Ghiaccio o neve? Dubbio amletico in Appennino – Condizioni neve e ghiaccio Appennino Tosco Emiliano

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Alpe di Succiso

La “nevona” non arriva ma non possiamo lamentarci! Tra cascate e ottima neve l’Appennino ci sta regalando uno degli inverni più belli degli ultimi anni. La settimana è stata bella e fredda, lasciando immutate le condizioni della neve e migliorando invece quelle di ghiaccio e cascate. Da giovedì sera è arrivata invece aria più calda (nulla di preocupante) e qualche nuvola soprattutto contro il crinale. Sabato il tempo si prospetta molto nuvoloso con probabile nebbia, mentre domenica più soleggiato. Per le temperature non freddissime conviene salire al mattino soprattutto sulle vie che prendono il sole. Zero termico sui 1500/1700 m.

In settimana sono tornato con Mario all’Alpe di Succiso e abbiamo salito la linea più difficile e bella che abbia mai fatto alla Nord, in parte coincidente con quella che avevo seguito la settimana scorsa con medesime eccellenti condizioni (vedi ultimo report). La linea è da considerarsi una variante della via Anni ’70 ma probabilmente merita di essere considerata una via a sé. Le condizioni della parete sono fenomenali (mai vista così bella e in condizione la NE) e molto scenografiche. La neve è poca ma omogenea, sempre ottima e si sale veramente dove si vuole!

Segue una piccola relazione della linea che abbiamo seguito, valutabile D/D+ con lunghe sezioni improteggibili nel primo e nel quarto tiro ma su neve esaltante che garantisce una progressione più o meno ‘tranquilla’. Per una ripetizione necessaria una buona sicurezza a procedere su quelle difficoltà con poche/assenza di protezioni.

-> QUI qualche foto della salita.

ALPE DI SUCCISO – NORD (25 gennaio)

Dal rifugio Rio Pascolo salire tutto il vallone fino a portarsi alla base delle evidenti placche più alte, come per la via Anni ’70.

1° tiro: attaccare le placche basse nella linea di neve a sinistra dello spigoletto. Salire qualche metro fino a una fessura per friend, quindi imboccare la bellissima linea goulottica, inizialmente molto stretta (75/80° molto continui) poi poco più larga. Seguirla per bellissima neve per una quindicina di metri non proteggibili fino al suo termine (fessura per friend). Spostarsi un metro a destra, quindi salire verticalmente con qualche aggancio su erba ripida. Sostare sui massi (sosta difficile, io ho scavato ed è saltata fuori una clessidra di neve e rocce). 55 m

Salire per neve fino alla base della successiva bancata di roccia con evidenti canaletti.

2° tiro: salire la linea ‘più estetica’ a destra che si assottiglia salendo, buone possibilità di protezioni a friend (60/70°). Uscire per pendio e sostare sulle rocce a friend. Il tiro è 60/65 m conviene che il secondo salga qualche metro o se no si deve sostare su neve!

3° tiro: traversare a sinistra abbassandosi un poco ed entrare nel canale. Seguirlo con pendenze moderate che si accentuano salendo (40/45°). Sostare in una comoda nicchia ripiano a destra sotto una parete verticale. 50 m

4° tiro: abbassarsi a sinistra e seguire a piacere la bella linea goulottica a sinistra o il diedro camino al centro. A destra di queste due linee sale il camino della via Anni ’70.  La linea più a sinistra è su bellissima neve, più impegnativa e improteggibile, la seconda è suggestiva e qualcosa si riesce a mettere. Se si è scelta la linea a sinistra la si segue su pendenze sostenute (60/75°) per una ventina di metri, quindi ci si sposta a destra, delicato, e si continua a salire fino a sostare sulle rocce a destra (da attrezzare a chiodi). Se si sceglie per il camino salirlo incastrandosi un poco, quindi per bella paretina di ‘ghiaccio a bolle’ (70/80°) e poi continuare verticalmente fino a sostare sulle rocce di destra (da attrezzare a chiodi) 60 m.

Continuare per il pendio (45/50°) fino ad uscire in cresta (da qui a destra in vetta in 10 minuti).

Giovedì siamo saliti al Vallone dell’Inferno e abbiamo salito una divertente linea all’estrema destra della parete Nord dello Scalocchio e l’abbiamo ribattezzata ‘Misto Inferno‘. Si attacca dal canale di sinistra dei ‘Canalini paralleli‘ già saliti negli anni ’70 e dopo una cinquantina di metri ci si stacca a sinistra per bella linea di neve e misto. L’ambiente è notevole, le difficoltà non sono mai eccessive ma spesso divertenti. La neve poca poca ma ottima. Salita consigliabile, complessivamente valutabile nelle condizioni trovate D- max 80° spesso sui 50/60° sostenuti con passi di misto facile, sempre ben proteggibile a friend. Per una ripetizione necessari una serie di friend e qualche chiodo da roccia.

