Canale a zeta, bella linea al centro della est del Prado

0
Prado-Canale-a-Z

Il Monte Prado è uno dei quattro “duemila” dell’Appennino settentrionale, nonché la vetta più alta della Toscana. Sul versante della Garfagnana digrada con grandi pendii erbosi, mentre il lato emiliano è più movimentato. La cresta che lo unisce a nord al gruppo del Cusna, con la massiccia cima secondaria del Monte Cipolla, separa due versanti dalla chiara morfologia glaciale: la conca del Lago Bargetana, in alta val d’Ozola, e la Valle dei Porci, al culmine della valle del Dolo. Gli ampi spazi aperti fanno della zona un paradiso per lo scialpinismo; ma non mancano le pareti rocciose solcate da canalini più o meno ripidi, che con neve trasformata diventano molto interessanti con piccozza/e e ramponi.

Il versante più estetico e ripido del Prado è quello est, che guarda appunto la selvaggia valle dei Porci. La via più evidente, che sbuca direttamente sull’antecima, è il canale della Clessidra, ambita discesa di sci ripido; subito a sinistra sale un canale più incassato e dall’andamento sinuoso: il Canale a zeta. Le difficoltà variano a seconda della quantità e delle condizioni della neve, e si possono intraprendere varianti più ripide. Sul canale non è presente attrezzatura. Vista l’esposizione al sole, conviene salire alla mattina presto oppure in giornate molto fredde. La via è abbastanza breve, ma spostandosi sul vicino Sassofratto, che resta all’ombra, si può coronare la giornata.

Prima salita: F.Bertoncelli, C. Messori e L. Parmeggiani, 11 marzo 1978

MONTE PRADO (2054 m) – CANALE A ZETA

In rosso la linea comune, in blu varianti seguite in attacco e uscita

In rosso la linea comune, in blu varianti seguite in attacco e uscita

 
INFO TECNICHE
Data Uscita23 febbraio 2019CompagniLuca Castellani, Matteo Topper
ItinerarioCanale a zeta alla est del Monte PradoZona MontuosaAppennino Settentrionale
EsposizioneNord estPeriodo consigliatoDicembre - aprile
Tempo e distanza2 h avvicinamento, 1,30 h il canale (a tiri), 2 h discesaDislivello1000 m (300 m il canale)
Località di PartenzaCase di Civago (RE)Quota partenza e arrivo1022 m – 2054 m
Difficoltà globaleAD-/ADDifficoltà tecnicaNeve/ghiaccio fino a 60°
ChiodaturaAssenteMaterialeDa alpinismo invernale (2 picche), fittoni e una minima scelta di protezioni veloci e qualche chiodo
Tipologia arrampicataCanale di neveRocciaMacigno buono sui lati
SegnaviaSentiero CAI 605, 631, 00Libro di vettaNo
Punti d’appoggioRifugio SegheriaAcquaFontana lungo il sentiero 605 sopra il rifugio San Leonardo al Dolo
Cartografia utilizzataCarta escursionistica – L’appennino Reggiano (foglio 2)Bibliografia utilizzataAppennino di neve e di ghiaccio Vol. 1
Giudizio100100100100ConsigliataSi! Da abbinare con un'altra salita sempre al Prado o al Sassofratto

INDICAZIONI STRADALI

Si raggiunge in auto Civago nell’Appennino Reggiano. Si attraversa il paese e al bivio si tiene la sinistra (non seguire indicazione Case Civago). Si segue la strada che diventa sterrata fino dove possibile e si parcheggia al suo termine sulla sinistra.

AVVICINAMENTO

La strada si trasforma in sentiero e la si segue su segnavia 605, in leggera salita lungo la bella valle del Dolo. Dopo un’oretta di cammino si raggiunge l’Abetina Reale e si prosegue in direzione del Rifugio Battisti. Appena il sentiero esce dal bosco e piega a destra verso il valico di Lama Lite, si inizia a traversare a sinistra sotto il monte Cipolla fino ai piedi della est del Prado. Il Canale a Zeta è quello subito a sinistra del grande solco della Clessidra.

Monte Prado - Canale a zeta

Il primo sole scalda il campo base!

RELAZIONE

Si sale l’ampio pendio fino al pinnacolo alla base del canale.

