Canale dell’ombra: nel cuore della ovest dell’Alpe di Succiso

0
Canale-dell'Ombra

La ovest dell’Alpe di Succiso è uno dei versanti più grandiosi dell’Appennino settentrionale: con buona copertura nevosa, è una discesa molto ambita dagli scialpinisti: quasi 700 metri di dislivello su terreno scoperto, direttamente dalla vetta. Negli inverni più secchi o a primavera inoltrata diventa invece terreno interessante per le salite alpinistiche. Oltre al classico canalone, mai difficile ma da non sottovalutare per la lunghezza, ci sono linee più strette e ripide, tra le quali il Canale dell’ombra è forse la più evidente. L’ambiente selvaggio e la traversata in cresta della vetta sono garanzia di una giornata di sicura soddisfazione: se si hanno ancora gambe e voglia, si può coronare la giornata con una salita anche sulla parete nord est!

Prima salita: ignoti (prima salita nota A. Greci, 20 marzo 2014).

ALPE DI SUCCISO (2017 m) – CANALE DELL’OMBRA

Il versante Ovest dell'Alpe di Succiso, in rosso il Canale Ovest e il Canale dell'Ombra

Il versante Ovest dell’Alpe di Succiso, in rosso il Canale Ovest (7) e il Canale dell’Ombra (8)

INFO TECNICHE
Data Uscita14 febbraio 2019CompagniLuca Castellani, Matteo Franchini, Alberto Piazza
ItinerarioCanale dell'Ombra all'Alpe di SuccisoZona MontuosaAppennino Settentrionale
Tempo e distanza6 h (2/3 h il canale)Dislivello1000 m, 450 m il canale
Località di PartenzaSucciso Nuovo (RE)Quota partenza e arrivo980 m - 2017 m
Difficoltà globaleAD-Difficoltà tecnicaMax 60°, spesso 45/50°
ChiodaturaAssenteMaterialeDa alpinismo invernale (2 picche), minima scelta di protezioni veloci e fittoni
Tipologia arrampicataCanale di neveRocciaArenaria macigno
SegnaviaSentieri CAI 653A, 671, 675, 655Libro di vettaNo
Punti d’appoggioBivacco Ghiaccioni. Bivacco Rio PascoloAcquaFontana al parcheggio
Cartografia utilizzataCarta escursionistica - L'Appennino Reggiano (foglio 2)Bibliografia utilizzataAppennino di Neve e di Ghiaccio Vol 1
Giudizio100100100Consigliata!

INDICAZIONI STRADALI

Da Parma si segue la SP 6 per Langhirano, a Pastorello si prosegue in direzione Prato Spilla/Monchio delle Corti. Raggiunto l’abitato di Selvanizza si volta a sinistra in direzione Taviano fino ad incontrare la SP 15 che si prende a destra in direzione Passo del Lagastrello. Dopo una decina di chilometri si volta a sinistra verso Succiso, che si supera in direzione Succiso Nuovo. Si lascia la macchina lungo la strada nei pressi della chiesa (fontana).

AVVICINAMENTO

Si prende l’evidente carraia, segnavia 653, che conduce alla radura dei Ghiaccioni. Dopo un’ora abbondante di cammino, quando il bosco si fa più rado, si lascia il sentiero, puntando al Canalone Ovest dell’Alpe (da non confondere con il NO, che si incontra 20 minuti prima).

RELAZIONE

Salire il Canalone Ovest in tutta la prima parte, spesso sui resti di grandi valanghe che puntualmente ripuliscono l’ampio versante dopo ogni nevicata. Conviene individuare fin dalla base il canale dell’ombra e il percorso per raggiungerlo. La pendenza aumenta mano a mano che si sale: arrivati alle prime quinte rocciose, quando il canale principale devia a destra, si tiene la sinistra (40°), per poi prendere la seconda evidente diramazione a destra (45/50°), che porta all’attacco del Canale dell’ombra (2/2.30 h).

