Questa cascata è un vero e proprio piccolo gioiello dell’Appennino Settentrionale. Posta sopra il secondo Lago Gemini (Lagoni), nell’Appennino parmense è nascosta alla vista e incassata in un canyon roccioso. L’arrampicata su ghiaccio, seppur facile, è continua e con tratti divertenti in contesto ambientale notevole e isolato nonostante la vicinanza alla strada e al Rifugio Lagoni. Le difficoltà tecniche sono contenute e la cascata risulta particolarmente adatta a chi vuole muovere i primi passi su ghiaccio o a tutti gli appassionati dell’Appenino che amano muoversi con due piccozze. Lo sviluppo della cascata è di circa 200 metri con avvicinamento comodo dal Rifugio Lagoni quando la strada è aperta e con discesa su sentiero. Le soste non sono attrezzate, utile una scelta di friend e qualche chiodo da roccia oltre a qualche vite da ghiaccio per la progressione.
Prima salita: C. Longhi, F. Zarenghi e R. Donelli, inverno 1984
CASCATA DEL LAGO SCURO (1400 m circa)
INFO TECNICHE | |||
---|---|---|---|
Data Uscita | 6 gennaio 2017 | Compagni | Federico Rossetti, Luca Castellani |
Gruppo Montuoso | Appennino Tosco - Emiliano | Itinerario - Via | Cascata del Lago Scuro o del Secondo Lagone |
Esposizione | N - NE | Peridio consigliato | In inverno dopo periodi freddi |
Tempo | 3 h (2 h la cascata) + 2/3 h se si lascia la macchina ai Cancelli | Sviluppo | 200 m |
Difficoltà | II/2- qualche passo di misto facile | Chiodatura | Assente, soste da attrezzare su roccia a chiodi o friend |
Materiale | Attrezzatura da ghiaccio (3/4 viti), qualche friend e una scelta di chiodi da roccia | Bibliografia utilizzata | - |
Giudizio | ![]() ![]() ![]() | Consigliata | Si, bella! |

INDICAZIONI STRADALI
Risalita la Val Parma fino a Bosco di Corniglio si segue la strada per il Lago Santo fino a località Cancelli. Qui si prende a sinistra lungo la strada sterrata da seguire per 5 km fino al Rifugio Lagoni dove si lascia la macchina. Se la strada dovesse essere chiusa, (come solitamente d’inverno!) , lasciare la macchina nel parcheggio in località Cancelli e raggiungere a piedi il Rifugio Lagoni (considerare almeno 1/1.30 h).
AVVICINAMENTO
Dal rifugio imboccare il sentiero che sale la sponda sinistra (fontana) per la sella di Rocca Pumaccioletto e abbandonarlo subilo per costeggiare il primo lago. Al termine di questo raggiungere il secondo lago e costeggiarne sempre la sponda sinistra fino al fondo della valle. Qui entrare nel bosco e raggiungere l’evidente scivolo ghiacciato (0.20 dal Rifugio Lagoni).


RELAZIONE
1° tiro: attaccare il flusso ghiacciato e risalirlo verso destra senza difficoltà fino a un primo ripiano, sosta da attrezzare (40 m circa).
2° tiro: tiro molto breve ma divertente, salire la colata a destra per un camino ghiacciato e uscirne con passi di misto (80° M). Sostare nel ripiano (15 m).
3° tiro: continuare attaccando il ghiaccio qui particolarmente generoso (max 45°) e sostare una volta entrati nel ‘canyon’, da attrezzare a friend sul lato sinistro (50 m).
4° tiro: attaccare la colata incassata tra le rocce, superando un primo muretto (50°), quindi superato un ripiano, attaccare un secondo muretto più facile. Sostare al ripiano successivo, da attrezzare a friend a sinistra o a chiodi a destra (30 m).
5° tiro: tiro chiave. Salire all’interno del canyon che diventa qui un camino e risalirlo con facili passi di misto o su ghiaccio. Per ghiaccio più ripido (70/75°) uscire in un ripiano dove si sosta, da attrezzare a chiodi (40 m).
6° tiro: seguire il ghiaccio e risalire l’ultimo salto (50°) sostando su faggio all’uscita (25 m).
7° tiro: spostarsi a sinistra e attaccare la larga colata senza percorso obbligato (max 45°). Sostare sulla sommità su faggio (60 m).
DISCESA
Salire verso sinistra fino ad una piana, qui a destra si ritrova il sentiero che si segue in discesa fino al Rifugio Lagoni (0.20 h). Se la strada è chiusa si deve rientrare fino a località Cancelli (contare circa 1/1.30 in più a seconda delle condizioni di innevamento).
OSSERVAZIONI
Cascata non relazionata sulle guide, anche se troviamo difficile che nessuno ci abbia mai messo il naso! La salita nasce da un ‘intuizione’ di Luca, e da un a successivo sopralluogo del sottoscritto con Alberto in discesa dalla salita alla Cascata del Pumacciolo. In quell’occasione la cascata non era ancora formata e ci scorreva molta acqua.
Nel gennaio 2019, due anni dopo la nostra salita (F. Rossetti e L. Castellani il 6 gennaio 2017), la pubblicazione della stessa sulla rivista sezionale del CAI di Parma e numerose ripetizioni, siamo venuti a conoscenza che più di trent’anni prima qualcuno aveva già sbattuto le sue piccozze su questo ghiaccio!
La salita è consigliabile nel contesto dell’Appennino Settentrionale dove merita di diventare una classica di bassa difficoltà, ideale per muovere i primi passi su ghiaccio da cascata. L’accesso e la discesa sono comodi soprattutto con la strada aperta e occupano mezza giornata. Una volta usciti sul sentiero è possibile con condizioni favorevoli e poca neve fare qualche altro metro su ghiaccio attaccando le Placche dei Lagoni (quelle con le facili vie di arrampicata su placca) a sinistra del sentiero di discesa seguendo alcune colate di ghiaccio.
Durante la nostra salita abbiamo percorso i primi due tiri slegati per poi procedere a tiri fino al termine della cascata. Per il ghiacciatore medio le difficoltà risulteranno fin troppo contenute, ma sarà ripagato dal piacevole contesto. Il ghiacciatore esperto potrà salire la cascata senza particolari problemi slegato (valutando le condizioni).
CONDIZIONI E METEO INCONTRATI (6 gennaio 2017)
Cascata ancora un po’ bagnata ma sempre salibile, con acqua che scorreva sotto.
Dal punto di vista meteorologico è stata una giornata serena, ma particolarmente fredda, abbiamo salito la cascata al pomeriggio con temperature che non hanno mai superato i -5°. Alla macchina al ritorno -9°.
RELAZIONE PDF

[…] Cascata del Lago Scuro: ghiaccio plaisir in Appennino […]
[…] Cascata del Lago Scuro: ghiaccio plaisir in Appennino […]
[…] Cascata del Lago Scuro: ghiaccio plaisir in Appennino […]