Il canale propriamente detto segue una rampa ascendente da destra a sinistra (45/50°), è possibile invece salire direttamente a sinistra con una variante un poco più ripida, si descrive questa seconda possibilità.

1° tiro: tralasciata a destra la linea del canale si saliti dritti a sinistra del gendarme (tratto a 60°), andando ad attrezzare una sosta sulle rocce a sinistra (55 m).

2° tiro: proseguire ora nel canale su pendenze costanti (50°), ignorando una diramazione a sinistra. Noi abbiamo sostato su spuntone a destra alla base di una goulottina un poco più ripida, possibile variante di uscita (50 m).

3° tiro: seguire la linea principale del canale (50°) fino all’ultimo tratto incassato e più ripido (60°), possibili altre varianti più ripide a sinistra. Sostare sulla crestina all’uscita del canale, dove si può arrivare anche percorrendo lo “Scivolo della clessidra”, variante di uscita del canalone omonimo (70 m).

4° tiro: affrontare senza via obbligata l’ampio pendio finale (45/50°) uscendo sulla cresta sommitale, facendo attenzione alle cornici (60 m). La via originale si mantiene probabilmente più a sinistra.

Dall’uscita brevemente si raggiunge l’ampio pianoro sommitale e la cima (1/2 h dall’attacco).

DISCESA

Per il canalone Nord-Est (F+). Dalla vetta si segue il grosso crinale in direzione SE fino a raggiungere la sella tra Prado e Sassofratto. Si scende dove le cornici lo consentono nella conca sottostante, quindi più ripidamente (max 40°) nel canale che si stringe un po’ fino alla base del pendio. Si raggiunge il bosco e su percorso non obbligato si scende in direzione E/NE fino a raggiungere il sentiero con segnavia 605 che si imbocca a destra in discesa. Su medesimo sentiero di salita si raggiunge il parcheggio (2 h dalla cima).

OSSERVAZIONI

Tra quelli di media difficoltà, forse il canale più bello del Prado. Abbiamo attaccato alle 11.30 ma la giornata era fredda e ventosa. Neve a tratti sfondosa nella parte centrale (probabilmente non aveva rigelato la notte), ottima nei passi più ripidi. La stessa mattina, nella nebbia, Luca ha salito il canale della Clessidra con uscita dallo scivolo, Federico e Pietro il canale Pigreco e un altro canale senza nome alla nord del Sassofratto.

RELAZIONE PDF

 

 

Verso l'attacco del canale

Verso l’attacco del canale

Monte Prado - Canale a zeta

Terzo tiro

Vetta con meteo patagonico

Vetta con meteo patagonico

Monte Prado - Canale a zeta

Alba sulla est del Prado

Our Rating

Salita8.5
Ambiente8.5
Arrampicata8
8.3
Valutazione dei lettori: (0 Voti)
0

Scritto da

Montagnatore

LUCA CASTELLANI: Salgo dunque sono Sono nato nel 1989 a Parma, in mezzo alla pianura e da 9 anni ci lavoro come falegname nella ditta di famiglia. Quasi tutto il mio tempo libero lo trascorro in montagna o dovunque trovi un minimo di pendenza. Salgo e scendo con diversi mezzi, qualche volta contemporaneamente: a piedi, con gli sci, le piccozze, la mountain bike… l’attività che prediligo è però l’arrampicata su roccia.  Laureato in Lettere, ho sempre amato scrivere e lo facevo anche prima di cominciare ad arrampicare. Nel 2013 ho creato il blog Montagnatore, dove ho raccolto foto e racconti delle mie escursioni; poi dal 2016 ho iniziato a collaborare con Federico al sito Redclimber scrivendo relazioni e racconti di arrampicate, recensioni di libri di montagna, interviste, approfondimenti su temi di attualità legati alla montagna. Come nel mio lavoro costruisco mobili su misura ogni volta diversi, che poi i clienti riempiranno con i loro vestiti o libri o suppellettili... così su Redclimber intendo creare relazioni precise e accurate, che non siano un prodotto pre-confezionato e sempre uguale, ma uno spunto da cui partire per vivere la propria avventura unica e irripetibile. 

Nessun commento

Salita Consigliata