Il Monte Alto con i suoi 1904 è una delle vette più alpinistiche e selvagge dell’Appennino Emiliano. La tormentata cresta Sud Est è forse il suo più spettacolare itinerario di salita. Dal Passo del Cerreto per il Passo dell’Ospedalaccio, si sale il ripido versante Est e infine la stretta ed esposta cresta fino in vetta. La cresta, se salita in condizioni di neve abbondante, regala il sapore di una grande ascensione tra enormi cornici e tratti sottili. Le difficoltà tecniche sono ridotte, qualche breve e semplice passo di misto, un traverso esposto (chiodo) mentre l’impegno fisico è importante, dal ripido pendio iniziale, 400 m di dislivello che non mollano mai, alla cresta che è un susseguirsi di saliscendi, alla ripida discesa verso le Sorgenti del Secchia. Non essendoci grandi difficoltà si procede sempre in conserva, utile un rinvio per il chiodo nel tratto impegnativo, altro materiale è superfluo.
Prima salita: ignoti (prima salita nota Bruno Iotti e amici il 3 marzo 1975, probabilmente già salito negli anni ’60 da alpinisti reggiani)
MONTE ALTO (1904 m) – CRESTA SE
INFO TECNICHE | |||
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Data Uscita | 16 febbraio 2013 | Compagni | Luca Ziliotti, Alberto Piazza e Giacomo Guidetti |
Itinerario | Salita al Monte Alto per la cresta Sud - Est in invernale | Zona Montuosa | Appennino Settentrionale |
Tempo e distanza | 7.15 h | Dislivello | 820 m |
Località di Partenza | Passo del Cerreto (RE) | Quota partenza e arrivo | 1261 m - 1904 m |
Difficoltà globale | AD- | Difficoltà tecnica | Tratti esposti e brevissimi passi di misto mai difficili, pendii fino a 45° |
Chiodatura | 1 chiodo lungo un traverso esposto | Materiale | 1 picca, ramponi, utile una corda, 1 rinvio e cordini |
Tipologia arrampicata | Cresta di neve e misto | Roccia | - |
Segnavia | Sentiero CAI 00 e 671 | Libro di vetta | No |
Punti d’appoggio | Bar alla partenza | Acqua | No |
Cartografia utilizzata | Carta escursionistica – L’appennino Reggiano (foglio 2) | Bibliografia utilizzata | Appennino invernale (Fabbri - Montorsi) pag. 132 - 133 Appennino di neve e di ghiaccio Vol. 1 Itinerario 143 |
Giudizio | ![]() ![]() ![]() ![]() | Consigliata | Assolutamente si!! |

INDICAZIONI STRADALI
Da Parma si prende per Traversetolo (uscita 17 tangenziale) su SP 513, raggiunto Traversetolo si segue per San Polo d’Enza che si raggiunge dopo pochi chilometri. Sempre su SP 513 si prende in direzione Ciano d’Enza – Vetto fino a raggiungere Castelnuovo Monti in poco meno di un’ ora. Si prende quindi SP 63 del Cerreto, si superano gli abitati di Cervarezza e Collagna fino ad arrivare al Passo del Cerreto, dove si lascia la macchina.
AVVICINAMENTO
Lasciata la macchina al Passo del Cerreto a quota 1261 m, si prende il sentiero 00 a destra del Bar Ristorante Passo del Cerreto, seguendo le indicazioni per le Sorgenti del Secchia, Alpe di Succiso. Il sentiero tra la boscaglia segue l’andamento del “crinale”, superando qualche radura si raggiunge senza problemi il Passo dell’Ospedalaccio (1281 m – 0,30 h). Si prende il sentiero 671 verso le sorgenti del Secchia e si inizia a salire fino a un nuovo bivio dove si prende per il Monte Alto. Si risale direttamente il pendio a sinistra di un evidente canalone costeggiando una staccionata, la salita si fa via via più ripida fino a raggiungere la cresta (2 h).


RELAZIONE
Una volta sulla cresta il percorso è obbligato, lo si segue tra saliscendi, tratti sottili e brevissime roccette. Si raggiunge una cima senza nome, si scende nuovamente, si supera qualche tratto esposto e si raggiunge il tratto più impegnativo della cresta. Inizialmente sembra uno speroncino roccioso, si deve invece traversare sulla sinistra alcuni metri (chiodo), quindi si risale sulla cresta che è ora sottile e rocciosa per qualche metro. Superato questo tratto si risale l’ultimo pendio a 30/40° verso la cima che si raggiunge con grande soddisfazione (1904 m – 5 h).
DISCESA
Dalla cima si scende lungo il crinale verso il Passo di Pietratagliata, si evita a sinistra lo sperone roccioso attrezzato, si riprende il crinale e prima del successivo speroncino roccioso attrezzato si inizia la discesa verso le Sorgenti del Secchia, su ripido pendio inizialmente 45°. Si può eventualmente procedere lungo la cresta a tratti attrezzata fino al Passo di Pietratagliata, quindi scendere a destra verso la piana delle Sorgenti del Secchia.
Alle Sorgenti del Secchia (6 h) si prende il sentiero verso il Passo del Cerreto che si raggiunge senza difficoltà (7,15 h)
OSSERVAZIONI
Spettacolare itinerario dell’appennino. Di soddisfazione, vivamente consigliato con le giuste condizioni, abbondante innevamento. La cresta è lunga ma non presenta particolari difficoltà. Una volta intrapresa però non è praticamente mai possibile abbandonarla ad eccezzione dell’ultimo pendio prima della cima, a difficoltà terminate.

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