Qui la guida Buzzella, che non aveva mai fatto alcuna ascensione invernale, restò impressionata dallo stato della montagna e cominciò quasi a mettere in dubbio la riuscita della gita. Il buon uomo temeva altresì che, toccata ad ora tarda la cima, ci pigliasse poi la notte fra quei dirupi. Ma il nostro scopo si doveva ottenere: la vetta dei Legnone doveva essere per la prima volta d’inverno raggiunta dai soci della Sezione Comasca.

dalla recensione della prima salita invernale del Monte Legnone di M. Chiesa 1-2-3 febbraio 1891
Il Monte Legnone con i suoi 2610 m è la cima più alta della provincia di Lecco e ultimo baluardo occidentale delle Alpi Orobie. A Nord/Nord-Ovest precipita sul Lago di Como con un immensa muraglia alta 1700 metri mentre sul suo versante SO/Ovest si presenta come un ampio pendio solcato da poco marcati canali chiusi a destra da una parete rocciosa e a sinistra dalla cresta dove sale il sentiero della ‘via normale’. Come suggerisce wikipedia la cima non ha un particolare interesse alpinistico e costituisce perlopiù un meraviglioso balcone panoramico escursionistico. L’enciclopedia del web si è dimenticata però di citare le notevoli possibilità invernali che questa massiccia e non banale montagna offre d’inverno. L’enorme parete nord-ovest, “pochissimo frequentata, è stata infatti teatro di numerose imprese invernali su terreno misto effettuata con la tecnica di un tempo, arrampicando a mani nude lungo i tiri di roccia, togliendo anche i ramponi se le difficoltà lo richiedevano” (Ghiaccio delle Orobie – V. Cividini e M. Romelli). Il Canale Sovian o canale Ovest è la salita più classica e frequentata del versante SO, salito nel dicembre 1976 dai tre fratelli Cendali che lo dedicarono alle loro fidanzate: Sonia, Viviana e Anita. Il canale che supera un dislivello di circa 600 metri con pendenze abbastanza contenute ma variabili a seconda delle condizioni tra i 45 e i 60° è una bella e lunga salita in ambiente severo.
Prima salita: fratelli P., A., F. Cendali il 26 dicembre 1976
MONTE LEGNONE (2610 m) – CANALE SOVIAN (o CANALE OVEST)
INFO TECNICHE | |||
---|---|---|---|
Data Uscita | 30 novembre 2016 | Compagni | Federico Rossetti, Mario Brunelli |
Itinerario | Salita invernale al Monte Legnone per il Canale Sovian o Canale Ovest | Zona Montuosa | Alpi Orobie |
Tempo | Totale 6/8 h (2/3 h la via) | Dislivello | 1400 m (600 m la via) |
Località di Partenza | Rifugio Roccoli Lorla (LC) | Quota partenza e arrivo | 1450 m - 2610 m |
Difficoltà globale | PD+/AD- | Difficoltà tecnica | Canale a 30/60° |
Chiodatura | - | Materiale | Da Alpinismo invernale. 2 piccozze |
Tipologia arrampicata | Canale di neve | Roccia | - |
Segnavia | Sentiero CAI, tracce | Libro di vetta | No |
Punti d’appoggio | Rifugio alla partenza | Acqua | Fontana alla partenza (sul sentiero che costeggia il lago) |
Cartografia utilizzata | - | Bibliografia utilizzata | Ghiaccio delle Orobie (itinerario 110) |
Giudizio | ![]() ![]() ![]() ![]() | Consigliata | Si, montagna molto panoramica. Salita non difficile, ma ambiente severo. |

INDICAZIONI STRADALI
Da Lecco proseguire per la Valtellina ed uscire a Dervio. Seguire per la Val Varrone lungo la strada che sale e diventa via via più stretta. Al paese di Tremenico svoltare a sinistra, indicazioni per il Rifugio Roccoli Lorla. Seguire a lungo la piccola strada fino al suo termine nei pressi di un laghetto, parcheggio.
AVVICINAMENTO
Dal parcheggio (1450 m), imboccare il sentiero (indicazioni Legnone) che supera il rifugio e sale nel bosco. Continuare con qualche saliscendi sulla lunga dorsale che collega il Monte Legnone e Legnoncino fino a quando usciti dal bosco si risale un ripido pendio con numerosi tornanti, uscendo infine sulla cresta di Albarè da dove in traverso in parte attrezzato si raggiunge il Bivacco Silvestri (2148 m – 2 h). Dal bivacco scendere a destra senza percorso obbligato il solare versante che dà accesso alla base dei canali della parete SO. Conviene scendere direttamente, facendo attenzione all’erba/neve scivolosa, poi traversare fino all’attacco del canale (2.30 h).


RELAZIONE
Salire il canale scegliendo il percorso migliore a seconda delle condizioni, tenendosi sempre contro la parete di destra. Dopo una prima parte su pendenze modeste (30/40°), ignorare il canale a sinistra (variante Poldo), e salire a destra ripidamente su pendenze abbastanza costanti o alternando tratti più ripidi a settori più appoggiati a seconda dell’innevamento (40/60°). Quando il canale termina contro una fascia rocciosa traversare in ascesa verso sinistra, quindi imboccare un nuovo canale che sale superando qualche tratto ripido (60°). Su pendenze modeste si raggiunge poi il ripido tratto terminale dove è possibile uscire direttamente in cima a sinistra o salire verticalmente a un colletto a destra (grande cornice) da dove si raggiunge facilmente la cima per cresta verso sinistra (2610 m – 2/3 ore dall’attacco).
DISCESA
Scendere la bella cresta in direzione del Lago di Como (qualche tratto attrezzato). Dopo una prima parte più esposta si segue la cresta in discesa senza particolari difficoltà spostandosi talvolta sul lato sinistro e raggiungendo infine il bivacco (0.30 h dalla cima). Per medesimo percorso dell’avvicinamento si raggiunge il parcheggio (1.45 h dalla cima).
OSSERVAZIONI
Bella ascensione, non difficile ma lunga e in ambiente severo. Le difficoltà del canale possono variare a seconda dell’innevamento (PD+/AD-) su pendenze che comunque non superano mai i 60/65°. Fare attenzione alle grandi cornici che sormontano il canale e che ne rendono talvolta complessa l’uscita. La discesa è spesso tracciata e non ha difficoltà e si svolge quasi sempre su sicura cresta. Il canale prende il sole quindi va salito presto soprattutto a stagione inoltrata.
CONDIZIONI E METEO INCONTRATI (30 novembre 2016)
Il canale era in buone condizioni, molto variabili ma complessivamente più che discrete. La prima parte senza neve (qualche passo di I/II°), la parte centrale su ottima neve dura con qualche tratto più ripido (60/65°), la parte finale con un po’ di neve riportata e sfondosa. L’uscita è stata abbastanza faticosa e ‘complicata’ attraverso la cornice sommitale.
In giro non c’era tantissima neve ma aumentava esponenzialmente salendo ed era difficilmente misurabile; in cresta e in alto molti accumoli da vento, cornici e pareti impestate di neve/ghiaccio che ci hanno regalato un bellissimo ambiente invernale.
Dal punto di vista meteorologico è stata una giornata molto fredda e limpidissima. Molto vento al mattino, poi calato. Neve buona tutto il giorno che non ha mai mollato anche al sole.
GUIDE, RIFUGI, WEBCAM, BIVACCHI
Il Bivacco Silvestri o Cà de Legn (2148 m) non attrezzato e molto spartano ma pulito con solo due panche e una coperta. Spazio per 4/5 persone sul pavimento.

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