Pisanino – Parete NE: sulla più alta delle Apuane per la via Zappelli

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Pisanino - Via Zappelli

Il Pisanino con i suoi 1947 metri è la cima più elevata delle Alpi Apuane. Montagna possente da tutti i lati, non offre vie facili di salita né in estate né a maggior ragione in inverno. Il suo versante NE presenta una bella parete con alcune rampe/canali orientati da sinistra a destra intervallati da fasce rocciose. La parete è ampia e complessa ed è chiusa a sinistra dalla Cresta della Mirandola e a destra dalla Cresta della Bagola Bianca. La via Zappelli sale la rampa al centro del settore con percorso logico e diretto alla vetta. Le difficoltà sono classiche ma come dice il grado ‘difficile’ comunque non banali e dopo una prima parte di zig zag la via segue l’evidente rampa con 5 tiri di corda su pendenze continue (50°) con qualche tratto più ripido sul primo e quinto tiro.

Prima salita: O. Bastrenta e E. Guarinieri il 15 marzo 1959, C. Zappelli e W. Batic il 7 marzo 1960 (non si sa se i due itinerari coincidano completamente o in parte).

PISANINO (1947 m) – VIA ZAPPELLI

Pisanino - Via Zappelli

La NE del Pisanino con il tracciato della via in rosso, in verde la via di discesa

INFO TECNICHE
Data Uscita15 febbraio 2017CompagniFederico Rossetti, Alberto Piazza
ItinerarioVia Zappelli alla Ne del Pisanino, discesa per la Nerli-SerperiZona MontuosaAlpi Apuane
TempoTotale 7/8 h (3 h la via)Dislivello1000 m (600 m la via)
Località di PartenzaLocalità Pianellaccio (MS)Quota partenza e arrivo950 m - 1947 m
Difficoltà globaleD Difficoltà tecnicaNeve/ghiaccio fino a 70/80°, tratto a 70°, spesso 50°
Chiodatura1 chiodo a una sostaMaterialeDa alpinismo invernale (due piccozze e 1 mezza da 60 m sufficiente).
Qualche chiodo e friend, viti corte, fittoni e 'agganci da terra'
Tipologia arrampicataCanale/rampa di neve con qualche tratto più ripidoRoccia-
SegnaviaTracceLibro di vettaNo
Punti d’appoggio-AcquaNo
Cartografia utilizzataAlpi Apuane - Carta dei sentieri e rifugi 1:25000Bibliografia utilizzataGhiaccio Salato – Relazione 91 (pag. 136)
Giudizio100100100100ConsigliataSi, molto bella!

INDICAZIONI STRADALI

Da Aulla (Uscita A15) si seguono le indicazioni per Fivizzano, poi per Minucciano. Superato quest’ultimo paese si oltrepassa una galleria e si scende verso Gramolazzo. Al paese prendere a destra verso Gorfigliano e poco dopo il distributore in località Molino proseguire a destra seguendo le indicazioni per ‘Chiesa vecchia‘. Oltrepassare il cimitero e seguire la strada in salita per 400 metri, quindi svoltare a destra (indicazioni per ‘Chiesa vecchia‘) con ripido tornante non molto evidente. Seguire la stradina asfaltata fino a un bivio. Qui tenersi a sinistra per strada sterrata che si segue fino al suo termine (la carraia impraticabile secondo la guida Ghiaccio salato, è stata sistemata e si sale bene, unico problema le canaline dell’acqua per le macchine basse!). All’andata noi ci siamo fermati poco prima di un evidente valletta dove la strada compie un ansa, spiazzo sulla destra, ma conviene proseguire, la strada migliora e l’avvicinamento è più comodo.

AVVICINAMENTO

Seguire la traccia evidente che sale a sinistra tra i castagni (qualche ometto) fino ad uscire dal bosco alla base dell’ampio e contorto versante NE del Pisanino. Salire su percorso non obbligato a sinistra per portarsi al centro sotto un’evidente rampa nevosa che sale verso sinistra (1/1.30 h senza neve). Se si fosse lasciata la macchina nei pressi della buca/valletta, imboccare una traccia poco evidente sul lato sinistro dove il bosco è più rado (qualche ometto). Seguirla poi per ripidi prati, quindi più comodamente nel bosco con i resti di qualche carbonaia. Continuare a salire su percorso non obbligato facendo attenzione a non finire in grotte/pozzo poco prima di uscire dal bosco. Portandosi infine al centro del versante all’attacco della rampa nevosa verso sinistra (1/1.30 h senza neve). Se si lascia la macchina al termine della strada asfaltata aggiungere indicativamente 1 ora.

 

 

Pisanino - Via Zappelli

La facile rampa iniziale

 

Pisanino - Via Zappelli

Alba sul Pisanino

RELAZIONE

Percorrere l’evidente pendio che taglia verso sinistra (40°) fino a un pianoro, qui imboccare una rampa a destra, poi salire verso sinistra ed uscire con qualche tratto più ripido su una crestina che immette su un ampia rampa-canale. Al medesimo punto si può arrivare anche imboccando l’evidente rampa che taglia la parte bassa del versante dal suo inizio sul margine  in basso a destra. Seguire poi il canale puntando all’intaglio che dà accesso al tratto più impegnativo della salita. Poco prima del tratto ripido conviene legarsi sulla sinistra.

