

Alberto Piazza – Il compagno fidato
Classe 1987, geologo, agricoltore e alpinista. Compagno di tante salite e ‘battaglie’ dalle Alpi agli Appennini. Alpinista alla Cassin, testardo e caparbio, quando decide dove salire, sale. In un’altra epoca sarebbe stato un fortissimo, oggi si diletta sulle vie classiche delle Alpi e nella ricerca di nuovi itinerari su roccia e ghiaccio in Appennino. Con pochi pari sul misto appenninico, su roccia è l’arrampicatore del V+ amante di diedri e camini dove sfrutta la sue lunghe leve e l’ottima tecnica. Predilige le comodità dei rifugi ai bivacchi, ha un problema irrisolto nella preparazione dello zaino, nella scelta della meta e con il brutto tempo ma una volta messo piede in montagna il suo intuito quasi infallibile, la sua conoscenza della meteorologia, la sua voglia di salire, scoprire ed esplorare lo rendono il compagno ideale. Risiede nella natia e amata Urzano, dove cura i campi di famiglia, conta le nevicate e partecipa alla Sportiva del suo paese. Nell’ultimo tempo è sceso in politica come consigliere del suo comune e ai romantici del peace and love piace pensare che la vicinanza al mondo del compromesso abbia trasformato il compagno Piazza in un anarchico pronto ad imbracciare il forcone a cavallo del suo trattore rosso Same al grido di Urzano siempre!

Luca Castellani – Il Montagnatore
Classe 1989, laureato in lettere e filosofia, blogger e alpinista. Lavora come falegname e, tra un armadio e l’altro, intaglia dei performantissimi cunei in faggio aspettando il giorno in cui il mondo dell’arrampicata faccia il grande salto verso l’epoca dei bio-friend. Grande amante dei monti si avvicina alla montagna come escursionista e agguerrito ferratista. Un tempo voleva percorrere tutte le ferrate della terra ma una volta conosciuto l’oscuro mondo dell’alpinismo ne è rimasto affascinato. Vittima dell’amletico dubbio nella scelta della meta pre e post partenza, ha naso per i posti nuovi e i formaggi. Ottimo navigatore, ha l’atlante stradale in testa ma è meglio non farlo guidare!! Racconta le sue avventure sul suo blog personale, il montagnatore, ma da qualche tempo è stato comprato dalla “potentissima multinazionale redclimber.it” dove hanno già iniziato a sfruttare la sua indiscussa abilità letteraria.




Luca Ziliotti – Il matematico
Classe 1987, matematico, scialpinista e alpinista della domenica. E’ l’uomo della battuta pungente, della precisazione, degli zero compromessi e del sorpasso facile. Ama la bella arrampicata, le vie comode e la bella roccia. Cultore della tecnica, non cerca la performance ma l’estetica del gesto. D’inverno si dedica allo scialpinismo e al freeride mentre in estate predilige le vie normali sulle grandi montagne delle Alpi. Il capello lungo, gli occhiali fluorescenti, i jeans corti e gli smanicati sono il suo look quotidiano, senza dubbio il più cool del gruppo! Attualmente si preoccupa di mantenere sempre perfetti raggio e circonferenze dei nostri dolci di Natale preferiti nella città che fu di Romeo e Giulietta e si allena con i più forti climber italiani ma, voci non confermate, sostengono che il suo grado (arrampicatorio) sia sempre lo stesso.

Mario Brunelli – Il giovane che avanza
Classe 1993, fotografo e alpinista. Da allievo nel corso di Alpinismo Giovanile è oggi un ottimo compagno su roccia e ghiaccio. Leggendario il suo battesimo alpinistico sullo Sperone Nord di Punta Buffanaro in Appennino quando al comando ‘molla tutto‘ decise di slegarsi e guardare la corda salire sopra di lui. Oggi media tra la voglia di fare, la freschezza della gioventù e le difficoltà della montagna vera. Ottimo compagno in tutte le situazioni, talvolta all’apparenza assonnato ma sempre pronto nel momento giusto a scattarti la nuova fotografia perfetta per la tua immagine di profilo social. Dall’arrampicata tutta sua si diverte talvolta a scambiare i gradi, complicarsi i passaggi e perdere la giusta via: il tempo, però, è dalla sua parte! Ci regala sempre bellissime istantanee delle nostre eroiche gesta, indubbie performance e cime sgangherate che visitiamo. A suon di scatti si è guadagnato il posto di fotografo ufficiale di redclimber.it.