MONTE SCALOCCHIO – MISTO INFERNO (26 gennaio)

Segue una piccola relazione:

Dal bivacco Rosario traversare verso destra costeggiando tutta la parete dello Scalocchio (massi ma ottima neve dura sopra) fino a girare l’ultimo spigolo. Risalire il pendio dove ci si lega, conviene attrezzare una sosta a chiodo su piccolo terrazzino a destra della linea del canale.

1° tiro: traversare a sinistra riportandosi sotto la verticale della linea del canale e superare alcuni saltini ripidi, divertenti e proteggibili (80°) uscendo sul pendio. Continuare per neve (45°) fino a spostarsi a destra su comodissimo terrazzino sotto un bel gendarmino. Sosta su spuntone (50 m).

2° tiro: traversare a sinistra abbassandosi un poco per una quindicina di metri, puntando a una goulottina a sinistra. Seguirla su bella neve (60/65°) fino a sostare su friend dopo quasi 60 m. 50 m

3° tiro: salire a sinistra per neve, quindi verticalmente sempre su neve. Spostarsi poi a destra e uscire ripidamente con qualche passo su misto erba e roccia delicata. Sostare a friend e chiodi. 50 m

Salire sopra la sosta fino alla cresta che si segue a destra senza particolari difficoltà. Traversare a sinistra e raggiungere la cresta principale dello Scalocchio.

SALITE CONSIGLIABILI IN APPENNINO

  • Gruppo dell’Alpe di Succiso, Casarola e Punta Buffanaro è tutto in condizione (i pendii a nord sono più bianchi e con aspetto più invernale!). Est del Casarola, Canalone Ovest, Canale del Masso, Nord dell’Alpe sono state salite con ottimi report. La Nord dell’Alpe in particolare è in super condizioni.
  • Crinale parmense: poca neve ovunque, il Canale Matteo potrebbe essere in condizione! Il Canalino dello Scala è stato salito, molto molto povero di neve, il ghiaccio invece dovrebbe esserci.
  • Vallone dell’Inferno: tutti i facili canaletti che salgono al crinale compreso tra il Gendarme e la Nuda sono di ottima neve dura. Canalino dei due Gendarmi all’apparenza ottimo e consigliabile. La Gula pulita. Le vie impegnative del Vallone, Dalli Gully e The Pirate sono pulite.
  • Ventasso: ho dato un occhio alla Nord e la linea della Rampa c’è.

Verso est è caduta più neve tuttavia:

  • Prado e Vallestrina sono papabili di buone condizioni.
  • Lago Santo Modenese. Gli Alpinisti del Lambrusco domenica scorsa hanno salito una nuova bella linea al Rondinaio, Dalla Nebbia alle nuvole.

Per quanto riguarda la parte cascate, l’ultima settimana ha fatto molto freddo fino a giovedì sera quando le temperature si sono alzate un poco ma le colate dovrebbero essere ancora tutte ok. Rispetto alla scorsa settimana la Mano allo Scala è formata, alla Rocca dei Borri è stata salita Fantasia e al Monte Acuto (Appennino Tosco/Romagnolo) hanno fatto la Via Diretta e la Via Della Stalattite. Ottime condizioni giovedì 26/01 alla Cascata del Lago Scuro.

Buon Appennino!

Alpe di Succiso

In cima all’Alpe di Succiso, sullo sfondo in primo piano Gendarme e Scalocchio, sullo sfondo le Apuane

Scritto da

REDclimber

FEDERICO ROSSETTI: Scalo, fotografo, racconto. Esperto di social media e comunicazione digitale, racconta le sue salite in montagna sul blog redclimber.it che ha fondato nell’autunno del 2012. In montagna muove i primi passi tra le cime dell’Appennino Settentrionale dove ha aperto nuove vie su roccia e ghiaccio. Vive le terre alte spinto dalla voglia di ricerca, riscoperta e avventura. Si dedica a raccontare le montagne dal blog alle pubblicazioni editoriali. Uno dei suoi progetti è « Vie normali Valle d’Aosta », salire tutte le 1226 cime della Valle d’Aosta e pubblicare una collana di 8 guide escursionistiche – alpinistiche. Nel 2020 ha fondato Mountain Communication, un’agenzia di comunicazione che si occupa di valorizzare realtà legate al mondo della montagna.

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