1° tiro: salire facilmente fino alla base del salto quindi attaccarlo direttamente (noi abbiamo trovato una piccola cascatina di ghiaccio, passo a 70/80° in uscita) ed uscire su neve. Continuare poi per canale verso destra (50/60° continui) fino al termine della corda quando il canale diventa meno ripido (il secondo deve salire alla base del salto ghiacciato). Sostare in prossimità di rocce affioranti sulla sinistra, sosta particolarmente difficile da attrezzare, bisogna arrangiarsi… (60 m).

2° tiro: continuare sulla rampa nevosa costeggiando la fascia rocciosa a sinistra (40/50°) e sostare in una nicchia sul lato sinistro, da attrezzare a chiodi (30 m).

3° tiro: ancora sulla rampa un po’ più ripida (55/50°). Sostare poi in una comoda nicchia sul lato sinistro alla base di un diedro, vecchio chiodo in basso, da integrare a friend (40 m).

4° tiro: spostarsi a destra, quindi salire verticalmente a destra per canaletto poco marcato (60°) , poi a una piantina traversare dieci metri a destra e sostare su solido fio (30 m).

5° tiro: spostarsi a sinistra quindi salire verticalmente per paretina di neve, erba e ghiaccio su belle pendenze sostenute (max 75°) verso una piantina. Uscire poi su pendio meno inclinato (50°) e continuare fino alla cresta sommitale. Conviene sostare su spuntone a sinistra nei pressi di una targhetta (50 m).

La cima dista pochi passi seguendo la cresta (3/4 h dalla base del versante).

DISCESA

Seguire la cresta verso est, qualche passo esposto fino a quando diventa più larga e piatta. Ancora in cresta abbassarsi qualche metro fino a un colletto. Imboccare il canale a sinistro (Via Nerli-Serperi) e seguirlo in ripida discesa (45/40°). Dopo i metri iniziali la pendenza diminuisce un poco ma torna nuovamente ripido nei pressi di una strettoia (50°). Ancora per canale meno ripido poi scendere con attenzione una nuova ripida ma breve strettoia (50/60°). Al suo termine traversare a sinistra, faccia a valle, qualche metro (un po’ esposto) fino a una piantina dove attrezzare una doppia da 30 m che deposita sul pendio più comodo. Traversare a sinistra fino a riportarsi nei pressi dell’attacco dove si segue lungamente la comoda rampa (max 30/40°). Nell’ultimo tratto si abbandona la rampa e si scende a destra fino al limitare del bosco dove si devono ritrovare le tracce della salita che si seguono fino alla partenza (2/3 h dalla cima).

OSSERVAZIONI

Prima volta sul Pisanino e la regina delle Apuane non delude, vera montagna per nulla banale. La via è bella e severa, mai difficile, tutta su neve e ghiaccio, ma con tratti poi neppure così banali. Ambiente severo di prim’ordine. Via descritta nelle condizioni incontrate, l’annata non è stata particolarmente nevosa, quindi è probabile che il salto del primo tiro tenda a colmarsi.

Discesa non facile ma tutto sommato veloce e diretta (si ripassa anche dall’attacco…), necessita però buona sicurezza a procedere sul ripido all’ingiù. Eventualmente si può scendere dal Canale delle Rose, ma la neve è spesso marcia e la discesa risulta poi più lunga e complessa.

Sulla parete corrono altre vie più impegnative sulle rampe parallele e contornanti la via Zappelli: sopra la via Geronimo (B. Barsuglia e M. Colò 1997, III/4+ M) e sotto la via Bagola Gully (B. Barsuglia e P. Bianchini 1984, III/4M).

CONDIZIONI E METEO INCONTRATI (15 febbraio 2017)

Abbiamo trovato la via in ottime condizioni, neve buona praticamente sempre fin dal bosco, poi leggermente sfondosa nel canale di accesso, ma poi sempre buona sulla rampa ed eccellente nei tratti più ripidi. Neve cotta al sole in cresta ma ottima lungo tutta la discesa che come la via prende solo un po’ di sole al mattino, poi sempre in ombra.

Dal punto di vista meteorologico è stata una giornata invernale serena e fredda il giusto. Condizioni ideali e zero vento.

due passi sul Pisanino

siete sempre di più! #800mipiace #redclimber

Posted by REDclimber.it on Friday, February 17, 2017

 

 

 

Pisanino - Via Zappelli

Attacco del primo tiro

Pisanino - Via Zappelli

3° tiro

Pisanino - Via Zappelli

4° tiro

Pisanino - Via Zappelli

5° tiro (la foto non rende giustizia, pende!)

Pisanino - Via Zappelli

1° tiro

Pisanino - Via Zappelli

Sulla cresta sommitale, a sinistra in ombra il pendio/canale della Nerli-Serperi (la discesa)

 

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Salita9.5
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Arrampicata9
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