L’Alpe di Succiso (2017 m) la cima più settentrionale dell’Appennino Tosco-Emiliano che supera i 2000 m. E’ una cima particolare dell’Appennino, posta completamente in territorio emiliano, ha una bella forma piramidale i cui lati sono solcati da lunghi canaloni. L’ambiente ricorda quello alpino maestoso e selvaggio, non è comoda come tante altre vette del crinale e anche la via normale ha uno sviluppo e un dislivello notevole che richiedono un impegno di circa 3 ore. La cresta Nord è la più diretta via di salita alla vetta da Succiso e risulta più bella e varia della ‘via normale’ della Cresta Est. Le difficoltà tecniche sono contenute, un tratto ripido (40/45°) o facili roccette a seconda dell’innevamento e un breve tratto esposto.
Prima salita: ignoti
ALPE DI SUCCISO (2017 m) – CRESTA NORD (INVERNALE)
INFO TECNICHE | |||
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Data Uscita | 12 marzo 2011 | Compagni | Alberto Piazza, Mario Zanardi |
Itinerario | Salita invernale all'Alpe di Succiso per la Cresta Nord | Zona Montuosa | Appennino Settentrionale |
Tempo e distanza | 4.30/5 h | Dislivello | 1050 m |
Località di Partenza | Succiso Nuovo (RE) | Quota partenza e arrivo | 980 m - 2017 m |
Difficoltà globale | F+ | Difficoltà tecnica | Breve pendio fino a 40/45° |
Chiodatura | 1 spit lungo la cresta | Materiale | Da alpinismo invernale (ramponi e piccozza, eventualmente una corda) |
Segnavia | Sentiero CAI 655 667 | Libro di vetta | No |
Punti d’appoggio | Paese alla partenza, Rifugio Rio Pascolo (non gestito) | Acqua | Fontana alla partenza |
Cartografia utilizzata | Carta escursionistica – L’appennino Reggiano (foglio 2) | Bibliografia utilizzata | GMI Appennino Ligure e Tosco Emiliano pag. 267 Appennino di neve e di ghiaccio Vol. 1 Itinerario 88 |
Giudizio | ![]() ![]() ![]() | Consigliata | Si. Salita più diretta e alpinisticamente interessante rispetto alla normale cresta Est. |

INDICAZIONI STRADALI
Si raggiunge l’abitato di Succiso Nuovo nell’Appennino Reggiano e si lascia la macchina lungo la strada nei pressi della chiesa (fontana).
RELAZIONE
Lasciata l’auto, si prende l’evidente carraia che sale, dopo pochi metri al bivio, a sinistra, in direzione Rifugio Rio Pascolo e Alpe di Succiso su sentiero 655. Si segue la carraia, si passa un rio, sempre nel bosco che a tratti si fa meno fitto e permette una vista verso il crinale e la parete della Punta Buffanaro. Si guada un secondo rio e si prosegue sempre in salita, mai ripida; la carraia si stringe in corrispondenza di un “canale” in ripida salita e al suo termine, giunti su una selletta, sempre nel bosco diventa un sentiero che si segue fino a uscire dal bosco e a raggiungere il Rifugio Rio Pascolo a quota 1570 m (1,15 h). Si continua su terreno nevoso seguendo il sentiero che passa dietro la capanna e si risale la grande valle tra le pareti del Casarola e dell’Alpe. Arrivato a un pianoro si abbandona il vallone e si prende il pendio a destra in salita verso la cresta. Il pendio si fa via via più ripido (40/45°), si supera qualche facile roccetta (1 spit) fino a raggiungere la cresta vera e propria che si percorre in direzione Sud. Si supera un tratto esposto, si raggiunge una selletta quindi si segue il bello e panoramico crestone di neve fino in vetta (2.30/3 h)
DISCESA
Dalla vetta si segue la cresta in direzione Est. Si scende superando un breve tratto con qualche roccetta a destra del crinale. Si raggiunge un bivio nei pressi di una sella e si prende a sinistra. Si scende nel vallone, restando sul versante del M. Casarola (dx del vallone guardando in basso) fino a raggiungere il Rifugio Rio Pascolo. Dal rifugio s‘imbocca il sentiero nella faggeta. Dopo una mezz’oretta il sentiero si fa carraia e si raggiunge il paese di Succiso Nuovo (2 h).
Dalla vetta si prende la bella cresta in direzione Sud – Ovest. Si scende superando qualche tratto più ripido e seguendo sempre la cresta. Nella sua parte finale la cresta si fa più rocciosa e affilata e con l’aiuto del cavo e qualche piolo metallico si scende fino a raggiungere il Passo di Pietra Tagliata. Dal passo si prende a destra verso i Ghiaccioni. Si scende nel vallone inizialmente tenendosi a destra (lato Alpe), quindi si scende direttamente e si passa nel versante opposto (lato Monte Alto). Seguendo il sentiero si raggiunge prima la piana dei Ghiaccioni poi, percorrendo la bella valle del torrente Liocca, Succiso (2.40 h).
OSSERVAZIONI
Anche se non presenta particolari difficoltà non bisogna sottovalutare la salita, l’Alpe in veste invernale è una montagna vera e severa. Per un alpinista medio la salita non offre difficoltà, per un’alpinista alle prime armi può risultare utile una corda. Se si scende dalla cresta SO tenere presente che ha difficoltà leggermente maggiori della salita.



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