Canale del Divieto: esplorazione alla Ovest del Roccabiasca

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Roccabiasca

Ci sono angoli d’Appennino non molto frequentati, il Monte Roccabiasca (1731 m) e soprattutto il suo versante Ovest è uno di questi. Se la cima gode di un’abbondante frequentazione escursionistica estiva ed invernale, motivata soprattutto dalla splendida vista su tutto il crinale parmense, le salite alpinistiche note sono solo due: la Cresta Sud, una facile arrampicata (IV), molto interessante rivista in chiave invernale e il Canalone Centrale, una piacevole rampa invernale spesso scesa con gli sci (PD, 40°). Di contro il versante Ovest, il cui accesso è vietato in quanto compreso nella Riserva Integrale Guadine Pradaccio (possibilità contravvenzione da parte dei forestali) risulta particolarmente adatto a salite invernali con ramponi e piccozze.

Chiamali demoni, perchè è quello che sono diventati. Furono mandati in quel non luogo, al di là di ogni mondo vivente. In quell’oscurità senza tempo non esistono né vecchiaia né morte. Gli elfi non se ne resero conto, immagino, o forse non vi diedero molta importanza, poiché pensavano soprattutto ad allontanare il male dal loro mondo. In ogni caso i demoni non morirono: anzi, si moltiplicarono. Il male racchiuso in loro continuava a crescere e a rafforzarsi. Alimentava nuova vita. Poiché il male lasciato a se stesso Wil, non perisce ma prospera. Imprigionarlo non significa distruggerlo. Esso si nutre di sé, cresce nel suo isolamento, si dilata e si imbestialisce finché si libera… e allora… e allora imperversa.

E il Divieto è proprio questo luogo privo di spazio e tempo di un futuro immaginario oltre la distruzione del mondo, oltre le Grandi Guerre che hanno cancellato il Vecchio Mondo nelle storie fantasy di Terry Borooks. Se i forestali non possono certamente essere paragonati ai demoni del Dagda Mor, e gli alpinisti agli elfi che salveranno il futuro del fantastico mondo di Shannara, le vie alla Ovest del Roccabiasca salgono su un terreno ‘proibito’.

E così nasce il Canale del Divieto (nome proposto), una delle linee più evidenti del versante che segue un canale a sinistra del Canalone Centrale su pendenze a 45°. Nella parte alta il canale si scontra contro una fascia rocciosa che si supera con un tiro di corda. Questo tratto più impegnativo che rende la salita più interessante e non banale.

Prima salita (nota): A. Piazza e F. Rossetti

MONTE ROCCABIASCA (1721 m) – CANALE DEL DIVIETO

Il versante Ovest del Roccabiasca, in rosso il Canalone Centrale, in blu il Canale del Divieto

Il versante Ovest del Roccabiasca, in rosso il Canalone Centrale, in blu il Canale del Divieto

INFO TECNICHE
Data Uscita9 dicembre 2017CompagniFederico Rossetti, Alberto Piazza
ItinerarioSalita al Monte Roccabiasca per il Canale del Divieto (prima salita)Zona MontuosaAppennino Settentrionale
Tempo e distanza5/6 h (1.30 h la via)Dislivello550 m (200 m la via)
Località di PartenzaLocalità Cancelli (PR)Quota partenza e arrivo1236 m - 1731 m
Difficoltà globaleAD+Difficoltà tecnicaCanale a 45°, un tiro più ripido 50/60° (p. 75°) e misto facile
Chiodatura-MaterialeDa alpinismo invernale, una scelta di friend e qualche chiodo
Tipologia arrampicataCanale di neve, un tiro ripido su neve/misto facileRocciaMacigno (da controllare)
SegnaviaSentiero CAI 721
Libro di vettaSi
Punti d’appoggioRifugio LagoniAcquaNo
Cartografia utilizzataLe valli del Cedra e del Parma - Parco dei 100 Laghi 1:25000Bibliografia utilizzata-
Giudizio100100100ConsigliataSi! Linea evidente ambiente solitario.

INDICAZIONI STRADALI

Risalita la Val Parma fino a Bosco di Corniglio si segue la strada per il Lago Santo fino a località Cancelli dove si parcheggia.

In caso di scarso innevamento, se la strada dei Lagoni dovesse essere aperta, seguirla per 4 chilometri fino ad incrociare a destra la strada sterrata per Badignana (sbarra e cartelli).

AVVICINAMENTO

L’accesso più breve e diretto è per la strada forestale che porta al lago Pradaccio. L’ingresso è però vietato. Le possibili alternative sono:

1. Per il vallone di Badignana (consigliato). Dai Cancelli si segue la carraia fino all’imbocco della strada per Badignana che si prende a destra. Si raggiungono le capanne e si prosegue fino alla Sella del Brusà. Si scende dal versante opposto e si traversa sotto la cresta Sud in direzione Nord fino all’imbocco del canalone centrale. Si continua a traversare sotto una parete e si ignora il primo canale che si incontra. Si prosegue in lieve discesa a mezzacosta fino ad intercettare il successivo canale nevoso, attacco dello Scivolo Sinistro.

