Le Cinque Torri sono uno dei simboli di Cortina e di tutte le Dolomiti. Si stagliano verticali, imponenti in uno scenario dolce di prati e boschi di larice, stregando all’istante chiunque le guardi: dal turista che vede per la prima volta una parete rocciosa così da vicino, all’alpinista che ne ha già viste tante.
Per la comodità di accesso e la roccia ottima, da più di un secolo sono palestra e laboratorio per gli scalatori di Cortina e oggi sono pressoché saturate da vie classiche e sportive di ogni difficoltà. La via Dibona-Apollonio alla Torre del Barancio è una delle più ripetute per le difficoltà ‘contenute’ e l’arrampicata continua su ottima roccia verticale ma spesso lavorata.
Prima salita: I. Dibona, P. Apollonio e F. Stefani nel 1934
TORRE DEL BARANCIO (2300 m) – VIA DIBONA/APOLLONIO

Al centro la parete Nord della torre del Barancio dove corre la via Dibona/Apollonio. A sinistra la Torre Lusy, a destra la Torre Romana e con striature gialle e nere la Torre Grande
INFO TECNICHE | |||
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Data Uscita | 29 settembre 2018 | Compagni | Luca Castellani, Federico Rossetti |
Settore | Torre del Barancio | Itinerario - Via | via Dibona/Apollonio |
Esposizione | Nord | Periodo consigliato | Giugno - Ottobre |
Tempo | 2.30 h (1.30 h la via) | Sviluppo | 115 m |
Difficoltà | I/RS3 da integrare, D, IV+ | Chiodatura | Soste a fittoni, fittoni e chiodi sui tiri |
Tipologia arrampicata | Varia su roccia lavorata | Roccia | Dolomia più che ottima |
Materiale | Da arrampicata (5/6 rinvii, una scelta di protezioni veloci) | Bibliografia | Relazioni sul web |
Giudizio | ![]() ![]() ![]() ![]() | Consigliata | Sì, arrampicata bella ed esposta. |

INDICAZIONI STRADALI
Da Cortina d’Ampezzo seguire le indicazioni per il passo Falzarego; circa a metà strada svoltare a sinistra verso il rifugio Cinque Torri, seguendo una stradina stretta e ripida ma asfaltata che termina al rifugio (vari spiazzi).
AVVICINAMENTO
Salire il sentiero, a destra del rifugio Cinque Torri, che con un paio di tornanti conduce verso le pareti. Imboccare poi il sentiero a destra che aggira tutte le torri in senso antiorario e portarsi sul lato Nord delle Torri Lucy, Barancio e Romana che appaiono a tratti come un’unica torre. L’attacco della via è al centro della scura parete centrale della Torre Barancio (quella centrale delle 3), leggermente a destra della verticale di un evidente buco sul lato sinistro della torre (0.20 h).
RELAZIONE
1° tiro: attaccare la parete compatta, salendo leggermente verso sinistra (chiodo) con arrampicata verticale (IV/IV+) puntando all’evidente buco che si supera a destra. Proseguire poi verticalmente su ottima roccia (IV+/IV) fino alla sosta su piccolo terrazzino su due fittoni (20 m, 3 chiodi cementati, 2 chiodi e 1 clessidra).
2° tiro: salire verso sinistra su buone prese (IV), fino a raggiungere due fessure verticali. Salire prima tra le due, poi seguire la fessura di sinistra con bella arrampicata sostenuta (IV+). Uscire poi su terreno più facile e sostare su un fittone con anello (20 m, 2 fittoni).
3° tiro: spostarsi un metro a destra fino a una fessura. Salirla (IV+/IV), quindi proseguire verticalmente leggermente verso sinistra, uscendo su terreno più facile (III, ignorare i fittoni a destra) e sostare su un anello cementato con anello (20 m).
4° tiro: salire sopra la sosta con via poco obbligata per placche molto appigliate puntando ad un’evidente fessura. Salirla e seguirla a sinistra (IV) fino ad uscire quasi sullo spigolo. Proseguire poi sulle placche a destra con arrampicata verticale (IV) fino a una cengia dove si sosta su un fittone con anello (30 m, 2 fittoni).
5° tiro: seguire lo spigolo salendo prima a destra (p. IV+) poi a sinistra (IV) per evitare una zona più rotta, quindi proseguire più facilmente sul filo fino a sostare in vetta su un fittone (25 m, 1 chiodo).
DISCESA
Dalla cima sporgersi sulla parete opposta (parete Sud, direzione Torre Grande), e scendendo con attenzione un metro, esposto, si raggiunge l’ottima sosta con catena e anello di calata. Con una doppia filante con tratti nel vuoto da 50 m si tocca terra (possibilità di spezzarla in 2 più brevi). Scendere poi per tracce e seguendo il sentiero verso destra si raggiunge in breve il parcheggio (0.30 h dalla cima).
OSSERVAZIONI
Dall’attacco ci si chiede come una parete così compatta non opponga difficoltà particolari. La risposta la si ha solo arrampicando e il risultato è una salita molto piacevole su roccia ideale, continua e verticale.
Bisogna però sottolineare che se le difficoltà tecniche non superano mai il quarto grado è altrettanto vero che non vanno quasi mai al di sotto, soprattutto nella prima parte.
La chiodatura è buona ma piuttosto essenziale e spesso non evidente dal basso, la splendida roccia comunque dà una mano sia nella progressione sia nell’uso di protezioni veloci.
La via si presta a una mezza giornata ed è accoppiabile con altre alle 5 torri (SCHIZZI E RELAZIONI). Nello stesso pomeriggio abbiamo salito la via delle Guide alla cima Ovest della Torre Grande. Il giorno seguente abbiamo invece salito il Primo Spigolo alla Tofana.
METEO INCONTRATO (29 settembre 2018)
Abbiamo arrampicato nel tardo pomeriggio patendo un po’ di freddo all’ombra sui primi tiri. In alto siamo stati invece riscaldati da qualche piacevole raggio di sole.


Sul primo tiro

La partenza del quinto tiro

La doppia!

Tramonto sulla Torre Grande
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