Il monte Sumbra, o Penna di Sumbra, si trova nel cuore delle Alpi Apuane, in un ambiente ameno e tutto sommato risparmiato dalle cave. Presenta due versanti molto diversi, entrambi interessanti (e difficili) a livello alpinistico: la parete Sud è una delle più impressionanti delle Apuane e vi salgono impegnative vie di roccia; la nord, affacciata sul Lago di Vagli, è meno rocciosa ma diventa molto interessante d’inverno, con alcune linee effimere su erba ghiacciata quasi verticale (Onda su Onda, G. Calcagno e R. Piombo – inverno 1988). Sull’evidente Spigolo Ovest sale invece la via dei fratelli Ceragioli.
Il Canale Nord Ovest segue una linea logica ed elegante, all’apparenza più difficile di quanto sia in realtà: si tratta di una salita storica e tuttora abbastanza frequentata, nonostante gli avvicinamenti lunghi e faticosi. La posizione incassata e in ombra garantisce spesso buone condizioni della neve, che rimane fino a stagione inoltrata. Come molte altre salite, le difficoltà aumentano con scarso innevamento, quando alcuni salti brevi ma non banali restano scoperti.
Prima salita: A. Frisoni, A. Sabbadini, E. Stagno, inverno 1929
PENNA DI SUMBRA (1721 m) – CANALE NO

La Penna di Sumbra con l’evidente canale NO

INDICAZIONI STRADALI
Per chi non dispone di un fuoristrada, l’accesso più conveniente avviene da Arni. Il piccolo paese si raggiunge dal centro di Massa, seguendo le indicazioni per Pian della Fioba e superando la galleria del passo del Vestito; si può salire anche da Castelnuovo in Garfagnana. Dal tornante imboccare la strada che entra in paese e parcheggiare poco dopo sulla destra.
AVVICINAMENTO
Il sentiero 144 parte proprio dal parcheggio (916 m), superando un ponticello (indicazioni per il Passo di Sella), e si presenta fin da subito ripido. Dopo un tratto un po’ disturbato dalla vegetazione, si esce su terreno scoperto, lungo un crestone, al termine del quale si traversa a destra (passi esposti). Superata una dorsale finalmente appare il Monte Sumbra, ancora lontano. Un breve tratto attrezzato in discesa porta alla bella faggeta “sospesa” di Fatonero, che si attraversa, per poi proseguire sempre in traverso sotto il monte Fiocca. Un’ultima rampa permette di raggiungere il passo di Fiocca (1550 m), dal quale la linea del canale è evidentissima.
Non risalire la cresta verso il Sumbra ma traversare restando bassi sul versante nord, fino alla base del canale (2,30 h circa da Arni con scarso innevamento).
RELAZIONE
Risalire il canale piuttosto ampio puntando a una goulottina. Superarla (50/60°) e raggiungere il pendio sovrastante meno inclinato. Qui si devono superare delle placche delicate. In caso di condizioni sfavorevoli conviene evitarle e salire una rampa a sinistra, quindi compiere un tiro in traverso per riportarsi all’interno del canale (si descrive questa possibilità).
1° tiro: dalla sosta da attrezzare al termine della rampa (friend) abbassarsi fino ad individuare il punto migliore per attraversare (passo delicato). Guadagnata la linea principale del canale non fermarsi all’evidente grotta (1 chiodo alto) ma proseguire e sostare sul lato destro del canale prima di un salto più ripido (50 m).
2° tiro: seguire il canale che si stringe tra le pareti fino a un grande masso che lo ostruisce. Superarlo a destra (M, passi delicati su roccia), quindi seguire l’andamento del canale su neve (40°) fino a sostare prima di una strettoia su un chiodo alto e se non sommersa dalla neve una clessidra sul fondo (50 m).
3° tiro: salire la stretta goulottina (50/60°), quindi uscire con passi delicati più ripidi (70°) e roccia mediocre a destra. Seguire poi il pendio più dolce fino a sostare sulle rocce poco prima delle selletta su chiodone con anello da rinforzare a friend (50 m).
Raggiungere la comoda selletta quindi risalire il pendio/crestone a destra fino a raggiungere la vetta (2 h dall’attacco).
DISCESA
Dalla cima scendere verso Sud lungo la cresta fino ad individuare il cavo della ferrata Malfatti. Seguirlo facendo attenzione al terreno, quindi con un traverso ci si riporta sul crestone Ovest. Seguirlo (breve tratto con cavo), quindi raggiungere il Passo Fiocca. Da qui per medesimo percorso dell’avvicinamento si rientra ad Arni (2.30 h dalla cima con scarso innevamento).
OSSERVAZIONI
Linea breve ma particolarmente logica ed elegante vista dal Passo Fiocca da dove appare piuttosto impegnativa. Raggiunta la base, sovrastati da imponenti pareti, se ne intuiscono meglio le reali difficoltà.
L’avvicinamento non è né comodo né breve (soprattutto con molto innevamento) ma la montagna e il canale meritano una visita.
Con abbondante innevamento i tempi si possono dilatare notevolmente e prestare anche attenzione ai versanti lato mare che i pendii scaricano facilmente (avvicinamento e discesa). La ferrata in discesa può risultare allo stesso modo più impegnativa e venire interamente sommersa complicando notevolmente la discesa, in casi particolari può essere consigliabile scendere/calarsi nel canale.
La via è stata salita e descritta con innevamento molto contenuto, nelle normali annate il canale assume probabilmente caratteristiche un poco diverse.
RELAZIONI SALITE INVERNALI NELLE ALPI APUANE
CONDIZIONI INCONTRATE 13 gennaio 2018
Innevamento molto contenuto e condizioni complessivamente mediocri, sufficienti solo per salire il canale, comunque molto secco e con qualche tratto delicato. Neve ‘vecchia’ invece molto buona e portante ma non presente ovunque. Sulla goulotte del terzo tiro, qualche metro di buon ghiaccio.


La prima parte del canale

Sul secondo tiro

Ultimo tiro

Panoramica vista sul mare sulla via di discesa
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