REDclimber.it è un angolo digitale dove raccontiamo le nostre salite con relazioni, immagini e storie di montagna dalle cime di casa, l’Appennino Settentrionale, ai giganti delle Alpi.

UNA VIA LUNGA 10 ANNI

L0, LO ZOCCOLO: REDclimber nasce in una piovosa notte d’autunno del 2012 da un’idea di Federico Rossetti. Un po’ per caso, un po’ per gioco, senza particolari ambizioni spinto da una riscoperta passione per la montagna e l’alpinismo e la voglia di condividerla aprii un blog e lo battezzai theredclimber: “Non so cosa voglio, forse trovare me stesso, forse trasmettere il mio amore per la montagna e l’alpinismo, o forse mostrare qualche scorcio di questo nostro fantastico mondo, in realtà non lo so… ma il perché non è importante si vedrà quello che diventerà…“. Non riuscivo a dormire. Mi sentivo strano, felice. Saltellavo come un bambino, pronto a riempire quel nuovo mondo sconfinato dei miei colori preferiti. Mi tremavano le mani e camminavo compulsivamente per casa. Una miriade di pensieri mi frullavano in testa. E tra il vagare della mia fantasia avevo avuto un’idea, un’idea che credevo buona. Quella notte dormii poco o nulla. Le idee rimasero per lo più idee ma una cosa mi fu chiara, avevo iniziato una grande avventura. 

L1, UN MURO VERGINE DI MACIGNO: iniziai a riempire il mio nuovo blog con immagini, parole e relazioni di montagna. Theredclimber diventò REDclimber.it, uno spazio dove raccontare e trasmettere la passione per la montagna e mostrare qualche angolo nascosto del nostro straordinario mondo lontano dal caos del quotidiano: una preziosa biblioteca di relazioni di vie alpinistiche su roccia, neve e ghiaccio dalle Alpi agli Appennini, oggi abbiamo superato quota 350!

L2, CUNEI IN FESSURA: si allarga la squadra di redclimber e dalla primavera 2016 Luca Castellani (alias Montagnatore) diventa parte integrante della. Ma i compagni d’avventura sono tanti, un gruppo affiatato di giovani ragazzi con tante idee, progetti, sogni e lo zaino sempre pronto a nuove avventure e la voglia di raccontarle.

L3/5, CHIODI E FRIENDS NEL LUNGO DIEDRO: il progetto è in continua trasformazione ed aggiornamento, la cordata è entusiasta e affiatata: i social, la newsletter, nuove rubriche e contenuti, le Condizioni invernali in Appennino, i libri, le magliette. “Raccontiamo luoghi, storie, territori, MONTAGNE alla ricerca di quel profumo intenso delle cime che ci fa ancora battere il cuore e, in discesa, sognare la prossima salita.” Redclimber non è più il piccolo blog e anche se ci piace sempre pensare di non essere mai cambiati partecipiamo a festival, organizziamo serate, facciamo recensioni, qualcuno ci scrive e riconosce: andiamo in montagna per scrivere e scriviamo per andare in montagna.

L6, LA GRANDE CENGIA: la via è tracciata, talvolta trafficata, lo zaino continua a riempirsi, girovaghiamo avanti e indietro ma poi buttiamo le doppie e dal 2019 nessuna nuova parola, immagine o relazione.

L7-…, PLACCHE SCURE (in apertura… presto la relazione!): autunno 2023, siamo tornati ma non c’erano più fessure e così dritti su per le placche, o almeno ci proviamo… fino alla prossima fessura! Abbiamo in programma tante novità, la squadra si è allargata, parleremo di alpinismo ma non solo. Le idee sono tante e con un pizzico di fantasia abbiamo già disegnato tutta la via sulla scura parete superiore, ora non resta che salirla!

 


 

REGOLE D’INGAGGIO

L’alpinismo è il filo conduttore del nostro piccolo mondo digitale e il mantra che ci guida in montagna. Un alpinismo classico, di ricerca e riscoperta inseguendo l’eleganza delle linee, pochi chiodi, qualche cuneo e la vetta come direzione e obiettivo. Un alpinismo in libera, leale con la roccia e le montagne tutte. Preferiamo chiodi e friends, un’attrezzatura onesta e ingaggiante ma apprezziamo il lavoro di chi si adopera per attrezzare vie o scoprirne di nuove. Un alpinismo a tutto tondo e in tutte le stagioni. Disdegniamo l’affollamento e facciamo di tutto per evitare la coda; quando capita non mettiamo mai la freccia se non con i trasporti eccezionali. Capiamo la ricerca di sicurezza e i cambiamenti ma pretendiamo pari condizioni (ed emozioni) di chi ci ha preceduto e ci battiamo per mantenerle per chi chi verrà dopo di noi. Siamo convinti che la montagna sia per tutti ma non tutti debbano andarci, che l’alpinismo sia un percorso con mille gradini, e saltarli non aiuta la crescita, che sul quarto grado si arrampichi e che alle fine le ravanate con gli amici siano le giornate più belle.

Siamo degli alpinisti, siamo dei collezionisti di cime, siamo dei cantastorie di montagna. Parole, fotografie, video e relazioni sono il mezzo con cui raccontiamo la montagna dai luoghi – preferendo le valli lontano dalle folle – alla storia dei suoi protagonisti. Persone che prima di noi hanno calpestato gli stessi sentieri, toccato la stessa roccia, piantato gli stessi chiodi, provato le stesse emozioni; uomini e donne guidati dalla stessa passione per le cime, per l’avventura, per la scoperta. Ed è proprio la passione che ci promettiamo di condividere, raccontare e trasmettere, senza rincorrere gradi e difficoltà ma inseguendo i segni solo apparentemente cancellati dal tempo di storie che meritano di essere ricordate, di vie che meritano di essere percorse, di cime che meritano di essere salite.

REDclimber non è solo un blog di montagna con un guazzabuglio di articoli e relazioni ma è un modo di viverla inseguendo il nostro alpinismo che portiamo avanti attraverso le parole delle nostre salite. Le montagne sono bellissime ma da sole restano sempre dei giganteschi sassi appuntiti disegnate dagli elementi. Tra questi massi enormi ricoperti dai ghiacci o da altri sassi più piccoli, l’alpinista ha il compito di dipingerne i fianchi, salirne le pieghe superando placche lisce, angusti camini, tetti minacciosi o semplicemente arrancando per tracce dimenticate verso una vetta dove guardare il mondo all’ingiù ma soprattutto l’alpinista ha il dovere di raccontare i propri sogni incrociando i suoi passi con le ombre delle orme passate affinché questo straordinario patrimonio di emozioni non resti privilegio di pochi.

Noi ci proviamo!, e comunque sempre Buona Montagna