L’Alpe di Succiso è la cima più settentrionale dell’Appennino Tosco-Emiliano che supera i 2000 m. E’ una cima particolare dell’Appennino, posta completamente in territorio emiliano, ha una bella forma piramidale i cui lati sono solcati da lunghi canaloni. L’ambiente ricorda quello alpino, maestoso e selvaggio. Non è comoda come tante altre vette del crinale e anche la via normale ha uno sviluppo e un dislivello notevole che richiedono un impegno di circa 3 ore. La parete Ovest si sviluppa dalla valle che da Succiso conduce ai Ghiaccioni fino alla cresta tra i canaloni NO e O. La parete in inverno ha un bellissimo aspetto, ci sono numerosi canali e canalini percorribili, oltre a possibili salite tra più difficili fasce rocciose. La via da noi chiamata Canale del Masso ha uno sviluppo di circa 550 m e un dislivello di 350 m; nella prima parte sale il canale centrale della parete, nella parte alta invece si sposta su uno sperone roccioso. Noi abbiamo percorso la prima parte slegati, per poi attrezzare una sosta superato un grosso masso nel centro del canale, da cui il nome alla via, e abbiamo salito la seconda parte con 6 tiri di corda. Conviene però legarsi alla base del canale, una volta iniziato non ci sono mai comodi terrazzini e anche in questa prima parte la pendenza non scende mai sotto 45°, con tratti a 50°, tra rocce affioranti. La via non è attrezzata, sono necessari 9/10 tiri di corda e le soste, quasi mai comode, non sono obbligate. Si devono attrezzare su spuntoni o con dadi e friend o chiodi sulle fasce rocciose ai lati del canale. Complessivamente è una bella salita, impegnativa per le difficoltà tecniche, pendenze fino a 60° e passi di misto, ma anche per il notevole sviluppo e dislivello.
Prima salita: A. Piazza e F. Rossetti l’8 febbraio 2013 (prima salita nota).
ALPE DI SUCCISO (2017 m) – CANALE DEL MASSO
INFO TECNICHE | |||
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Data Uscita | 8 febbraio 2013 | Compagni | Alberto Piazza |
Itinerario | Salita al Canale del Masso alla Parete Ovest dell'Alpe di Succiso | Zona Montuosa | Appennino Settentrionale |
Tempo e distanza | 7 h | Dislivello | 1000 m (la via: 350 m) |
Località di Partenza | Succiso Nuovo (RE) | Quota partenza e arrivo | 980 m - 1875 m |
Difficoltà globale | AD+ | Difficoltà tecnica | Pendio di pendeza costante a 40/45°, tratti a 60° |
Chiodatura | - | Materiale | 2 picche, cordini, chiodi e friend |
Tipologia arrampicata | Canale di neve/ghiaccio ripido | Roccia | - |
Segnavia | Sentiero CAI 653 e 655 | Libro di vetta | No |
Punti d’appoggio | Bivacco Ghiaccioni | Acqua | Fontana alla partenza |
Cartografia utilizzata | Carta escursionistica – L’appennino Reggiano (foglio 2) | Bibliografia utilizzata | Appennino di neve e di ghiaccio Vol. 1 Itinerario 84 |
Giudizio | ![]() ![]() ![]() ![]() | Consigliata | Assolutamente si! |

INDICAZIONI STRADALI
Da Parma si segue la SP 6 per Langhirano, a Pastorello si prosegue in direzione Prato Spilla/Monchio delle Corti. Raggiunto l’abitato di Selvanizza si volta a sinistra in direzione Taviano fino ad incontrare la SP 15 che si prende a destra in direzione Passo del Lagastrello. Dopo una decina di chilometri si volta a sinistra verso Succiso, che si supera in direzione Succiso Nuovo. Si lascia la macchina lungo la strada nei pressi della chiesa (fontana).
AVVICINAMENTO
Si prende l’evidente carraia, segnavia 653, che conduce alla radura dei Ghiaccioni. Circa dopo 1,15 h di cammino si lascia il sentiero (nei pressi di un segno su un albero con frecce indicanti Ghiaccioni e Succiso), puntando al Canalone Ovest dell’Alpe. Si esce dal bosco e si imbocca il canalone, che si risale costeggiando la fascia boschiva sulla sinistra fino al suo termine, dove conviene imbragarsi. Si traversa quindi a sinistra e si percorre un primo tratto a 35° fino all’imbocco del canale vero e proprio (2 h).


RELAZIONE
Si segue l’andamento del Canale: inizialmente ripido (50°), poi su pendenze minori ma costanti tra rocce affioranti (40/45°) fino a raggiungere un grosso masso nel mezzo del canale. Un tiro di corda permette di superare il masso, alla sua sinistra, con passi di misto facile, poi per sinuoso canale di neve (50°). Il canale si allarga e lo si segue per un tiro verso destra poi verticalmente (40°), sostando sulle rocce a sinistra del canale. Si attraversa il canale verso destra punatando alla fascia rocciosa sovrastante (dx). Si sale ripidamente (60°) e si sosta all’estrema destra su una sorta di sperone. Si sale a destra delle rocce, poi verticalmente superando divertenti passi di misto e si sosta sulla cresta. Due tiri facili sulla cresta, su pendio via via meno ripido, conducono alla cresta principale a quota 1750 (4,30 h). La si segue fino a raggiungere la Cresta Nord a quota 1875 m. Si segue senza difficoltà la cresta verso destra fino alla cima dell’Alpe di Succiso (2017 m – 5,30).
DISCESA
Dalla cima si scende lungo la Cresta Est (F). Raggiunta la sella che separa l’Alpe dal Casarola (cartello) si imbocca il vallone a sinistra per pendio inizialmente ripido (35/40°) tenendo il versante di destra. Si scende fino al Rifugio Rio Pascolo (non gestito), quindi per sentiero segnato si arriva a Succiso (2 h dalla cima). In alternativa è possibile scendere anche per la Cresta SO (F+) con qualche difficoltà in più.
OSSERVAZIONI
Gran bel canale nel magnifico ambiente dell’appennino invernale. L’esposizione non è favorevole ma il canale è frequentemente in condizione. Se secco offre qualche passo di misto più delicato, se l’innevamento è abbondante oppone minor resistenza e pendenze più omogenee. Da percorrere al mattino presto, soprattutto a stagione inoltrata.
Nell’ultimo tratto invece di spostarsi a destra verso lo sperone, si può continuare direttamente nel canale, uscendo poi ripidamente in cresta (50/60°, possibili cornici).
E’ possibile scendere direttamente lungo la cresta Nord invece che raggiungere la cima (40/45°). Si risparmia circa 1 h.
Ho ripetuto il canale da solo il 25 gennaio 2015 trovando condizioni più secche rispetto alla prima salita e numerosi divertenti e delicati passi di misto oltre che una breve cascatella. Sono poi uscito direttamente nel canale invece che seguire la cresta a destra, l’uscita è ripida (60°). Complessivamente è una bella salita, tra le più meritevoli dell’Appennino!
Salendo slegati i tempi si accorciano notevolmente (circa 1 h per il canale).
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