Canale Tua al Pizzo di Redorta: il canale più bello delle Orobie

0
Pizzo-di-Redorta-Canale-Tua

Con i suoi 3038 metri il Pizzo di Redorta è uno dei tre tremila delle Alpi Orobie. Domina il bellissimo anfiteatro naturale della ‘conca dei giganti’ dalla medesima quota della Punta di Scais e col Pizzo Coca, maggiore elevazione del gruppo dall’alto dei suoi 3050 metri. La sua parete Est, una delle maggiori e più interessanti delle intere Orobie, è costituita da una serie di speroni dalla roccia dubbia, intramezzati da profondi canali. Poco interessante in estate, la parete in veste invernale offre innumerevoli possibilità di salite mai banali e di sicura soddisfazione. Il Canale Tua, celebre per la sua caratteristica forma e strozzatura a S, è forse il più classico e ripetuto del settore, insieme al Canale Centrale alla Fetta di Polenta: una vera e propria ascensione nel cuore della parete lungo il profondo canale che ne incide il fianco fino alla Bocchetta di Scais. L’itinerario non costituisce solo una meravigliosa salita dai piacevoli contenuti tecnici ma regala scorci unici sul Pizzo Coca, la cui cima viene racchiusa dalle rocciose e scure pareti del canale, che ne costituiscono una cornice unica e perfetta. Il canale supera un dislivello di poco superiore a 500 metri con pendenze che difficilmente scendono sotto i 40/45° e numerosi tratti più ripidi. Le difficoltà tecniche (max. 80° o IV in roccia) sono mutevoli a seconda delle condizioni, ma generalmente il canale si presenta più secco a inizio stagione con qualche salto di misto, mentre è interamente su neve con brevi salti più ripidi di ghiaccio in primavera. Il canale termina alla Bocchetta di Scais e la cima si raggiunge per la bella e panoramica cresta Nord.

Prima salita: Lucshinger E. e Sala. B il 7 settembre 1919 (in discesa ??)

PIZZO DI REDORTA (3038 m) – CANALE TUA

La parete est del Pizzo di Redorta (da 'Ghiaccio delle Orobie') - il Canale Tua è il numero 34

La parete est del Pizzo di Redorta (da ‘Ghiaccio delle Orobie’) – il Canale Tua è il numero 34

INFO TECNICHE
Data Uscita8/9 dicembre 2016CompagniFederico Rossetti, Alberto Piazza
ItinerarioSalita invernale al Pizzo di Redorta per il Canale TuaZona MontuosaAlpi Orobie
TempoTotale 12.30 h (2.30 h la via)Dislivellotot. 2170 m (500 m la via)
Località di PartenzaValbondione (BG)Quota partenza e arrivo990 m circa - 3038 m
Difficoltà globaleAD/D (variabili a seconda delle condizioni)Difficoltà tecnicaPassi a 80°/IV e misto, spesso 40/45° con tratti più ripidi
ChiodaturaAlcune soste attrezzate, qualche chiodoMaterialeDa alpinismo invernale, 2 piccozze
Tipologia arrampicataCanale di neve ripido con salti ripidi di ghiaccio/mistoRoccia-
SegnaviaSentiero CAI, tracceLibro di vettaNo
Punti d’appoggioRifugio Coca e Rifugio Brunone (locali invernali)Acqua-
Cartografia utilizzata-Bibliografia utilizzataGhiaccio delle Orobie (itinerario 34)
Giudizio100100100100100ConsigliataSi, salitona!

INDICAZIONI STRADALI

Raggiunta in auto Valbondione in Valle Seriana nelle Alpi Orobie, si attraversa il paese, quindi si svolta a sinistra (indicazioni per il Rifugio Coca) e si lascia la macchina poche decine di metri dopo l’ultima casa del paese (posteggi sulla sinistra dopo i cartelli che indicano l’inizio del sentiero).

AVVICINAMENTO

Dal parcheggio si scende pochi metri verso Valbondione e nei pressi di una bacheca con cartina e indicazioni si prende a destra il sentiero che scende sul fondo del torrente. Superato il ponticello si segue il sentiero che attraversa l’area boulder (indicazioni Rifugio Coca) e si inizia a salire con ripidi tornanti nel bosco di faggi. Ad un bivio si continua dritti in continua ascesa (indicazioni per il rifugio) fino ad uscire dal bosco in vista della diga e, più in alto sulla sinistra, del rifugio. In poco più di due ore si raggiunge il Rifugio Coca (1892 m) e si prosegue sulla destra orografica della valle. Si continua a salire sempre sul lato sinistro (guardando le cime) del vallone fino al bellissima conca del Lago Coca, denominata ‘Conca dei Giganti’, sulla quale si affacciano le cime più alte delle Orobie. Si contorna il lago, sempre ghiacciato in inverno, passando sul lato destro puntando al fondo del vallone. Il canale Tua è ora facilmente individuabile (anche se si vede solo all’ultimo momento) essendo la linea che sale e taglia verso sinistra sotto la parete più imponente del versante formato dal Pizzo di Redorta – Fetta di Polenta e Punta di Scais. Individuato il canale si sale l’ampio pendio su pendenze modeste fino a quando se ne raggiunge “l’attacco” a quota circa 2400 m, quando le pareti contornano il canale dai due lati (1.30 h dal rifugio, 4 h dal parcheggio).

