Il Pizzo Recastello (2886 m) è una bella cima molto panoramica delle Alpi Orobie. Il suo versante settentrionale si presenta come una grossa bastionata rocciosa solcata da un evidente canale che ne taglia il versante da destra verso sinistra. In inverno/primavera costituisce un’interessante salita con picche e ramponi, nel tempo divenuta classica. Il canale vero e proprio ha una pendenza media di 40° per uno svuluppo di circa 260 metri e un dislivello di 200 metri a cui si deve aggiungere l’ampio canalone di accesso su pendenze inferiori. A seconda delle condizioni si può presentare come una “stretta goulotte” con tratti più ripidi (inizio stagione – poca neve) o come un canale più ampio con pendenza omogenea (primavera – molta neve).
Prima salita: N. Corti, A. Marco, P. Perego il 18 luglio 1940
PIZZO RECASTELLO (2886 m) – CANALE NORD
INFO TECNICHE | |||
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Data Uscita | 19 dicembre 2015 | Compagni | Alberto Piazza, Pietro Delcanale, Luca Castellani |
Itinerario | Salita invernale al Pizzo Recastello per il Canale Nord | Zona Montuosa | Alpi Orobie |
Tempo | Totale 8/10h (1 h la via) | Dislivello | 1900 m (200 m la via) |
Località di Partenza | Località Grumetti (BG) | Quota partenza e arrivo | 970 m - 2886 m |
Difficoltà globale | AD | Difficoltà tecnica | Canale a 40/45°, qualche tratto più ripido 50/60° variabile a seconda delle condizioni |
Chiodatura | - | Materiale | Da Alpinismo invernale, due piccozze |
Tipologia arrampicata | Canale di neve | Roccia | - |
Segnavia | Sentiero CAI 305, 308 | Libro di vetta | Si |
Punti d’appoggio | Locale invernale Rifugio Curò | Acqua | No |
Cartografia utilizzata | - | Bibliografia utilizzata | Ghiaccio delle Orobie (itinerario 19) |
Giudizio | ![]() ![]() ![]() ![]() | Consigliata | Si! |

INDICAZIONI STRADALI
Si raggiunge in auto Valbondione nelle Alpi Orobie e si continua nel fondo della valle fino a Località Grumetti (non entrare nel paese ma tenere a sinistra) dove si parcheggia nello spiazzo al termine della strada.
AVVICINAMENTO
Si imbocca la traccia tra le case fino a una mulattiera che si segue a sinistra per pochi metri fino a un bivio. Si prende il sentiero a destra e si sale nel bosco (indicazioni Rifugio Curò) fino a una nuova e ampia mulattiera. La si segue a sinistra risalendo la valle con bella vista sulle Cascate del Serio. Si salgono i pendii meridionali del Monte Cimone con ampi tornanti e con un traverso esposto intagliato nella roccia si giunge ai Rifugi (1915 m – 2/3 h). Con molta neve si deve evitare questo percorso, forte pericolo valanghe e optare per il sentiero invernale segnavia 332 che sale da località Pianlivere.


Panoramica dalla cima: in primo piano le Orobie con il Pizzo Coca e Redorta, sullo sfondo a destra il ghiacciaio del Bernina

RELAZIONE
Dai Rifugi seguire la mulattiera verso il Rifugio Barbellino che costeggia il lago a mezzacosta. Sono possibili diversi avvicinamenti non obbligati a seconda delle condizioni e dell’innevamento. Noi abbiamo superato un bivio con ponticello e proseguito sulla mulattiera fino ad incrociare una traccia segnata che saliva per un valloncello a destra, direzione Pizzo Recastello. L’abbiamo seguita, poi abbandonata e siamo saliti a destra per pendii erbosi e rocce appoggiate fino ad entrare nella conca del Recastello dove abbiamo calzato i ramponi (1 h senza neve dai rifugi). Dalla conca si risale l’ampio canalone nevoso su pendenze via via più ripide (20/30°), poi verso destra e una corta fascia rocciosa (30/40°). Con scarso innevamento la si supera a destra con passi di misto e si raggiunge l’imbocco del canale vero e proprio (2 h dal Rifugio Curò) dove si procede con due piccozze. Si segue la bella rampa – canale incassata tra le pareti rocciose con pendenze costanti (40/45°) e qualche breve tratto più ripido fino ad uscire su una selletta (3 h dal Rifugio). Si segue la Cresta SO verso sinistra tra neve e roccette (I°), raggiungendo infine la croce di vetta del Pizzo Recastello (2886 m – 3.15 h dal Rifugio).
DISCESA
Si scende lungo la cresta di salita fino a un colletto dove si prosegue per il pendio a sinistra su terreno delicato, ometti. Con molta neve e senza tracce è di difficile individuazione. Si scende traversando a sinistra fino a un canale camino attrezzato. Lo si supera raggiungendo i pendii sottostanti della Val Cerviera. Si prosegue in falsopiano, poi in discesa a destra per valloncelli lungo il sentiero estivo e le tracce spesso presenti. Si scende poi più decisamente a una conca più ampia e si segue il vallone verso destra fino a ricongiungersi alla mulattiera che conduce al Rifugio Curò (2 h dalla cima). Per medesimo sentiero dell’avvicinamento si rientra al parcheggio (3.30 h dalla cima).
OSSERVAZIONI
Gran bella salita, una vera e propria ascensione! E’ possibile pernottare al bel locale invernale del Rifugio Curò: 6 letti con coperte, luce e telefono (riceve le chiamate del Rifugio Curò). Noi abbiamo salito il Canale a fine dicembre in condizioni particolari, poco innevamento (la neve era sopra i 2400 metri) e condizioni parecchio secche, trovandolo forse un po’ più impegnativo della classica salita primaverile. Non ci sono comunque difficoltà particolari e si sale bene slegati con due piccozze ma il tratto impegnativo è sostenuto (200 metri con pendenza media a 40°) in ambiente suggestivo e severo: una bella rampa ghiacciata tra le pareti. La discesa l’abbiamo trovata pulita nel primo tratto delicato, poi tracciata nei valloncelli della Val Cerviera; con molto innevamento l’orientamento è difficoltoso se non si conosce la zona.
GUIDE, RIFUGI, WEBCAM, BIVACCHI
Rifugio Curò : 100 posti (6 posti nel locale invernale) www.antoniocuro.it 0346 44076

WEBCAM LAGO BARBELLINO (www.antoniocuro.it)

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