2. Per il Lago Santo. Dai Cancelli si raggiunge Lagdei, quindi si sale al Lago Santo. Si prosegue verso il Marmagna e al secondo bivio si tiene a sinistra verso la Sella dello Sterpara. Si segue quindi il sentiero 719 fino al Sella del Brusà. Si scende dal versante opposto e si traversa sotto la cresta Sud in direzione Nord fino all’imbocco del canalone centrale. Si continua a traversare sotto una parete e si ignora il primo canale che si incontra. Si prosegue in lieve discesa a mezzacosta fino ad intercettare il successivo canale nevoso, attacco dello Scivolo Sinistro.

Considerare circa 2/2.30 h per entrambe le possibilità a seconda dell’innevamento (con la strada aperta si risparmia circa 1 h).

RELAZIONE

Salire il canale nevoso  su pendenze costanti (40/45°), a tratti poco più ripide, fino a scontrarsi con la fascia rocciosa. Buon ripiano sulla crestina a sinistra, sosta da attrezzare invece (friend e chiodi) sulle rocce.

1° tiro: spostarsi a destra fino ad intercettare una buona linea di salita (noi abbiamo seguito un breve diedrino nevoso ma la via non è particolarmente obbligata, 75/65°). Dopo un primo saltino le pendenze diminuiscono e si sale prima verso destra (50/60°), poi puntando al passaggio più agevole a sinistra (misto facile) ed uscendo in una nicchia dove si sosta su clessidra del terreno (40 m).

2° tiro: salire verticalmente (45/55°) fino ad uscire nei pressi della cresta. Sosta da attrezzare a friend sulla fascia di roccia che borda la parete (60 m).

Uscire in cresta, seguirla a destra fino all’uscita del Canalone Ovest, quindi si risale fino alla vetta (croce e libro di vetta).

DISCESA

Si torna sui propri passi fino alla sella dove esce il Canalone Ovest, quindi si prende il ripido pendio a destra (E/NE) costeggiando gli arbusti. Si segue poi il sentiero nel bosco, al bivio si tiene a sinistra e si raggiunge la strada Lagoni – Cancelli che si imbocca verso sinistra fino a raggiungere i Cancelli (1.30 h dalla cima). Discesa di non facile individuazione con molta neve e assenza di tracce!

OSSERVAZIONI

Il versante Ovest del Roccabiasca lo puntavo da un po’. Qualche anno fa avevo vissuto una delle prime, belle, pericolose e strampalate avventure in Appennino sulla ‘via’ No il cordino No!. Ero poi tornato a salire il Canalone Centrale ed avevo adocchiato la possibilità di qualche nuova salita su questo interessante versante.

Avevamo fatto un tentativo in una giornata di marzo di qualche anno fa ma ormai l’inverno era finito… ci abbiamo riprovato l’inizio di questo inverno 2017/18, forse anticipando troppo la stagione ma comunque salendo una linea piuttosto interessante.

Dal primo tiro invece che salire verso sinistra cercando la linea più semplice, si può pensare con buone condizioni di salire verso destra aumentando le difficoltà e raggiungendo la cresta con linea più diretta.

RELAZIONI SALITE INVERNALI IN APPENNINO

RELAZIONE PDF

 

 

Nella prima parte del canale

Nella prima parte del canale

Alla base del tratto più ripido

Alla base del tratto più ripido

L'imponente parte centrale del versante Ovest del Roccabiasca

L’imponente parte centrale del versante Ovest del Roccabiasca

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Salita8.5
Ambiente9
Arrampicata8
8.5
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8.2

Scritto da

REDclimber

FEDERICO ROSSETTI: Scalo, fotografo, racconto. Esperto di social media e comunicazione digitale, racconta le sue salite in montagna sul blog redclimber.it che ha fondato nell’autunno del 2012. In montagna muove i primi passi tra le cime dell’Appennino Settentrionale dove ha aperto nuove vie su roccia e ghiaccio. Vive le terre alte spinto dalla voglia di ricerca, riscoperta e avventura. Si dedica a raccontare le montagne dal blog alle pubblicazioni editoriali. Uno dei suoi progetti è « Vie normali Valle d’Aosta », salire tutte le 1226 cime della Valle d’Aosta e pubblicare una collana di 8 guide escursionistiche – alpinistiche. Nel 2020 ha fondato Mountain Communication, un’agenzia di comunicazione che si occupa di valorizzare realtà legate al mondo della montagna.

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