Giacomo Guidetti – L’oggetto misterioso
Classe 1984, geologo, guida ambientale e alpinista a mesi alterni. E’ il ‘nonno’ del gruppo, ottimo arrampicatore e bulderista dotato di tecnica sopraffina. Divide la sua passione per la montagna e l’arrampicata con la sua attività professionale e spesso scompare dalla circolazione per qualche mese per poi tornare puntualmente con tanto entusiasmo. Dall’animo gentile e dalle pochi parole ama dedicarsi agli altri sempre con il sorriso sulle labbra. È passato al lato occidentale di quel che fu il Gran ducato di Parma e Piacenza, e ha deciso di sposarsi con la bella Cristina invece che con le montagne. Ahimè, non tutti sono perfetti!!


Pietro Gaibazzi – la guida del futuro
Classe 1994, tree climber e alpinista. E’ il più giovane del gruppo, vanta un amore giovanile per le montagne e l’alpinismo ma dopo una settimana alle pendici dei giganti della Valle d’Aosta sparì dalla circolazione per qualche annetto. Da qualche tempo è tornato alla carica con tanta voglia di fare e scalare. Ottimo arrampicatore e grande conoscitore delle Pietra di Bismantova e di tutta la ferraglia alpinistica, fa della forza e dell’esplosività una delle sue qualità migliori, talvolta esagerando e dedicandosi a una non molto voluta pulizia dei massi lungo le vie. Tra una potatura e una difficile via d’arrampicata si dedica anche a quella strana disciplina che i cultori amano chiamare artif moderno; e tra un clif e un chiodo a pressione ha già aperto la sua prima via sulle repulsive rocce dell’amata Pietra e siamo convinti che non sarà l’ultima!



Pietro Del Canale – Il fisico
Classe 1989, fisico, ricercatore e alpinista all’estero. Frequenta la montagna fin da ragazzo dove abbiamo condiviso gli anni all’alpinismo giovanile al CAI di Parma. Negli ultimi anni si è avvicinato all’alpinismo grazie al corso di Alpinismo al CAI. Non cerca la grande via o le difficoltà ma predilige il piacere dello stare in montagna lungo facili vie di arrampicata o i ghiacciai e le imponenti montagne delle Alpi Occidentali. Attualmente prende il sole e dedica la sua vita alla scienza nella calda Spagna progettando qualche salita sulle cime dei Pirenei.


Eleonora Aliani – La fidanzata
Classe 1989, architetta e in montagna per amore. Nasce e vive a Colorno, nella bassissima e nebbiosa pianura padana. E’ ‘costretta’ in montagna per passare un po’ di tempo con il sottoscritto. Donna dalle risorse inaspettate ma dal lamento facile, sulle ripide salite spesso avanza solo con la promessa del panino in cima. Odia i ghiaioni e le discese sconnesse, ama le ferrate, i trekking e le arrampicate brevi e appigliate. Nel suo cuore porta i giorni passati lungo l’Alta Via Numero 4 delle Dolomiti, che le costò tanta fatica ma molte gioie e soddisfazioni e il 34 giorni passati a vagare nell’immensità dei parchi americani.