 

 

L'attacco del canale

L’attacco del canale

Pizzo di Redorta Canale Tua

Tramonto sul Pizzo Recastello e il Monte Cimone dal Rifugio Coca

RELAZIONE

Salire il canale che inizialmente si presenta come un ampio pendio (30/40° costanti e in aumento progressivo) incassato tra le pareti. La pendenza aumenta quando si stringe tra le rocce ed qui è consigliabile procedere con due piccozze. L’ambiente è suggestivo con incantevole vista sulla cima del Pizzo di Coca. Su pendenze divertenti (45°) si segue la line di neve stretta tra le pareti e a una biforcazione si sale a sinistra (50°). Si continua su pendenze sostenute sotto rocce aggettanti fino alla base di un primo salto. Qui a seconda delle condizioni si sale il lato di sinistra (60°), quindi si traversa a destra (1 chiodo) e si rientra nel canale (possibilità di superare il salto con un tiro di corda, chiodo con cordino sul lato destro del canale sotto il salto). Si continua nel canale fino a quando è chiuso da un nuovo tratto verticale. Qui inizia il tratto più impegnativo che a seconda delle condizioni si può superare con due tiri di corda.

Sostare in basso su un chiodo con cordino sul lato destro e non raggiungere la grottina alla base del tratto verticale.

1° tiro: salire il canale senza difficoltà (45°) fino a quando il canale è chiuso da una parete rocciosa, cordino incastrato sul fondo della ‘grotta’. Dal cordino traversare due metri a sinistra, quindi salire verticalmente su roccia o ghiaccio (75/80° M) con difficoltà variabili a seconda delle condizioni, poco/non proteggibile. Si continua poi per qualche metro in verticale (65/70°) e si esce nel canale che senza difficoltà porta a sostare sulla parete di destra su due chiodi e cordini (50 m).

2° tiro: continuare nel canale senza difficoltà (40/45°) fino a quando è chiuso da un nuovo tratto verticale (chiodo con cordini). Superare un difficile passo iniziale (80° M), un poco ‘esposto’, quindi salire verticalmente e uscire nuovamente nel canale nevoso dove si sosta dopo qualche metro sul lato sinistro su due chiodi e cordini (40 m).

Qui conviene slegarsi e continuare nel canale nevoso un poco più largo ma sempre stretto tra le pareti (40°). A una biforcazione prendere a destra nel canale che va a stringersi nuovamente con pendenze che vanno ad accentuarsi (45°). Superare un primo breve salto (passo a 75° M) e continuare nel canale con una serie di salti più ripidi (passi a 60/65°) o su pendenze costanti a seconda delle condizioni fino ad uscire nel tratto finale più aperto. Con pendenze costanti su neve (40/45°) si raggiunge la Bocchetta di Scais (2900 m – 2.30 h dall’attacco).

Nel versante opposto a quello di salita scende la via normale, per raggiungere la cima seguire invece la cresta a sinistra, inizialmente ripida (corda fissa presente se non sotto la neve). Proseguire mantenendosi sempre sul versante ovest (destra) e non sul filo di cresta. Aggirare una paretina rocciosa scendendo qualche metro sempre nel versante ovest, quindi continuare verso destra in progressiva ascesa fino ad un crinale contro il cielo  da cui si raggiunge facilmente la vetta (3038 m – 0.30 h dalla bocchetta).

DISCESA

Per la discesa ci sono due possibilità:

1: tornare sui propri passi fino alla Bocchetta di Scais e scendere nel canale a sinistra lungo la via normale.

2: scendere per il più impegnativo canale Ovest (opzione da noi seguita) e consigliabile con buone condizioni della neve. Dalla cima scendere per roccette verso la cresta Sud, quindi seguirla mantenendosi sul versante destro (ovest) fino a raggiungere un’evidente sella. Scendere il canale a destra, inizialmente ripido (45°) ma con pendenza che va via via attenuandosi. Nella parte terminale il pendio si fa nuovamente più ripido e si scende tra fasce di roccia (45°) fino all’ampio pianoro sottostante. Portarsi sulla sponda opposta del pianoro, quindi traversare lungamente in direzione Ovest (verso il rifugio inizialmente visibile) sotto una fascia rocciosa (attenzione a questo pendio molto assolato). Quando si è in vista del rifugio si scende qualche metro, quindi si raggiunge  comodamente il Rifugio Brunone (2295 m – 1.30 h dalla cima).