Seguire il canale fino a una prima strettoia (60°, trovato un bel muretto di neve), dunque proseguire su pendenze costanti sui 50° fino a un altro saltino più ripido (70°). Un tratto centrale sui 45° ma sempre in bell’ambiente incassato conduce alla base di un altro saltino roccioso, che noi abbiamo superato percorrendo una rampetta ghiacciata tendente a destra (70°, ma si poteva passare anche a sinistra su pendenze di poco inferiori). L’ultimo tratto presenta pendenza costante sui 50/55° fino all’uscita sulla cresta nord-ovest. Salirne l’ultimo breve tratto fino a confluire nell’ampia Cresta Nord, che divide la valle dei Ghiaccioni da quella del Rio Pascolo. Salendo a destra su terreno aperto si raggiunge senza difficoltà la vetta (1/2 h circa dall’attacco del Canale dell’Ombra).

DISCESA

Dalla cima si scende lungo la Cresta Est (F). Raggiunta la sella che separa l’Alpe dal Casarola (cartello) si imbocca il vallone a sinistra per pendio inizialmente ripido (35/40°) tenendo il versante di destra. Si scende fino al Rifugio Rio Pascolo (non gestito), quindi per sentiero segnato si arriva  a Succiso (2 h dalla cima).

Alpe di Succiso - Canale dell'ombra

La vetta dell’Alpe di Succiso

Dall’uscita del canale si può anche scendere direttamente dalla Cresta Nord (F+), che presenta qualche passaggio esposto e un breve pendio a 45°. Così facendo si risparmia circa un’ora, ma avendo tempo salire in vetta è d’obbligo!

OSSERVAZIONI

Salita meritevole e dal discreto sviluppo (almeno per i canoni appenninici!): se con innevamento abbondante e “primaverile” le difficoltà si ammorbidiscono, in condizioni più secche il canale diventa più divertente e ingaggioso. Se si vuole salire a tiri, prevedere soste su fittoni siccome le rocce a lato del canale offrono poche possibilità di proteggersi – specialmente quando sono incrostate di ghiaccio!

La relazione si riferisce alle condizioni trovate, Alberto e Federico avevano già salito il canale nell’aprile 2015 con innevamento primaverile (foto sotto).

Le rocce sovrastanti il canale tendono a scaricare, fare attenzione soprattutto in giornate calde.

RELAZIONE PDF

 

 

 

Alpe di Succiso - Canale dell'ombra

Prima parte del Canale dell’ombra

Alpe di Succiso - Canale dell'ombra

Matteo dopo un tratto ripido

La prima parte del canale

Il tratto finale del canale

Alpe di Succiso - Canale dell'ombra

Sbuca il sole sul canale dell’ombra!

Our Rating

Salita8.5
Ambiente9
Arrampicata8
8.5
Valutazione dei lettori: (0 Voti)
0

Scritto da

Montagnatore

LUCA CASTELLANI: Salgo dunque sono Sono nato nel 1989 a Parma, in mezzo alla pianura e da 9 anni ci lavoro come falegname nella ditta di famiglia. Quasi tutto il mio tempo libero lo trascorro in montagna o dovunque trovi un minimo di pendenza. Salgo e scendo con diversi mezzi, qualche volta contemporaneamente: a piedi, con gli sci, le piccozze, la mountain bike… l’attività che prediligo è però l’arrampicata su roccia.  Laureato in Lettere, ho sempre amato scrivere e lo facevo anche prima di cominciare ad arrampicare. Nel 2013 ho creato il blog Montagnatore, dove ho raccolto foto e racconti delle mie escursioni; poi dal 2016 ho iniziato a collaborare con Federico al sito Redclimber scrivendo relazioni e racconti di arrampicate, recensioni di libri di montagna, interviste, approfondimenti su temi di attualità legati alla montagna. Come nel mio lavoro costruisco mobili su misura ogni volta diversi, che poi i clienti riempiranno con i loro vestiti o libri o suppellettili... così su Redclimber intendo creare relazioni precise e accurate, che non siano un prodotto pre-confezionato e sempre uguale, ma uno spunto da cui partire per vivere la propria avventura unica e irripetibile. 

Nessun commento

Salita Consigliata