Carlo Poggesi – L’ingegnere
E’ il vagabondo del gruppo. Ieri lo trovavi in Trentino o a Perugia, oggi a Parma o in Costa Azzurra, domani chissà. E’ rimasto avvolto in un alone di leggenda il suo viaggio dalla Basilicata al Verdon – e ritorno – nell’arco di un weekend. Bonattiano di ispirazione, preferisce la ricerca dell’avventura a quella del gesto: la sua è una scalata rude ma efficace, poca tecnica tanto cuore. Unico del gruppo ad essere stato in cima al Monte Bianco e al Campo Base del K2, ultimamente fa un po’ fatica a trovare tempo per la montagna… ma quando ci va fa quasi sempre bellissime salite!


Paolo Bernardi – Il medico
Uno degli ultimi acquisti del team, il dottor Bernardi ama specificare la sua provenienza da Borgotaro invece che da Parma: del resto il suo accento inqualificabile parla prima di lui! Paolo è un alpinista completo e molto preparato, in montagna un weekend sì e l’altro pure. Alterna fasi anche lunghe in cui si butta a testa bassa su un’unica disciplina, che sia falesia, scialpinismo, scalata su ghiaccio… per cui capita non si faccia sentire per qualche mese, poi torna alla ribalta ultra-carico con le proposte più clamorose. Tanto loquace in macchina e in rifugio, quanto silenzioso in arrampicata: aspetti col fiato sospeso di sentire il suo MOLLA TUTTO, ma alla fine sai che piano piano, grazie alla sua ottima tecnica, sale dappertutto! Attualmente si fa desiderare tra le vette più alte, e voci di corridoio sussurrano che si dedichi solo a roba tosta e dura in falesia e alla nobile pratica della rincorsa del gentil sesso.





Misha Cattabiani – Il fotografo
Se in una giornata di nuvole basse, quasi all’arrivo del buio o un istante prima dell’alba ti capitasse di trovarti al Brico di Parma, oppure sul crinale Tosco-Emiliano, potresti incontrarlo: nella corsia Vernici accanto al PC, oppure di fianco al sentiero 00 che armeggia con cavalletto e reflex; capace di sopportare sia le raffiche del vento appenninico sia quelle delle domande spesso improbabili dei clienti. E’ grazie a Misha se il Braiola è finito in copertina al Montagne n. 68! Frequenta la montagna in tutte le stagioni ed è un bravo arrampicatore; forse ha passato troppo tempo in palestra a seguire sequenze di prese colorate, e si narra che su una via al Muzzerone, appena dopo aver esclamato <<Bellissimo questo tiro!>> sia volato una decina di metri con in mano un pezzo di argilla dello stesso colore della roccia… da allora sale con molta più circospezione! Ottimo fotografo paesaggista, ha tenuto workshop e allestito numerose mostre a tema anche lontano da Parma: ultimamente si è appassionato di antiche tecniche di stampa, tanto da entrare a far parte di un circolo ristretto e selettivo – quasi massonico – di specialisti del genere. Molte delle sue belle foto arricchiscono anche relazioni e racconti del blog!


Luigi Berio – Il milanese
Compare nella piattissima Parma più per caso che per scelta, e costretto alla terra del prosciutto per studiare i sassi (3° geologo del gruppo!!), inciampa negli elementi sopra citati. Per amicarseli sale l’Alpe di Succiso e altre cime dell’Appennino, si sorbisce eterne discussioni di meteo-dipendenti dalla neve e i racconti di epiche salite su meravigliose paretine appenniniche vendute come la Nord dell’Eiger. Placchista di livello, pare abbia salito ogni via possibile e immaginabile della sua amata Val di Mello, oltre che di qualsiasi altro luogo vi venga in mente. Tra i monti spicca con le scarpette, gli sci o le piccozze, ma si muove sempre con la pacatezza dei grandi. Oggi ‘abbandonato’ il granito per il macigno scambia passaggi, sicure in palestre e corsette in compagnia con frammenti delle sue scalate, e sul blog ci sta regalando piccoli scritti di grandi salite. Per ora solo dal meraviglioso mondo mellico, domani chissà. Il primo, giusto per muoversi su una placca tranquilla: Delta Minox.



e io…
Federico Rossetti – Il REDclimber
ma visto che il sito ‘porta il mio nome’, una pagina tutta per me

