Foreshore Trail: una passeggiata sull’oceano alla scoperta dell’UBC

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Foreshore-Trail

Il Foreshore Trail è un sentiero che si snoda attraverso le spiagge e il lungomare della penisola dell’UBC (University of British Coulumbia) all’interno del Pacific Spirit Regional Park, in uno scenario selvaggio e suggestivo a due passi dal centro città. Il trail, privo di difficoltà particolari e dal dislivello quasi nullo, si sviluppa in un ambiente incontaminato ma sempre molto frequentato, dove il mare si scontra con la verdeggiante foresta. La particolarità del percorso è che la camminata non si svolge su un sentiero vero e proprio ma lungo la spiaggia tra sassi, sabbia, rocce e tronchi levigati dalle maree. L’itinerario percorre la Wreck Beach, la lunga spiaggia che copre l’intera penisola dell’UBC “territorio dei nudisti”: la pratica tuttavia non è obbligatoria.

Foreshore Trail
DURATA1 DAY (3 ore di camminata)
DIFFICOLTA’FACILE
DISLIVELLO< 100 m
SVILUPPO5 km (il solo trail)
TRASPORTO PUBBLICObus 004/084/044/258/C19
BICIno


Foreshore Trail

Vancouver skyline da Jerico Beach


La partenza vera e propria del trail è Arcadia Beach, si consiglia tuttavia di raggiungere Jerico Beach (autobus 004/084/044/258/C19 fino a W 4 th Ave/Alma St, quindi a piedi o in bicicletta) e di seguire poi il lungomare in bicicletta o a piedi. Questa piccola deviazione allungherà la camminata ma merita senza dubbio per la splendida vista sul Downtown e la piacevole passeggiata lungo  le spiagge sabbiose di Spanish Bank Beach. Dalla spiaggia di Jerico Beach e dal suo parco, sempre meta di famiglie e degli accaniti ‘grigliatori’ canadesi, si segue il lungomare a piedi o in bicicletta raggiungendo prima Locarno Beach, una bella insenatura dalla forma allungata, tra le più suggestive del percorso, quindi Spanish Beach con i suoi campi da beach volley e la sua vista privilegiata sul centro città e le montagne innevate. Al termine del lungomare si deve camminare per qualche centinaia di metri lungo la strada asfaltata fino a un piccolo parcheggio dove inizia il trail vero e proprio.

Dal parcheggio si prende l’evidente sentiero segnato (bagni e tavoli) fino a raggiungere il mare e Arcadia Beach. Qui occorre fare attenzione e non seguire il sentiero che sale fino a dei prati ma continuare lungo la costa. Non c’è un sentiero ma si procede saltellando tra sassi e tronchi in un piccolo limbo conteso da due forze della natura in profondo contrasto: da una parte l’oceano con il suo colore blu intenso, dall’altra la foresta con i suoi grandi alberi che costituisce una barriera verde pressoché invalicabile.

Il primo punto di “interesse” è una vecchia postazione della seconda guerra mondiale. Non credo che la guerra abbia mai raggiunto queste coste ma comunque l’edificio faceva parte del sistema difensivo della costa del Pacifico. Oggi la torre è un rudere coperto dai graffiti e dalla vegetazione. La camminata prosegue lungo la costa, ci si lascia alle spalle la vista dei grattacieli della città e si entra in un mondo più selvaggio e incontaminato. La spiaggia, denominata Tower Beach per ovvi motivi, è un bell’angolino che merita certamente una piccola pausa: non c’è una spiaggia principale ma il profilo della costa crea una serie di insenature non molto evidenti dai sassi chiari.

Foreshore Trail


Foreshore Trail

Tower Beach


Superata una seconda torretta, i ciottoli iniziano a lasciare spazio alla sabbia e si raggiunge la bella e sempre frequentatissima, in estate, spiaggia di Wreck Beach. Man mano che ci si avvicina si abbandona il silenzio della “natura selvaggia” per immergersi nell’allegra e colorata atmosfera di questa bella insenatura a mezzaluna. La spiaggia è un variopinto mix tra vecchi hippy che intonano canzoni dei Beatles, nudisti senza nessuna vergogna (come giusto che sia), gruppi di giovani di tutte le razze e colori accomunati dalla voglia di divertirsi. Il contorno è notevole e quasi irreale, la foresta di sfondo è preceduta da una sorta di strano accampamento costituito da pali di legno collegati da panni variopinti che svolazzano al vento: alla prima occhiata sembra un villaggio africano, avvicinandosi un chiosco e un piccolo bazar di tessuti e magliette variopinte.

Non ho fatto fotografie un po’ per rispetto, un po’  per la vergogna di fotografare qualche gingillo di troppo ma spero di aver reso l’idea.

Abbandonata la spiaggia si ci immerge nella seconda parte del trail dove si segue un comodo sentiero di terra, senza dubbio più comodo e agevole dei sassi della prima parte. La fitta vegetazione nasconde un po’ il panorama, qui costituito da suggestivi tronchi galleggianti.  L’attraversamento di un tratto paludoso è agevolato da una serie di passerelle in legno. Al bivio con il Trail 7 è consigliabile abbandonare il sentiero lungo la costa e salire una serie di faticosi scalini che portano sulla strada asfaltata. Per ritornare alla partenza ci sono due possibilità: la prima è camminare attraverso il quartiere dell’università, la seconda è fare qualche fermata di autobus (C20) per risparmiare qualche minuto.  Arrivati sulla strada asfaltata (Old Marine Dr), la si segue a sinistra fino a raggiungere una strada a quattro corsie (SW Marine Dr), si procede lungo quest’ultima a destra, quindi la si attraversa in corrispondenza di Stadium Rd. Si continua lungo la strada e poche decine di metri dopo si incontra la fermata dell’autobus sul lato sinistro: è il C20, si deve scendere a ‘EB NW Marine Dr NS East Mall’. Si segue NW Marine Dr e in una decina di minuti si ritorna al parcheggio di Arcadi Beach.


Foreshore Trail

Verso Wreck Beach

Foreshore TrailBassa marea a Spanish Beach

Foreshore Trail



 

Scritto da

REDclimber

FEDERICO ROSSETTI: Scalo, fotografo, racconto. Esperto di social media e comunicazione digitale, racconta le sue salite in montagna sul blog redclimber.it che ha fondato nell’autunno del 2012. In montagna muove i primi passi tra le cime dell’Appennino Settentrionale dove ha aperto nuove vie su roccia e ghiaccio. Vive le terre alte spinto dalla voglia di ricerca, riscoperta e avventura. Si dedica a raccontare le montagne dal blog alle pubblicazioni editoriali. Uno dei suoi progetti è « Vie normali Valle d’Aosta », salire tutte le 1226 cime della Valle d’Aosta e pubblicare una collana di 8 guide escursionistiche – alpinistiche. Nel 2020 ha fondato Mountain Communication, un’agenzia di comunicazione che si occupa di valorizzare realtà legate al mondo della montagna.

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