Da rifugio si segue il sentiero che scende prima dolcemente, quindi ripidamente nel vallone. Con ripidi tornanti si raggiunge la valle di Fiumenero che si segue per comodo sentiero in ambiente suggestivo. Poco prima di un ponte il sentiero si divide, noi abbiamo seguito quello denominato ‘variante’ che permette di accorciare un poco il percorso e raggiungere a monte il paese di Fiumenero (4 h dalla cima). Dal paese per tornare al parcheggio si segue la strada asfaltata che risale la valle (conviene imboccare la pista ciclabile). Dopo sei lunghi chilometri si ritorna così alla partenza (5.30 h dalla cima).

OSSERVAZIONI

Salita lunga e complessa, più che tecnicamente (le difficoltà non sono mai eccessive e comunque mutevoli a seconda della stagione) per la sua logistica, la sua lunghezza e nel trovare le giuste condizioni. Per la salita in sicurezza sono necessarie condizioni di neve assestata che di solito si trovano in primavera o inizio inverno (difficilmente in pieno inverno) e partire presto attaccando il canale alle prime luci. La parete prende infatti il primo sole e anche se il canale rimane incassato, le pareti scaricano pietre nell’imbuto naturale. È consigliabile pernottare al locale invernale del Rifugio Coca, così da spezzare la salita e attaccare presto.

La salita è stata descritta nelle condizioni e con le difficoltà incontrate, si ricorda come esse possano essere mutevoli ma tendenzialmente inferiori. Noi non abbiamo utilizzato ulteriori protezioni oltre ai chiodi già infissi, è però consigliata una minima dotazione di chiodi da roccia, ghiaccio e friend/dadi piccoli.

I tempi di salita e discesa possono variare (aumentare) in funzione della qualità e quantità della neve. Non dimenticarsi che la discesa è molto lunga e non riporta alla partenza e che dal paese di Fiumenero si devono percorrere 6 km di strada asfaltata (consigliabile seguire la pista ciclabile) o organizzarsi con due macchine.

CONDIZIONI E METEO INCONTRATI (8/9 dicembre 2016)

Neve quasi sempre portante anche se non perfettamente rigelata. Nella nostra ripetizione abbiamo incontrato un paio di salti di misto: il primo si supera agevolmente traversando da sinistra a destra (chiodo), il secondo e il terzo (quelli di solito sempre presenti) sono sporchi di neve e con poco ghiaccio ma con buoni agganci. La parte alta è con buona neve, qualche tratto più ripido e saltini di misto facile. Nelle nostre condizioni la salita è valutabile D-/D.

Dal punto di vista meteorologico è stata una giornata non particolarmente fredda ma limpidissima. Neve comunque buona che non ha mai mollato. In discesa sotto i 2300 si stava bene in maglietta, in fondovalle ‘freddo e gelo’!

GUIDE, RIFUGI, WEBCAM, BIVACCHI

Il Rifugio Coca dispone di un locale invernale per almeno 10 persone con coperte. Il locale è molto spartano, non c’è nulla oltre i letti, un tavolo, due sgabelli e le coperte, ma pulito. www.rifugiococa.it

Il Rifugio Brunone che si incontra in discesa dispone un locale invernale con 8 letti e coperte, un tavolo e due sgabelli. rifugiobrunone.it

La webcam del Rifugio Coca verso la Conca dei Giganti

[mbm_book_grid id=’10970′]

RELAZIONE PDF

 

 

Nella prima parte del canale sorvegliati dal Pizzo Coca

Nella prima parte del canale sorvegliati dal Pizzo Coca

Si stringe

Si stringe

2° salto

2° salto

Pizzo di Redorta Canale Tua

Nella parte alta del canale

Cresta finale

Cresta finale

Cima

Cima

Pizzo di Redorta Canale Tua

La discesa per il canalone Ovest

Rifugio Brumone

Rifugio Brumone

Pizzo di Redorta Canale Tua

Il versante di discesa con il Canalone Ovest

Our Rating

Salita9.5
Ambiente10
Arrampicata9
9.5
Valutazione dei lettori: (2 Voti)
9

Scritto da

REDclimber

FEDERICO ROSSETTI: Scalo, fotografo, racconto. Esperto di social media e comunicazione digitale, racconta le sue salite in montagna sul blog redclimber.it che ha fondato nell’autunno del 2012. In montagna muove i primi passi tra le cime dell’Appennino Settentrionale dove ha aperto nuove vie su roccia e ghiaccio. Vive le terre alte spinto dalla voglia di ricerca, riscoperta e avventura. Si dedica a raccontare le montagne dal blog alle pubblicazioni editoriali. Uno dei suoi progetti è « Vie normali Valle d’Aosta », salire tutte le 1226 cime della Valle d’Aosta e pubblicare una collana di 8 guide escursionistiche – alpinistiche. Nel 2020 ha fondato Mountain Communication, un’agenzia di comunicazione che si occupa di valorizzare realtà legate al mondo della montagna.

Nessun commento

Salita Consigliata