a inizio stagione o in condizioni particolari, la strada Cancelli-Lagoni può essere aperta riducendo notevolmente l’avvicinamento.
In due cordate lo abbiamo salito il 16 gennaio 2016 (Federico, Alberto, Pietro D., Mario e Luca C.): secco, breve ma sempre piacevole ed impegnativo [RACCONTO].
Altra ripetizione di Federico e Pietro G. il 20 febbraio 2018: ottime condizioni, prima parte tutta su neve, tiro della cascata ottimo (video sotto).
L’itinerario può essere accoppiato con la salita della Cascata della Mano (se formata).
Le foto sono un misto delle tre salite.


Il tracciato della salita

1° tiro (il masso incastrato) – 11 dicembre 2012

Sul tiro della Cascata – 20 febbraio 2018
in attesa delle gelide correnti dal Nord e della gran neve in arrivo sulle cime dell'Appennino le abbiamo provate entrambe in forma di doccia gelata sul Canalino dello Scala (Appennino parmense) in ottima forma, certamente non molto godibile nella nostra salita dell'altro giorno…. #redclimber
Posted by REDclimber.it on Thursday, February 22, 2018
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